La vergogna del mondo

Troppo caos nell’organizzazione, i vertici del G8 pensano di espellere l’Italia

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La notizia ce la dà il Guardian: richieste sempre più insistenti all’interno del vertice dei “grandi” vorrebbero l’Italia espulsa, secondo le fonti diplomatiche del giornale inglese. Il caotico dislocamento del vertice a L’Aquila, il terremoto che non cessa ed il conseguente piano di emergenza per spostare i leader dal capoluogo abruzzese a Roma in elicottero, ed infine le recenti preoccupazioni per l’immagine del premier, che potrebbe affondare sotto i colpi della stampa estera, nonostante le minacce di palazzo Chigi, hanno azzerato l’immagine internazionale del nostro paese.

Nella scorsa settimana l’agenda ancora poverissima di appuntamenti ha fatto sì che gli Stati Uniti si prendessero carico dell’organizzazione almeno di alcuni incontri tra i delegati anziani (i cosiddetti “sherpa calls“) per dare un po’ di sostanza all’evento.

“Gli Italiani sono stati terribili. Non c’è stata nessuna pianificazione”. Sono le parole di uno dei delegati del G8. “Il G8 è un club, i cui membri hanno dei doveri. E l’Italia ha disatteso i suoi doveri.” rincara la dose un delegato europeo.

La possibilità è che la Spagna, che ha un PIL più alto dell’Italia e suscita maggiori interessi internazionali, possa prendere il posto del Belpaese al vertice dei grandi. Quello che principalmente viene rimproverato al nostro paese è la mancanza di una visione, di un progetto, per questo G8. Tutti gli sforzi sono stati profusi al fine di promuovere un’immagine del governo che oltrepassasse le recenti polemiche, ma è mancata la sostanza, rimpiazzata da una “pingue lista degli ospiti”

La mancanza di autorità internazionale del governo Berlusconi, i suoi patetici tentativi di silenziare la stampa estera, l’assenza di una visione del futuro, l’aver disatteso il 97% delle promesse sugli aiuti ai paesi poveri fatte quattro anni fa, e per giunta la pianificazione di tagli del 50% a questi aiuti, tutte queste cose hanno distrutto la credibilità dell’Italia come membro dei paesi più industrializzati. Non ci sarebbe da meravigliarsi se fossimo esclusi non solo dal G8, ma anche dai prossimi e più ampi vertici, dove si decideranno le vere questioni mondiali.

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