Zambetti del Pirellone: ennesimo berlusconiano in manette

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/10/10/news/regione_arrestato_zambetti_pag_i_voti_alla_ndrangheta-44214628/?ref=HREA-1

Pirellone, arrestato l’assessore Zambetti
“Comprò 4mila voti alla ‘ndrangheta”

Rep Tv Colaprico: “200mila euro alle cosche”

Inchiesta in Lombardia, numerosi arresti. L’esponente Pdl, delegato regionale alla Casa, è il 5° della giunta Formigoni a finire in manette. L’accusa di concorso esterno ad associazione mafiosa. I pm: “Preferenze pagate 50 euro l’una in contanti”. Voti dei clan (a sua insaputa) pure a Sara Giudice, l’anti-Minetti.

Pirellone, arrestato l'assessore Zambetti "Comprò 4mila voti alla 'ndrangheta"

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Violenze sui disabili, Peru (Pdl) respinge le accuse. °°°Avrebbero dovuto portarlo al doppio misto.

Pare vero che un berlusconiano è innocente!

Il consigliere regionale, agli arresti domiciliari da giovedì per l’inchiesta sui maltrattamenti ai malati di Alzheimer, ha respinto tutte le accuse davanti al gip Carla Altieri

http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2012/08/07/news/violenze-sui-disabili-peru-pdl-respinge-le-accuse-1.5514112

GUARDATE CHE BELLA FACCIA LOMBROSIANA DA INNOCENTE

 

 

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Wurdalak Sallusti ne fa un’altra delle sue e insulta la Germania.

Lo zombie fa un’ennesima figura di merda e paragona il loro fesso criminale berlusconiano Schettino all’eccidio dei nazisti.

“A noi Schettino, a voi Auschwitz”
E contro il Giornale polemica sul web

Migliaia di commenti, tra l’imbarazzato e l’adirato, all’editoriale a tutta pagina firmato dal direttore Sallusti che riprende un articolo dei giorni scorsi sul settimanale tedesco “Der Spiegel”. L’Ugei: “Assura provocazione proprio nel giorno della Memoria.

http://www.repubblica.it/politica/2012/01/27/news/polemica_titolo_giornale-28849978/

LA LUSSUOSA ABITAZIONE DI SALLUSTI

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Caccia a un assassino berlusconiano a Cremona: ha ucciso un anziano per bullismo (e cocaina?)

Cremona, pensionato ucciso da un Suv
dopo una lite sul parcheggio per disabili

Guido Gremmi, 76 anni, è stato investito in pieno centro da un’auto di grossa cilindrata: chiedeva che fosse liberato il posto auto riservato alla compagna portatrice di handicap. In città è caccia all’assassino

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Riconciliamoci col mondo

Lo chef consiglia di Andrea Camilleri e Saverio Lodato

Rai, se il buongiorno si vede dal mattino preparate i parapioggia

Camilleri, l’italiana più importante del secolo ha compiuto un secolo di vita e fa paura al centro destra. Rita Levi Montalcini, scienziata e premio Nobel, rischiava di essere censurata da Mauro Masi, neo direttore generale Rai, che non la voleva da Fazio il 26 aprile: non può essere invitata perché “è una senatrice”. Il giornalista Loris Mazzetti ha avvertito Articolo 21 e lo stop è rientrato. Il cavallo che Caligola nominò senatore si chiamava “Incitatus”. E quanti sono gli “Incitatus” ai quali la Rai non fa mancare la biada di microfono e telecamera? Per un minimo di par condicio, fra cavalli e premi Nobel, almeno ogni cento “Incitatus”, Masi si conceda il lusso di invitare una Rita Levi Montalcini!

Il buongiorno si vede dal mattino, e il mattino della nuova dirigenza Rai promette una giornata da cappotto e parapioggia. I primi atti sono stati censori e intimidatori: la richiesta di una puntata “riparatrice” a Santoro; l’espulsione di Vauro con un gelminiano 5 in condotta; la richiesta, rientrata, di non far partecipare a una puntata di Fazio il premio Nobel Rita Levi Montalcini, per i suoi cento anni. La scusa era che, essendo la Montalcini anche una senatrice, la sua presenza avrebbe alterato i delicati equilibri della par condicio che, però, non vengono alterati dall’ossessiva presenza di Berlusconi in ogni Tg pubblico e privato. «Lo riprendiamo in quanto presidente del consiglio» si difendono i direttori Tg. E che così si fa un’indiretta ma redditizia campagna elettorale. «A me la morte non fa paura», ha dichiarato la Montalcini. È vero: sono i vivi a fare paura, soprattutto se appartengono a quel grande allevamento di cavalli berlusconiano da dove vengono scelti, sì, gli «Incitatus» senatori, ma anche ministri, onorevoli, manager, direttori generali.

incitatus

caligola

asini4

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