Motivazioni sentenza di condanna Dell’Utri:
«Fece da collegamento tra mafia e Berlusconi»
Il senatore Marcello Dell’Utri avrebbe svolto una attività di «mediazione» e si sarebbe posto quindi come «specifico canale di collegamento» tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi. Lo scrivono i giudici della Corte d’Appello di Palermo nelle motivazioni, depositate oggi, della sentenza con la quale Dell’Utri è stato condannato il 29 giugno scorso a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Per i giudici, Dell’Utri «ha apportato un consapevole e valido contributo al consolidamento e al rafforzamento del sodalizio mafioso». In particolare, l’imputato avrebbe inoltre consentito ai boss di «agganciare» per molti anni Berlusconi, «una delle più promettenti realtà imprenditoriali di quel periodo che di lì a qualche anno sarebbe diventata un vero e proprio impero finanziario ed economico». Per questi motivi la Corte ritiene «certamente configurabile a carico di Dell’Utri il contestato reato associativo».
Il mafioso Vittorio Mangano fu assunto, su intervento di Marcello Dell’Utri, come «stalliere» nella villa di Arcore non tanto per accudire i cavalli ma per garantire l’incolumità di Silvio Berlusconi. Lo scrivono nelle motivazioni della sentenza di condanna del senatore del Pdl, i giudici della corte d’appello di Palermo presieduta da Claudio Dall’Acqua.
http://www.unita.it/news/italia/106044/motivazioni_sentenza_dellutri_collegamento_tra_mafia_e_premier
°°° SOLO UNA PICCOLA ULTERIORE CERTEZZA. CHE CIP E CIOP FOSSERO MAFIOSI NON C’ERA MAI STATO NESSUN DUBBIO: TANTI SOLDI NON SI PèOSSONO FARE LAVORANDO IN MINIERA. ORA POSSIAMO GRIDARLO AI QUATTRO VENTI SENZA NESSUNA TEMA DI SMENTITA.