Porta a porta

Mi dicono che il nano indecente ha sparato le sue solite stronzate e i suoi delirii anche dal servo fedele azzerbinato, vespa.
Oltre alle solite puttanate, pare che abbia anche millantato della “ricostruzione in Abruzzo iniziata a tempo di record“… MA DOVE?! MA QUANDO?! Ovviamente NON E’ VERO NIENTE! Troppi mesi, se non anni, dovranno ancora stare dentro le tende invivibili e malsane quei poveri disperati creduloni. E non so come finirà con quelli deportati negli alberghi della costa: dato che gli albergatori NON hanno ancora visto una lira e stanno ricevendo disdette su disdette dai turisti che avevano prenotato…
Alcuni amici mi hanno mandato delle foto su alcuni capolavori di una ipotetica ricostruzione, che verrà fatta (SE VERRA’ FATTA) da ditte mafiose e amici degli amici pregiudicati di Mafiolo e Bertolaso. ECCOLE:

L’ORDINATISSIMO ED EFFICIENTISSIMO UFFICIO DI BERTOLASO:

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L’UFFICIO DI BERTOLASO E’ SITUATO UN UNA CASA DELLA FAMIGLIA GASPARRI. SI ENTRA DA QUI:

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LA STANZETTA DOVE LAVORA MAURIZIO GASPARRI QUANDO E’ IN ABRUZZO:

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DUE LOSCHI FACCENDIERI

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LACASERMA DELLA G.di F. DOVE SI TERREBBE IL G8, COL DEPRAVATO GENERALE DELFINO MURATO VIVO:

pesce

LA SICUREZZA, AFFIDATA AI CERVELLI FINISSIMI: LA RUSSA, MARONI E GASPARRI. ALTISSIMA TECNOLOGIA:

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L’INGRESSO MIMETIZZATO:

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IL CITOFONO STRATEGICO:

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ALTRE IMMAGINI DELLA SPLENDIDA RICOSTRUZIONE AVVENIRISTICA. CI ASSALIRA’ L’INVIDIA DEL MONDO INTERO!

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E speriamo…

Il procuratore Alfredo Rossini: “Siamo molto vicini
a quel tipo di notizie che interessano voi della stampa”

Svolta nell’inchiesta sul terremoto
Il procuratore: “Il quadro è chiaro”
dal nostro inviato PAOLO G. BRERA

Svolta nell’inchiesta sul terremoto Il procuratore: “Il quadro è chiaro”
L’AQUILA – Chiusa la fase dei sequestri degli edifici crollati, l’inchiesta della procura sul terremoto che ha devastato l’Abruzzo è a una prima svolta: “Siamo molto vicini a quel tipo di notizie che interessano voi della stampa”, ha detto questa mattina il procuratore Alfredo Rossini rispondendo a un giornalista che gli chiedeva se fossero già stati iscritti dei nomi sul registro degli indagati. Quel registro per ora resta bianco, ma il lavoro fatto fino a oggi “è andato avanti con grande velocità”, spiega Rossini, e “a un solo mese dalla scossa stiamo già terminando i sopralluoghi e il quadro è ormai piuttosto chiaro. Abbiamo i nomi delle ditte e degli operatori…”.

Prima di aprire la seconda fase dell’inchiesta iscrivendo nomi sul registro degli indagati, però, la procura vuole avere i primi risultati delle analisi tecniche dei materiali sequestrati negli edifici crollati. “Stiamo selezionando i laboratori in tutta Italia”, dice il procuratore. Sono 140, gli edifici che la procura ha sequestrato, interamente o parzialmente, su indicazione dei suoi consulenti tecnici. Su ognuno di essi gli inquirenti hanno raccolto documentazione e testimonianze rese da persone “informate dei fatti”.

Per ora, dunque, non scatteranno gli interrogatori, e non sono ancora state ascoltate persone su istanza della magistratura. Per farlo, la procura dovrà iscrivere i nomi sul registro e consegnare gli avvisi di garanzia, e finché non lo fa non può ascoltare coloro che potrebbero avere responsabilità dirette nella costruzione o nella manutenzione degli edifici crollati.

Nel frattempo, i tecnici dell’Arta, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, stanno prelevando le macerie sbriciolate raccolte in un terreno adiacente al comando regionale della guardia di finanza, perché potrebbero contenere amianto. Verificheranno, con analisi tecniche che verranno eseguite in Emilia, se le segnalazioni preoccupate di diversi aquilani avessero motivo di esistere. Nel frattempo, il lavoro di raccolta e triturazione delle macerie è stato interrotto, cautelativamente.


°°° E speriamo che la cosca di mafiolo non blocchi tutto.

crollo


IL GOVERNO IN SEDUTA DI LAVORO

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