Buffone!

Berlusconi fischiato dai disoccupati
«Sono della sinistra, si vergognino»

Il premier, al teatro San Carlo di Napoli per l’assemblea di Confindustria, preso d’assalto: «Buffone, buffone»

°°° Dunque. A parte il fatto che sono NUOVI disoccupati creati dalla sua totale inefficienza… ma sono DISOCCUPATI, imbecille: cretini che avevano votato per te, credendo alle tue panzane! Continua a leggere

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Il cretino di sinistra

Cari amici, ieri ho avuto l’ennesima prova che anche a sinistra esistono i cretini. Che la destra sia ingombra fino all’inverosimile di cretini in buonafede, che si fanno pigliare per culo da wannamarchi-Mafiolo, è cosa risaputa. Ma ogni tanto ci dimentichiamo che anche a sinistra siamo invasi da una torma di cretini. Noi li trattiamo normalmente, come se fossero persone normali, mediamente intelligenti, mediamente colte, mediamente informate e… ZAC! Ci prendono in contropiede e ci fanno cadere le braccia. E certo! Perché non ti aspetti che uno di sinistra possa essere così cretino. Eppure, personalmente, di prove concrete ne ho avute a bizzeffe. Parlavo ieri con un amico di Carbonia, che se la pigliava coi cretini delle sue parti: quelli che ora piangono e sbraitano contro Burlesquoni, ma che poco tempo fa si sono fatti abbindolare dal ciarlatano e hanno tradito il loro percorso di una vita facendosi turlupinare centinaia e centinaia di voti. Questi cretini hanno consegnato il Sulcis e la Sardegna intera nelle mani del cappellacci matto di Arcore. E noi paghiamo. Io mi sono ricordato di essere addirittura venuto alle mani, ma solo per legittima difesa, con alcuni cretini del Pci prima di un mio spettacolo a Capoterra: loro erano in favore delle petrolchimiche (e stavano per far nascere il polo di Ottana), io ero nettamente contrario, naturalmente. Già facevo monologhi sulla SIRdegna, sulla regiona AUTOMA, su ABORTO TORRES… Il cretino di sinistra è quello che pigliava per culo anche Moretti: “Che fai?” “Mah, giro, viaggio, vedo gente…” Un po’ come certi cretini di oggi che si spacciano per artisti e sul loro CV mettono:
“Nell’82 è stata a N.Y., nell’85 è andata a Barcellona, ha visto la mostra di Pincopallino, ha assistito a un convegno su “Arte e concimazione dei campi di Serramanna”, tratta il colore come MATERIA…” e infatti le sue croste sembrano fatte col PUS e non ne vende una manco a spararla! Però sa tutto di arte contemporanea, secondo lei. Oppure, quelli che si spacciano per attori o registi e non hanno MAI visto un teatro in vita loro, non hanno MAI combinato nulla nella vita… ma sanno tutto loro e si paragonano ai grandi con una supponenza stolida: “Abbiamo fatto percorsi diversi, ma non sono inferiore a te né a nessuno…” Percorsi diversi?! Ma se non ti sei MAI MOSSO da dov’eri!!! Un ventinaio di anni fa, cenavamo con mio figlio Lucio Wilson. A un certo punto mi fa: “Babbino, sto diventando più famoso di te.” e si mette a sghignazzare. Stava presentando Miss Italia per la Sardegna, faceva un programmino carino a videolina (Nottemania, mi pare) e recitava un piccolo teatrale in giro, che gli avevo dato una mano a scrivere. “E allora?” gli chiedo. “Niente. Mi piacerebbe fare il tuo mestiere.” “E l’università? La molli?” Sospirò, bofonchiò qualcosa, tipo che Scienze politiche lo annoiava e le altre facoltà non è che lo attirassero granché. Infine, capii che non ne avrebbe cavato piede e lo misi davanti alle sue responsabilità:
“Ok. Vuoi fare il mio mestiere? Va bene. Allora, per prima cosa, scordati di fare come tutte queste scimmiette che ci sono qui a Cagliari; questi malati di mente che non sanno fare un cazzo, ma a sentir loro sono tutti Gassman o Strelher o Fellini. Pinnica su bagliettu (prendi armi e bagagli) e vattene immediatamente a Roma o a Milano.”
Mi guardò incerto: “Ma scusa, tu sei un numero uno incontestabile come autore, sceneggiatore, attore e regista… non posso imparare da te?”
“Certo che puoi imparare anche da me. Ma devi uscire, vedere, sentire, confrontarti. Io ti posso insegnare tutto quello che so… anche se in questi mestieri non si finisce mai di imparare. Ma poi tu diventeresti un mio clone, senza personalità. La rovina dello spettacolo italiano è proprio questa: siamo pieni di scimmiette raccomandate che non hanno talento, ma soprattutto NON hanno personalità!”
Mugugnò un poco, ma dopo una settimana partì per Milano. Fece qualche mese in un Mc Donald’s, per mantenersi; poi lavorò in un call center. Ma ogni sera andava in giro a vedere quelli che lavoravano sui palchetti dei locali. Cominciò pure lui a fare qualcosina, alla fine decise che gli piaceva di più scrivere. Oggi è uno dei cinque autori più bravi ed affermati d’Italia: sette anni a Zelig, Zelig Circus e Zelig Off; Belli Dentro, Scherzi a parte; suoi i testi di Geppi Cucciari, Balasso, Ale e Franz e un mare di altra gente. Per dire. Qui invece, siamo ancora con i cretini di sinistra che spillano soldi ai comuni, alle province e alla regione, per fare dei mestieri che NON CONOSCONO. Questi elementi sono deleteri per i giovani, per la Cultura, per lo Spettacolo e per chi questi mestieri li conosce davvero, li ama, li rispetta, e vorrebbe trasmetterli ai giovani CORRETTAMENTE. Pensate se un chirurgo importante, ma cane (e ce ne sono tanti), insegnasse ai suoi assistenti tutte le cose sbagliate da fare col bisturi e le suture… ne verrebbe fuori un’intera generazione di chirurghi macellai (e ce ne sono). Di quelli, per intenderci, che ogni tanto ammazzano un paziente che voleva semplicemente farsi togliere le tonsille o quelli che dimenticano la garza in pancia al paziente, o le pinze, o il cacciavite. Ci sono addirittura quelli che, in pancia al paziente, dimenticano la falce e il martello! Ecco, quelli che fanno i miei mestieri SENZA CAPIRNE UNA MAZZA fanno anche più danni dei chirurghi macellai: perché trasmettono un’idea scorretta, spesso opposta, a ciò che in realtà sono questi mestieri. Ed ecco che siamo pieni di tronisti, vallettume, aspiranti veline, e tutta una pletora di gente impreparatissima ad affrontare queste professioni, ma anche assolutamente impreparata ad affrontare LA VITA. I cretini di sinistra, siòr siori!

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