Frequenze tv, buone notizie. Forse.


requenze tv: il governo adotta subito
il provvedimento che cancella il beauty contest

Il ministro Passera illustrerà il progetto all’esecutivo.
Ma non ci sarà decreto legge

MILANO – Sarà adottato venerdì stesso, dopo il passaggio in Consiglio dei ministri che si riunirà in mattinata, il provvedimento con cui il ministro dello Sviluppo Corrado Passera di fatto congela la concessione a titolo gratuito delle frequenze digitali televisive. Quello che con tutta probabilità sarà un provvedimento di tipo amministrativo e non un decreto, per cui si sarebbero dovuti evidenziare requisiti di necessità e urgenza, sarà illustrato dal ministro Passera ai colleghi di governo e conterrà le scelte che il ministero intende adottare per intervenire sulla questione delle frequenze.

IL PROVVEDIMENTO – Il provvedimento, sempre a quanto si apprende, sarà adottato nella stessa giornata di venerdì subito dopo il passaggio in Cdm. Per capire come il governo procederà in seguito per valorizzare le risorse frequenziali bisognerà attendere l’esito di quella che lo stesso ministro ha indicato come «un’analisi seria e approfondita sulle possibilità di utilizzo di tali frequenze» e che sarà condotta dai tecnici del dicastero. Come a dire che la nuova asta dovrà essere studiata in modo tale da tenere conto non solo delle esigenze del mercato, affinché non si traduca in un flop per le casse dell’erario, ma anche ben calibrata sotto il profilo giuridico. Il rischio è infatti quello di incappare nei ricorsi degli operatori. Alla base del beauty contest c’è infatti la delibera dell’Agcom 181/09 «per la completa digitalizzazione delle reti televisive terrestri», assunta all’articolo 45 della legge 88 del 2009 (legge comunitaria).

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Frequenze tv, sì del governo all’asta. Berlusconi: “Un’imboscata”°°°Le imboscate le fanno i banditi e tu…

Frequenze tv, sì del governo all’asta
Berlusconi: “Un’imboscata”

L’esecutivo fa suoi gli ordini del giorno presentati da Idv e Lega e si impegna a cancellare l’assegnazione a titolo gratuito per andare ai migliori offerenti. L’ex premier irritato dalla firma di Maroni sul documento e sulla decisione del governo di “adottarlo”

Frequenze tv, sì del governo all'asta Berlusconi: "Un'imboscata"Il ministro per i Rapporti col Parlamento, Piero Giarda (ansa)

ROMA – Il governo ha accolto nell’aula della Camera due ordini del giorno analoghi, di Idv, Lega ed esponenti del Pd, che lo impegna ad annullare l’assegnazione gratuita delle frequenze Tv e a indire una successiva asta “a titolo oneroso”. Il documento, essendo stato accolto, non è stato posto ai voti. Lo ha comunicato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, che ha corretto una sua precedente indicazione in cui ne chiedeva l’accantonamento.

Il “beauty contest”, cioé l’assegnazione a titolo gratuito delle frequenze tv liberate dal digitale terrestre era stato deciso dal governo Berlusconi e contestato dalle opposizioni 1in quanto assegnava agli

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La spartizione silenziosa delle frequenze. By Marco LILLO


La spartizione silenziosa delle frequenze tv

Le cifre sono importanti in questa storia delle frequenze televisive. Partiamo da quella che ha fatto più rumore: 16 miliardi di euro. Il numero magico che dovrebbe risolvere i problemi della finanza pubblica è comparso sulla prima pagina di Repubblica del 7 dicembre quando Ezio Mauro, citando un precedente articolo di Giovanni Valentini, ha stimato tale il valore delle nuove frequenze che il governo si accinge a donare alle grandi televisioni, Mediaset in testa.

In nome del mercato
Per capire bene la

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