Ha parlato il piduista marcio!

CICCHITTO, DA REPUBBLICA UN NUOVO TIPO EVERSIONE

“E’ chiaro che il gruppo editoriale Repubblica-Espresso non gioca una partita giornalistica, ma politica con l’obiettivo di scardinare gli equilibri politici usciti dalle elezioni. Adesso si usa come fattore di destabilizzazione l’attacco ad ogni aspetto, meglio se falsi, della vita privata di Berlusconi, ricorrendo ad ogni mezzo con prevalenza a quelli illeciti. E’ evidente che ci troviamo di fronte ad un nuovo tipo di eversione. Coloro i quali a livello politico cavalcano questa tigre non si rendono conto che da ora in avanti la vita privata di ogni personaggio pubblico sara’ esposta ad ogni possibile ricatto e ad ogni possibile manipolazione. Mancava solo questo per arrivare all’imbarbarimento totale della vita politica italiana”. Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto.

CICCHITTO CICCHETTA

Dopo essersi iscritto (fascicolo n. 945, tessera 2232, data di iniziazione 12 dicembre 1980) alla loggia massonica P2, venne estromesso dal PSI. Riammesso verso la fine degli anni Ottanta da Bettino Craxi, seppure in ruoli marginali, ha poi adottato le posizioni del segretario del PSI, fino alla dissoluzione del partito a causa delle inchieste di Mani Pulite. A seguito del congresso di scioglimento del PSI, prima di aderire a Forza Italia, ha fondato nel 1994 a Roma insieme ad Enrico Manca, il Partito socialista riformista (PSR).

Da Travaglio:

L’altra mattina a Omnibus, su La7, si parlava del revival di Craxi. Dibattito molto equilibrato: dalla parte di Craxi, quattro craxiani (Bobo Craxi, Fabrizio Cicchitto, Giorgio Benvenuto, Filippo Facci); dalla parte dei fatti, un giornalista di “Diario” (Gianni Barbacetto), per giunta collegato da Milano con lo studio di Roma. Mezz’oretta di incenso per il fu Bettino, poi – quando stava per toccare a Barbacetto – il Facci l’ha avvertito: «Se è venuto a parlarci delle solite sentenze, lo faccio secco». Purtroppo Barbacetto era venuto proprio a parlare delle solite sentenze: quelle che fanno di Craxi un corrotto pregiudicato e latitante per aver accumulato sui suoi conti svizzeri qualcosa come 50 miliardi di lire, poi suddivisi fra se stesso (investimenti in alberghi, appartamenti in Italia e in Spagna, un jet privato, qualche miliardo in Cct), il barista Raggio, la contessa Vacca Agusta, l’attricetta Anja Pieroni, il fratello Antonio (seguace del guru Sai Baba) e il figlio Bobo per l’affitto di una villa a Saint Tropez. Ma non gli hanno neppure lasciato finire una frase. «Noto provocatore! Informatore dei servizi segreti!», tuonavano Cicchitto e Bobo, alzandosi dalla sedia. Poi lasciavano lo studio strillando: «Ci avete attirati in una trappola!». Han detto proprio così: trappola. Nella democrazia che hanno in mente, non basta essere in quattro contro uno: bisogna eliminare anche quell’uno. Il conduttore Antonello Piroso è un bravo giornalista, ma non proprio un cuor di leone: siccome ormai il regime s’è fatto ambiente, gli era parso del tutto naturale chiamare quattro persone a difendere il corrotto pregiudicato latitante e una sola a dire la verità. Così, mentre il piduista e il figlio d’arte fuggivano starnazzando, lui s’è scusato con loro anziché con Barbacetto.

CICCHETTA IN UNA BELLA  IMMAGINE

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QUI  UN ROTOLO DI  CARTA PER CULO

cicchitto

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