Terremoto. Come le mafie, abituate dal Burlesquoni e Bertoladro in Abruzzo, vogliono “ricostruire” anche l’Emilia.

“Incendi per il pizzo e coop fantasma”
Scatta l’allarme mafia sul dopo sisma.

Dai roghi dolosi al lavoro nero, dall’usura al caporalato. Un rapporto dell’Università di Bologna evidenzia i rischi della ricostruzione post-terremoto. Con mafia, camorra e ‘ndrangheta che vogliono metter mano al fondo di 8 miliardi stanziato da Roma-

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/08/22/news/incendi_per_il_pizzo_e_coop_fantasma_scatta_lallarme_mafia_sul_dopo_sisma-41283792/?ref=HREC1-5

“Incendi per il pizzo e coop fantasma” Scatta l’allarme mafia sul dopo sisma

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Campania, come fottere soldi anche con lo SCI ALPINO!


La Campania vara una legge per regolamentare
i maestri di sci (alpino)

Antonia Ruggiero, consigliera regionale del Pdl, ci ha provato fino alla fine: “Lo dico da presidente della commissione che ha approvato all’unanimità quel testo di legge: rinviamo il voto”. Sapeva, lei che anche oggi è partita qualche ora prima del solito dalle innevate montagne avellinesi per arrivare in tempo in Consiglio, che votare quel testo il giorno dopo la dichiarazione di stato di emergenza in Campania e mentre in Irpinia un’altra donna – la seconda in poche ore – moriva assiderata era quantomeno inopportuno.

Ma di cambiare l’ordine dei lavori non c’è stato verso. Così, dopo quasi un mese di inattività, il Consiglio regionale campano si è riunito per approvare una legge che regolamenta la professione di ‘maestro di sci’. E non dello sci nautico, sia chiaro, ma di quello alpino. “Un provvedimento atteso da oltre vent’anni, che dà risposte concrete a esigenze altrettanto concrete”, ha dichiarato entusiastaSandra Lonardo Mastella, moglie dell’ex Guardasigilli Clemente e consigliera Udeur firmataria della proposta. Che però non deve aver convinto del tutto, viste le polemiche che hanno seguito la votazione: due consiglieri del Pd usciti dall’aula per dissenso insieme ai colleghi del gruppo sono risultati comunque votanti, garantendo il numero legale che la maggioranza da sola non era riuscita a raggiungere.

Un piccolo caso, su cui i democratici annunciano ricorso dopo che la Giunta per il regolamento, a maggioranza, ha dichiarato comunque valido il voto garantendo per ora il via libera alla legge. “A chi ha osteggiato l’iniziativa, a chi ha ironizzato sull’opportunità di affrontare la votazione durante l’emergenza maltempo – ha detto la Lonardo insieme al collega di partito De Flaviis – rispondiamo che non vi sono leggi più o meno importanti. Questa offrirà opportunità di lavoro e di crescita professionale (oltre che sportiva) a tanti giovani”.

Ma quanti siano davvero gli aspiranti maestri di sci campani Sandra Lonardo non l’ha specificato: “Se fosse anche solo uno a trovare lavoro ne saremmo felici”. Quel che è certo è che il fortunato sarà poi comunque costretto a esercitare la professione altrove, visto che in Campania c’è solo una stazione sciistica neanche troppo frequentata, complice la concorrenza delle vicine e più note località abruzzesi. È lì, infatti, che vanno i campani amanti della neve e della montagna. Ed è sempre lì, non in Campania, che si è fatta le ossa pure Chiara Carratù, giovane sciatrice partenopea e nuova stella della nazionale italiana. Neanche lei, testimonial della Regione per volere del Governatore (e sciatore)Stefano Caldoro, quand’era piccola sceglieva l’appennino campano per sciare. I suoi genitori preferivano affrontare ogni giovedì un viaggio di due ore per trascorrere i weekend a Roccaraso, dove la giovane posillipina ha affrontato le sue prime discese e dove nel 2012 parteciperà ai mondiali juniores di sci alpino. Con la Campania nel cuore e sull’elmetto. Ma non sotto gli sci: per tornare a solcare le discese campane non c’è legge che tenga. C’è bisogno di neve (non di emergenze) e, soprattutto, di piste. E quelle, per ora, in Campania ancora non ci sono.

Andrea Postiglione
QUELLA BELLA GNOCCA DELLA MASTELCARD
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Assunzioni clientelari, 7 arresti in Abruzzo.°°° La tragica fine del berlusconismo malavitoso.

Assunzioni clientelari, 7 arresti in Abruzzo
c’è anche l’ex braccio destro di Del Turco

Gli ordini di custodia cautelare, quattro in carcere, tre ai domiciliari, disposti dalla procura dell’Aquila: “Associazione criminale tesa a condizionare l’affidamento di commesse pubbliche”. Coinvolto Lamberto Quarta, già arrestato per la “sanitopoli” abruzzese

Assunzioni clientelari, 7 arresti in Abruzzo c'è anche l'ex braccio destro di Del TurcoLamberto Quarta

PESCARA – Sette ordini di custodia cautelare sono stati effettuati questa mattina dalla Squadra mobile di Pescara per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione aggravata. La Procura dell’Aquila ha accertato l’esistenza “di un’associazione criminale tesa a condizionare l’affidamento di commesse pubbliche in cambio di partite economiche consistenti in contratti di consulenza e/o assunzioni clientelari”.

Le misure riguardano Duilio Gruttadauria, 61 anni, Annamaria Teodoro, moglie del Gruttadauria, 60 anni, Lamberto Quarta, 57 anni, Giovanna Andreola, 55 anni, Michele Galdi, 57 anni, Corrado Troiano, 48 anni, e Mario Gay, 59 anni. Secondo i pm Alfredo Rossini e Antonietta Picardi, i sette sarebbero coinvolti a vario titolo nella fraudolenta aggiudicazione in favore della società Ecosfera, di cui Gruttadauria è presidente del Consiglio di amministrazione, per “l’affidamento in appalto del servizio di valutazione itinere del programma di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico 2007-2013, e inerenti anche all’assegnazione di una commessa relativa alla realizzazione di un programma applicativo software per il monitoraggio del Por-Fesr 2007-2013 in favore della Cyborg, un’altra società oggetto di indagine”.

Tra i sette arrestati, i primi quattro in carcere gli altri ai domiciliari, spicca il nome di Quarta già arrestato nel luglio del 2008 per le vicende che portarono la Giunta regionale dell’Ottaviano del Turco ad essere decapitata dall’inchiesta sulla ‘sanitopoli’ abruzzese della

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Il gangster cazzaro all’Aquila non l’hanno mai più visto.

David Marceddu

7 ottobre 2011

Il sindaco dell’Aquila: “Berlusconi? Non l’abbiamo mai più visto”

Il sindaco della città devastata dal terremoto nel 2009: “Il governo non c’è più, dunque siamo soli. Sentir parlare di condono mi viene l’orticaria”

”Parlare di condono, di per sé, provoca l’orticaria”. Così, a margine di un incontro al Saie di Bologna su nuove politiche edilizie per la città e il territorio, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha replicato a chi gli chiedeva un commento sull’eventualità di un condono edilizio da inserire nel decreto sviluppo da parte del governo.

“Sarebbe – ha proseguito – un’ennesima violenza al territorio”. Questa misura “fa venire meno il criterio di fondo: costruire in modo sicuro, il condono è la contraddizione di tutto questo”.

Il sindaco della città abruzzese, sconvolta dal sisma del 6 aprile 2009, ha poi

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Borghezio attacca i terremotati:”L’Abruzzo è un peso morto” °°° Lui invece, che ci costa milioni l’anno, sarebbe un peso vivo?

Ma ditemi se dobbiamo mantenere anche questi trogloditi fallati. Si sono rubati miliardi a pacchi, hanno devastato la nazione, hanno piazzato tutti i loro familiari di merda fino alla quinta generazione a succhiarsi lauti stipendi statali, hanno tagliato il 90% dei trasferimenti a tutte le amministrazioni “rosse” (le uniche che hanno sempre funzionato), e ora hanno anche la faccia come il culo di insultare i terremotati o i napoletani! Spero che la giustizia faccia il suo corso che i magistrati obesti  arrestino tutti questi sacchi di merda della lega ladrona e tutti i loro amici delle cricche berlusconiche che hanno devastato la Campania con i rifiuti tossici del nord e costruito case di cartone in tutta Italia.

NEGHER

borghezio

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ABRUZZO, LA CAMORRA ARRIVA DAL NORD…

ABRUZZO, LA CAMORRA ARRIVA DAL NORD…

Narcotraffico e subappalti. Il 12 ottobre scorso la direzione distrettuale antimafia di Napoli arresta a Bergamo due fratelli, Patrizio e Massimiliano Locatelli. È l’epilogo di un’operazione antidroga partita nel 2005 con l’identificazione del padre, Pasquale Claudio, trafficante internazionale collegato al clan campano Mazzarella e con basi logistiche in Spagna. I due fratelli, secondo la Guardia di Finanza, si occupavano del pagamento dei corrieri e della riscossione dei guadagni.

Ma Patrizio Locatelli è anche titolare di un’azienda di pavimentazioni, la Lopav Pima. E dopo il terremoto in Abruzzo si è aggiudicato, nel settembre 2009, un sostanzioso subappalto: 500 mila euro per sottofondi e posa di pavimenti esterni del progetto Case, i 4.500 appartamenti realizzati dalla Protezione Civile. M. S.

segnaletica-sarda

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Berlusconi spara altre cazzate: “Abruzzo, 14 miliardi e mezzo di euro a disposizione e…

… diecimila cantieri aperti”

(1400 euro a cantiere?! MA BACCAGAI, CAZZARO MONUMENTALE!!!)

I soldi mancano per Pompei, non per Isernia

Antonello caporale

CI SONO soldi o mancano? E’ questione di punti di vista. Viene prima Pompei o il nuovo auditorium di Isernia? Questione di punti di vista. Bisogna chiudere gli aeroporti bonsai, quelli cioè che non raggiungono almeno i 500mila passeggeri annui, o finanziare come opera strategica lo scalo di Perugia (un volo quotidiano per Milano, uno alla settimana per Tirana, e altri tre per Londra)? E’ sempre questione di punti di vista. O forse di convenienze, e forse di connivenze. Gli aquilani dicono che lo Stato li ha abbandonati. Il premier invece comunica che ci sono 14 miliardi e mezzo di euro a disposizione e diecimila cantieri aperti (quindi 1400 euro a cantiere). Dov’è il vero e dove il falso?

A Pompei la domus dei gladiatori viene giù, mentre a Isernia sale verso il cielo un

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