Ho risposto a Beppe Giulietti su Il Fatto, che oggi si spaccia per combattente.

Caro Giulietti, non ti offendere, ma tu eri in Piazza Farnese, proprio sotto il castello di previti, insieme a Curzi e Veltroni, quando “voi scienziati della sinistra chic” avete sfanculato me e Nanni Moretti e avete regalato per la seconda volta il 90% delle tv italiane (che no0n sono TRE ma SEICENTO) al mafionano. Gi avete regalato pure, con la vostra spocchia, la possibilità di insozzare tutta la tv italiana di pessima pubblicità a tutte le ore in maniera massiccia, cosa che non esiste da nessuna parte del mondo. Comodo, non rispondermi, anche se il sottoscritto e Antonella Steni e Stefano satta Flores abbiamo portato tanti miliardi in Rai anche par pagare il tuo sontuoso stipendio. Comodo continuare a cavalcare l’onda. La verità, amico bello, è che voi di televisione e di comunicazione NON NE AVETE MAI CAPITO UNA MAZZA. Continuate così…

Mi riferisco al famoso (e dimenticato) referendum che questa sinistra asfittica pensava di vincere parlandosi addosso davanti a cinquanta persone a piazza Farnese a Roma, mentre il mafionano scatenava tutta la sua feccia piduista o decerebrata a manetta nelle tv rubate: da costanzo a rita dalla chiesa, da castagna a ricci. Ve lo ricordate? “Mammina, i comunisti ci vogliono chiudere e noi resteremo senza caviale, senza champagne, senza yacht e senza marchettari.” Fu un bagno di sangue per colpa di questi che oggi si ergono a paladini della libertà. Strapagati da noi, s’intende.

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