Non ci posso credere

Io non ci posso credere che il Governo, sino a questo momento, abbia DETTO di stanziare SOLO 30 milioni di euro. Una goccia nel mare. Facciamo nostra la proposta di Di Pietro e Franceschini: chiediamo che il Governo non esiti nel raggruppare le tre scadenze elettorali di giugno stanziando subito per le aree disastrate i risparmi derivanti dal loro accorpamento in un unico election day. Si tratta, secondo il ministro Maroni, di 172 milioni di euro (la stima esatta però è quella dei leader dell’opposizione: 400 milioni di euro).
Ricordiamo che per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976) lo Stato spese una cifra pari a 10 miliardi di euro, per quella dell’Irpinia (1980) 32 miliardi, per quella in Umbria e Marche (1997) 4 miliardi.
Ma, alla luce di questa catastrofe, in cui edifici recenti sono crollati come una scenografia televisiva, è fondamentale rivedere il “piano casa”: che – nelle intenzioni del regimetto – riduce i controlli formali ex ante e non rivede affatto il sistema dei controlli sulle opere in costruzione e completate. Alle Regioni il compito, nel recepire il piano di tenere alta la guardia sul rispetto dei requisiti antisismici, imponendo controlli sulla trasparenza degli appalti, dei materiali impiegati, sui cantieri, e anche ad opere completate. Ci piacerebbe anche che finissero in galera, davvero e a lungo, tutti i costruttori che si sono rubati i soldi NOSTRI per i materiali antisismici e poi hanno costruito queste porcilaie in blocchetti e foratini…

belice

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