Mi son fatto un piantino.

Amici, sono solo in casa e ascoltavo alcuni lavori fatti col mio grandissimo cugino Francesco. Sì, mi sono fatto un bel pianto liberatore, pensando alla  fine di merda che gli hanno fatto fare i sardi (i sardi, non una parte di essi), e che fine di merda stanno costringendo me a fare. Me, che da quando scrivevo le prime canzoni a 13 anni e le commedie in sardo per Radio Sardegna a 15/16 anni, e davo le interviste a tutti i giornali italiani sulla Sardegna bella e migliore, e ho inventato le radio private in Italia e da Radiolina e Radio 24 ore facevo arrestare o dimettere i politicanti corrotti o portavo il PS d’Az del mio amico e maestro Mario Melis – col mio lavoro alla radio, nei dischi e nei miei affollatissimi spettacoli di piazza – dal 3 e rotti % al 16 e rotti% , o quando creavo e finanziavo la prima casa discografica sarda “La Strega”, e quando inventavo il Teatro Cabaret in questa terra dannata e dimenticata da tutti e facevo parlare scrittori e giornalisti continentali del “magico evento”… e non parliamo dei miei 18 anni da protagonista alla radio Rai o dei miei quattro anni nelle tv del mafioso (ma allora nessuno di noi sapeva chi fosse il nano delinquente). Insomma, ho, come diceva Beniamino Placido e sostengono milioni di persone, “SDOGANATO” i sardi da millenni di luoghi comuni, tutti negativi. Quando ho cominciato a fare Cabaret (che non ha nulla a che vedere con le cagatine televisive odierne, ma è denuncia, satira feroce di costume e  politica) ho cominciato soprattutto perché noi sardi eravamo “eroi in guerra” ma “banditi, infidi, chiusi, ladri, delinquenti, nella vita civile. Allora si minacciavano ancora i sottoposti, in tutti gli uffici e in tutti i corpi militari d’Italia con “TI SBATTO IN SARDEGNA!”… PENSATE CHE CONSIDERAZIONE AVEVAMO. BENE, COL MIO LAVORO CERTOSINO, UMILE MA PREPOTENTE, CON ANNI DI RINUNCE E SACRIFICI, FINALMENTE SONO RIUSCITO A FAR DIVENTARE I SARDI simpatici a tutta italia. e SAPETE COME MI HANNO RINGRAZIATO? NON facendomi lavorare, non sostenendomi, rovinandomi e – in pochissimi per fortuna – addirittura insultandomi. Quando facevo la terza puntata del DRIVE IN ed ero già una celebrità NAZIONALE E FACEVO 18 MILIONI DI TELESPETTATORI AD OGNI MIA USCITA, MENTRE LA MEDIA DEL PROGRAMMA NON ARRIVAVA AI SEI MILIONI, una domenica sera ero atteso a cena da una famiglia importante di Milano, avevano attico e superattico in piazza Duomo. Questi ammiratori di lunga data (mi seguivano già dai tempi in cui facevo a Radiouno “Radio anch’io” con Nanni Loy e “Via Asiago tenda” con Stefano Satta Flores e Antonella Steni), invitarono un ingegnere o architetto sardo che viveva a Milano, forse pensando di fargli un piacere presentandoci. Bene, questo coglione sardignolo, quando andò in onda il mio pezzo in tv (io ero in ritardo perché avevo uno spettacolo teatrale ridotto e arrivai a mezzanotte) disse “Lucio Salis, l’ho conosciuto che faceva “spettacolini” a Cabras. CHE CULO, EH?!” Il padrone di casa, viste le facce dei presenti, gli rispose: ” SI’, CHE CULO CHE SI E’ FATTO!” e lo congedò. Ma potrei parlare di quando nel 1988 creai e finanziai con circa DUE MILIARDI di soldi miei la Coop Cinemazione a Cagliari, che avrebbe creato molte migliaia di nuovi posti di lavoro e oggi avrebbe mantenuto nell’agiatezza l’intera popolazione sarda. L’allora presidente della regione, angelo roich, mi garantì tutti i finanziamenti, mentre al dunque e dopo TRE ANNI in cui avevo speso due miliardi MIEI! e rinunciato a famiglia e lavoro nel cinema, nei teatri, alla radio e in tv, dal funzionario ladro e corrotto della regione mi venne offerto meno del 10% pattuito per realizzare il progetto. “Faccia come gli altri, ragliò alle mie rimostranze: prenda questo miliardo e tre, chiuda e se ne vada in continente.” O PEZZ’E MERDA! Anche allora, conservo pagine intere di unione sarda e nuova sardegna, un idiota fancazzista raccomandato e analfabeta di pseudogiornalista, titolava “Tertenia Century Fox, i sogni irrealizzabili di Lucio Salis”. ma irrealizzabili per teste di cazzo come lui! La Bulgaria, con quella mia idea, dà da vivere a metà della popolazione ancora oggi. E i bulgari sono molto più numerosi dei sardi. E non hanno nemmeno il sole  e il mare.  Sole e mare che queste merde sardegnole stanno rovinando  ogni giorno. Mi fermo qui. Scusate.

Primi spettacoli a 13 anni, mi pagavo gli abiti su misura facendo il cameriere la notte. Qui a 19 anni, quando dirigevo a Milano la Belldisc, la Bluebell e la Liberty Italia. Il servizio lo facemmo con Faber, che era di fronte a rompre i coglioni e a fumare. :o)

lu19 anni

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