Buongiorno a tutti!

Dunque… Marybel, la mia figlia maggiore, martedì ci ha riportato Melina da Londra. Abbiamo passato qualche giorno a sentire le meraviglie di questo primo viaggio in solitaria della nostra principessina: viaggio da sola a Milano, dove c’era Lucio Wilson ad accoglierla: shopping, cinema e pizzeria… due giornate meneghine, visita alla sorella Mila,  e poi sono volati a Londra da Marybel: musei, shopping, pranzi in giro nei locali etnici, gita a Brighton per una festa sul mare e quindi rientro in pompa magna. L’aereo della British è arrivato addirittura con 25 minuti di anticipo. Sabato siamo stati a Oristano: due orette alla spiaggia della mia infanzia, Abarossa, a raccogliere telline (che abbiamo messo in una bottiglia a spurgare nell’acqua di mare, e quindi ci siamo incontrati a Simaxis con Gianluca. Gianluca (Bachile Fossu) è un ragazzo sveglio e simpatico che ci ha venduto dell’ottimo olio extravergine fruttato medio. Alle 16 siamo arrivati a casa. Ieri, siamo andati dai nostri amici di Barisardo, dato che Olindo mi aveva promesso delle cose che mi fanno impazzire, ma che non si possono pescare… Siamo stati per cinque ore al suo capanno sugli scogli, mentre Melina e le bambine di Olindo e Beata sguazzavano nella piscina naturale e sicura a dieci metri da noi. Dopo pranzo, dato che in Sardistan non esistono le autostrade, abbiamo abbandonato Marybel nel miglior villaggio turistico della costa: al Telis di Arbatax. Tutti contenti. Stanchi ma felici, il nostro piccolo clan è tornato a casa. Oh, yes.

BUONA SETTIMANA A TUTTI!

P.S. Se non vi abbonate al mio blog, vi scateno mia suocera…

HLKa

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Ma che geni!

Amici, ho appena fatto una scarpinatina di un km, appena fuori casa. Esco dal cancello, vado a sinistra e dopo un paio di cascatelle salgo una piccola erta, che poi degrada fino ad arrivare a Fundu Sei. Saranno seicento metri ad andare e altrettanti per tornare. Laggiù c’è un bel torrente ricco, tra i pioppi e gli olmi giganteschi: ottimi per l’ombra e il fresco, d’estate. C’è anche un ponticello di legno, una fontana e due panchine. Ci andavo a prendere le more, con le quali Lena fa delle ottime marmellate a crudo. Ottime sulle crostate. Una bella passeggiata di salute, circondato dal canto degli uccellini, il volo silenzioso degli astori e dei falchetti, i rumori delle vecchie che preparano gli orti e zappano come un tempo e il rumore scrosciante dell’acqua. Bellissima la vista: moltissimo verde, lecci e ginepri, alloro e vegetazione nana, ma ci sono anche gli schiaffi dei fiori bianchi dei ciliegi. Qui ce ne sono di secolari, alti almeno otto/dieci metri. Andavo a prendere le more, dicevo… finito. Questi geni hanno spianato tutti i rovi. In Francia ci sono ricche cooperative che fanno le marmellate e ce le vendono. A noi! Qui piangono, aspettano elemosine dalla regione o dal comune e… spianano. La primavera scorsa hanno estirpato una radura piena di fragoline di bosco che non davano fastidio a nessuno, ora i rovi… Dei veri geni qui al Comune. Ma non sono i soli! Quando andiamo a trovare gli amici a Barisardo, a bordo strada, da Gairo in giù fino al mare, vediamo tonnellate e tonnellate di fichi d’India saporitissimi che marciscono al suolo. Gli spagnoli e i siciliani li raccolgono e ce li vendono. A noi. E poi c’è la crisi…

cessu

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