Sardegna svenduta alla cosca e alle cricche

La tormentata vicenda dell’ampliamento di uno dei primi villaggi vacanze della sardegna

Valle dell’Erica, valle del cemento

Il resort si affaccia sul Parco Nazionale della Maddalena e sulla Riserva Protetta delle Bocche di Bonifacio
La tormentata vicenda dell’ampliamento di uno dei primi villaggi vacanze della sardegna

Valle dell’Erica, valle del cemento

Il resort si affaccia sul Parco Nazionale della Maddalena e sulla Riserva Protetta delle Bocche di Bonifacio

Valle dell’Erica è stato uno dei primi villaggi vacanze in Sardegna, più di 50 anni fa, un luogo incantato di fronte all’arcipelago della Maddalena, per decenni gestito a conduzione familiare. Poi la famiglia Vincentelli ha passato la mano al gruppo Delphina e il villaggio, intorno al quale erano sorti intanto appartamenti e ville, è stato trasformato gli anni scorsi in un resort di lusso. I lavori di trasformazione sono tutt’ora in corso: con ampliamenti che vanno al di là del progetto originario, lamentano associazioni ambientaliste.

Il cantiere di Valle Erica, Sardegna: LE SOLITE PORCILAIE COI BLOCCHETTI DI CEMENTO, VENDUTE COMEVILLE VERE!

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Troppo cemento, il resort si affaccia sul Parco Nazionale della Maddalena e sulla Riserva Internazionale Protetta delle Bocche di Bonifacio: Amici della Terra, Gruppo di Intervento Giuridico e Wwf hanno inviato esposti alla magistratura, al corpo forestale, al ministero dei beni culturali e hanno chiesto al Comune di Santa Teresa di verificare i lavori. Nel frattempo la magistratura ha aperto un fascicolo sulla vicenda. «E’ tutto in regola» sostiene Piero Bardanzellu, sindaco fino a qualche mese fa, che ha rilasciato le concessioni dopo che la Regione aveva autorizzato i progetti.

ACCESSO ALLE SPIAGGE SEMPRE MENO LIBERO – Nel mirino il piano di lottizzazione di Libellula srl, società del gruppo Delphina, presentato nel 2005 e approvato pochi mesi dopo con sollecitudine ritenuta sospetta – furono presentate interrogazioni al consiglio regionale – proprio mentre il presidente Renato Soru bloccava ogni costruzione a meno di 2 chilometri dal mare con la Legge Salvacoste. Altre contestazioni: gran parte del complesso turistico alberghiero era fra i 300 e i 500 metri dal mare, eppure la giunta Soru non ritenne che dovesse essere sottoposto al VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). Negli ultimi anni Valle dell’Erica è come un cantiere aperto e il progetto originario ha subìto alcune modifiche: ora i metri cubi edificabili sono più di 26 mila, la superficie coperta 8 mila e 600 metri quadri, distribuita su 6 edifici. Insieme con gli ambientalisti protestano anche i proprietari delle villette costruite negli anni ’80 a monte dell’albergo: oltre al “carico” di cemento lamentano che l’accesso alle spiagge è sempre meno “libero”.

Alberto Pinna

°°° Poi non ho ragione di incazzarmi contro queste scimmiette sardegnole (che si offendono pure!) per aver scaraventato questa meravigliosa isola nella merda di berlusconi e cappellacci, massoneria e mafia. Non ho ragione quando ripeto che siamo amministrati da asini e ladri. Ho conosciuto un solo sindaco che ha davvero fatto il sindaco, in questi otto anni: Pietro Paolo Pisu di Laconi. Ha fatto di Laconi una cittadina svizzera in soli due mandati, riuscendo a portare a casa parecchi miliardi ogni anno e con giunte regionali di tutti i colori. Per il resto… IL DESERTO.  Tutti i sindaci che ho conosciuto sono solo  rubastipendi, rubagalline, ignorantoni, presuntuosi, fancazzisti, mazzettari, corrotti, concussori. Fanno cagare. Basti vedere come stiamo combinati! Tutti gli osservatori internazionali ci danno da anni come la regione più povera e più ignorante d’Europa. E non parliamo degli assessori regionali e provinciali… dio ce ne scampi!

E  NON PARLIAMO DI QUESTO GOVERNICCHIO!

b.facciadaculo

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