TROPPO SPESSO LA GIUSTZIA STA DALLA PARTE DEL COLPEVOLE
(lettera di un decerebrato anonimo al Sardegna)
Massimo Tartaglia, reo di lesioni pluriaggravate a
danno del Presidente del Consiglio, è stato assolto:
non imputabile, per “incapacità d’intendere e volere”. Ciò può apparire “giustizia ingiusta” al comune
cittadino. L’aggressore ha premeditato e lanciato la statuetta
del Duomo di Milano con lucidità, determinazione,
forza e mira accurata. L’atto è un grave vulnus alla
democrazia. Un’elevazione superiore del lancio avrebbe
colpito il cervello di S. Berlusconi, con rischio di decesso.
Il giudizio di “incapacità” è altamente opinabile, non
oggettivo. Il pietismo e l’ipertutela dei rei non sono
accompagnati da pari difesa delle vittime. Perfino l’omicida
può evitare la condanna, se considerato incapace: ma
il reato permane. Caino non viene toccato; mentre Abele
resta indifeso e indirettamente punito. Così cessa l’effetto
deterrente della sanzione penale. Essendo spesso impuniti,
i rei potrebbero tentare di compiere nuovi delitti.
°°° A parte la spassosissima ipotesi del “colpire il cervello di berlusconi“… QUALE?! Ma dopo questa palese dimostrazione di coglionaggine, ti invito a visitare sul mio blog la finestra “Berlusconeide”, dove si dimostra chiaramente e senza ombra didubbio che il falso attentato è appunto… FALSO! Architettato dal mafionano in persona, davanti apoche decine di persone (dacché non se lo caga più nessuno da tempo), tale e quale a come fece un certo dittatore PISISTRATO, circa 2400 anni fa. PIRLA!
PISISTRATO