Caso Ruby, giudizio immediato per Berlusconi
Il gip: “Prove evidenti, processo per i due reati”
Udienza il 6 aprile per concussione e prostituzione minorile
Il giudice per le indagini preliminari di Milano Cristina Di Censo dispone il processo per il presidente del Consiglio. Sarà giudicato da un collegio composto da tre donne
Per il giudice Cristina Di Censo sussiste la prova evidente per il rito immediato a carico del premier, accusato di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile dalla Procura di Milano. La cancelleria del tribunale: sarà giudicato da tre magistrati donna
Per il Gip Di Censo, dunque, sussiste la prova evidente per rinviare a giudizio Berlusconi con rito immediato. Questa la prima reazione della difesa: “Non ci aspettavamo nulla di diverso” dichiara Piero Longo, difensore di Berlusconi con Niccolò Ghedini. Dalla notifica del decreto, Berlusconi ha quindici giorni di tempo per decidere se ricorrere a riti alternativi, che in caso di condanna concedono lo sconto di un terzo della pena.
“In data odierna – si legge in una nota firmata dal presidente dell’ufficio Gip di Milano, Gabriella Manfrin – il giudice per le indagini preliminari Cristina Di Censo, ha depositato il decreto con cui si dispone ai sensi degli articoli 453 e seguenti del codice di procedura penale, giudizio immediato a carico dell’onorevole Silvio Berlusconi”. Al premier la Procura di MIlano contesta di averabusato della qualità di presidente del Consiglio per indurre i funzionari della Questura di Milano, la notte del 27 e 28 maggio dell’anno scorso, ad affidare Ruby alla consigliera regionale Nicole Minetti e per avere avuto rapporti sessuali con la giovane marocchina ad Arcore.