Lo schifo di questa destra immonda e mafiosa

Caso Fini, Libero e Giornale
mettono in guardia Berlusconi

+ Silvio pensa alle urne, Bossi lo frena
+ Pdl, Fini forma la sua corrente “Berlusconi accetti il dissenso”

berlusconi-governo

I due quotidiani esortano il premier
al divorzio: «Prendere strade diverse»

ROMA
Non fanno sconti a Gianfranco Fini, come è accaduto spesso negli ultimi mesi, ma, all’indomani della riunione dei parlamentari che appoggiano il presidente della Camera, il Giornale e Libero mettono in

 guardia Silvio Berlusconi dal «rischio logoramento» che la nascita di una corrente interna al Pdl provocherebbe e gli consigliano di «farla finita» e mettere la terza carica dello Stato alla porta.

«Fini disperato perde i pezzi», è il titolo della prima pagina del giornale di Vittorio Feltri ma, nel commento di Alessandro Sallusti, si avverte che «la politica non è fatta di soli numeri, per cui sarebbe sbagliato sottovalutare la gravità dello strappo». Si ricorda che Fini è il presidente della Camera che ha «grande potere» sui «tempi e sull’approvazione delle leggi». E ancora, il Giornale mette in guardia dalla «possibilità che il gruppo dei finiani possa fare da catalizzatore a scontenti personali, mercenari e simili. O meglio possa essere usato come arma di ricatto da parte dei deputati e senatori nei confronti dei vertici del partito». Insomma, il quotidiano di Feltri è convinto che Fini perderà la battaglia «ma sarà comunque un problema in più». Quindi consiglia che «i vertici del Pdl prendano strade diverse da quelle viste finora. Il predellino fa precedente».

Libero invita Berlusconi alla rottura con Fini: «Silvio non cascarci», è il titolo di prima pagina. E l’editoriale del direttore Maurizio Belpietro parla chiaro: «Fini non toglie il diturbo ma anzi si prepara ad azioni di disturbo. È quasi certo che l’ex alleato cercherà di tendere qualche imboscata sui temi della giustizia, proverà a contrastare la Lega, tenterà di incalzare Tremonti». A questo punto, scrive Belpietro, «sta a Berlusconi decidere se tenere al suo fianco un politico “vecchio”, un rivale che avrà sempre come preoccupazione quella di rendere difficile la vita al partito, alla maggioranza e al governo. Oppure se non sia meglio abbandonare Fini alla corrente che lo sta portando fuori dal Pdl. Numeri alla mano non dovrebbe essere una grande perdita».

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