Multe, «automobilisti perseguitati da Berlusconi»

Multe, «automobilisti
perseguitati da Berlusconi»

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Da domani entra in vigore il decreto legislativo 1 settembre 2011, n. 150 che diminuisce da 60 a 30 giorni i termini per presentare ricorso al giudice di pace contro le violazioni al Codice della strada. «È l’ennesima ingiustizia a carico dei tartassati automobilisti, che ora avranno sempre maggiori difficoltà ad impugnare una multa, visto che occorrono giorni perchè un principiante possa capire come si fa un ricorso e se esistono i presupposti per impugnare. Per non parlare dei tempi tecnici per avere la documentazione dai vigili, dalla foto dell’autovelox alla durata del giallo», dice il Casper, Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, di cui fanno parte Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori: «Gli automobilisti sembrano letteralmente perseguitati dal Governo Berlusconi».

«Si tratta, infatti, del Governo che ha il record nella storia della Repubblica per il numero di provvedimenti presi contro gli automobilisti, pari almeno a sette: aumento della accise (luglio 2011), per una stangata pari a 60 euro ad autovettura; aumento dell’Iva sulla benzina (settembre 2011), per una stangata pari a 19 euro ad autovettura, oltre che sull’acquisto delle auto; introduzione del contributo unificato per i ricorsi delle multe a partire dal gennaio 2010, ricorsi che prima erano esenti da qualunque pagamento; aumenti ulteriori del contributo unificato, che prima passa da 30 a 33 euro e il 6 luglio del 2011 passa da 33 a 37 euro (per impugnare un divieto di sosta da 39 euro, quindi, se ne devono pagare 37); aumenti esponenziali delle multe (come se inasprire le pene invece che aumentare i controlli servisse a ridurre gli incidenti stradali); aumento delle tasse sulle polizze rc auto; aumento dell’ Imposta provinciale di trascrizione (Ipt)».

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Sicilia in fiamme

RIFIUTI: DISCARICHE E CASSONETTI DATI ALLE FIAMME A PALERMO

Una cinquantina gli interventi dei vigili del fuoco, tra le 19.30 di ieri sera e le 5.30 di stamane, per spegnere cassonetti, campane e mini discariche dati alle fiamme in quasi tutti i quartieri di Palermo da vandali o da gente esasperata per i cumuli di immondizia presenti da giorni sulle strade. Sarebbero oltre 60, secondo una stima approssimativa, i cassonetti e le campane distrutti. Su segnalazione di cittadini e automobilisti i vigili del fuco sono intervenuti, tra l’altro, in via Castellana, via Sampolo, via Sperone, via Brunelleschi, via Ciaculli, via Autonomia Siciliana, via Villini Santi Isidoro, via Celone, via dei Cantieri, via Gaspare Palermo, via Cala, viale Michelangelo e via Giafar. L’ultimo mezzo antincendio dei vigili del fuoco utilizzato e’ uscito dalla caserma intorno alle 5.30 per raggiungere via Salvatore Bono dove ignoti hanno dato fuoco a due cassonetti.

°°° Prima salta la regione, ora incendiano i cassonetti. La mafia e Mafiolo perdono terreno e si vendicano. Se burlesquoni perde la Sicilia è fottuto per sempre. AVANTI COSI’…

SI STA SCIOGLIENDO, RAGAZZI!

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Ma porta sfiga o no?

PIACENZA
Crolla ponte sul Po: un ferito
È caos traffico
Crolla ponte sul Po, tre auto in acqua

Un solo ferito, in condizioni non gravi

16:28 CRONACHE ll fiume supera i quattro metri sopra lo zero idrometrico. Ha ceduto un’arcata della struttura che collega Piacenza alla sponda lombarda sulla via Emilia. Tre gli automobilisti finiti in acqua e soccorsi

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DA QUANDO E’ ARRIVATA BURLESQUONI, VA TUTTO A PUTTANE… TRANNE LUI, CHE NON PUò PIù.

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