Golfo Aranci.«Flop partita del cuore spesi 13mila euro, raccolti 5»

La “nazionale attori”, con nemmeno l’ombra di un attore vero, ha sfidato le vecchie glorie locali. Ma come ci pensano di fare incassi importanti con queste minchiate? Se il sindachetto avesse mandato direttamente i 13 mila euro al comune interessato avrebbe fatto più bella figura. Purtroppo siamo nell’italietta di burlesquoni, dove degli sprovveduti fanno i sindaci e dei cani fanno gli attori. E questi sono i risultati.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2012/09/11/news/viola-flop-partita-del-cuore-spesi-13mila-euro-raccolti-5-1.5680977

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Porto Rotondo e paraggi: cemento, strade chiuse, mare schifoso e spiagge sporche…

Per quanto riguarda “i poveracci” s’intende. Mentre i posti più belli li hanno recintati i grandi ladri e i grandi speculatori mafiosi: vedi il nano maledetto. Sono cinque giorni che facciamo gli scout e c’è veramente da scatenare mille ruspe e spianare tutto e tutti. Ma quanti poveri fessi da mille euro al mese ci cascano! Pur di poter dire in giro di aver passato una settimana in Costa, vengono derubati e vilipesi da animali senza scrupoli. Maltrattati e derubati sui traghetti-bestiame. E poi rinchiusi in queste porcilaie malsane, erette a blocchetti in tre settimane e poi pitturate all’esterno. Robaccia da geometri incapaci. Porcilaie che alle sette del mattino sono già dei forni e quindi giù sovraprezzo da 300 euro per le pompe di raffreddamento. Ieri siamo stati a Golfo Aranzi… una discarica. Ci siamo sdraiati per dieci minuti sulla battigia sporca e piena di vetri rotti, vicino a porticciolo e alberghi pretenziosi, e abbiamo visto l’acqua GIALLASTRA, il fondale pieno di qualunque porcheria, dalla plastica al catrame. Un vero schifo. Cosa vuol dire avere degli amministratori da buttare, eh? Un consiglio per gli amici stupidini che si fanno fottere da questi lestofanti delle agenzie: ovviamente, stare alla larga dai ristoranti-bar-pizzerie. Fare caffè con la moka e metterlo zuccherato in una bottiglietta vuota di acqua da 20 euro al litro che non si sa da dove arriva e schiaffarla in freezer. Il massimo consentito per chi vive un anno da senzatetto malato  per potersi permettere questa minchiata del viaggio in Sardegna a tutti i costi. Che vergogna per i sardi onesti e capaci! Ah! Ma quando si comincerà a fare davvero turismo anche qui in Sardistan?

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Ero a Porto Rotondo e Marinella per lavoro… non mio.

Ho accompagnato la mia vecchia a lasciare i suoi bigliettini in un po’ di alberghi a 5 stelle: nessuno di loro ha un’interprete dal russo e… cazzo! Ci sono solo russi in giro!!! Volevo comprarmi un paio di infradito, ma 15,00 mi sembravano davvero troppi. “Andiamo a Golfo Aranci a prenderci due cozze – faccio io -, me li piglio lì gli zuri.” MINCA! Dai 20 ai 29,90! E poi si lamentano che il turismo diminuisce.

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Il marinaretto “sonotuttoio” della Capitaneria di porto di Golfo Aranci.

Amici, vi racconto questa storia giusto per vedere i danni persistenti che ha combinato quel delinquente di berlusconi anche nelle testoline più disabitate.

Ore 10. Dopo settimane stressanti per stare dietro alla nascita del giornale, stacco il pc e decido di andare a prendere un po’ di sole e di vento al porticciolo di Golfaranci. Ho i coreani in frigo da una settimana, due scatole le avevo buttate intonse, dato che non avevo mai avuto tempo. Bene. Prendo la mia cannetta, lo zainetto e vado. Arrivo e mi siedo su un piccolo molo che costeggia il porto, dove attracca esclusivamente il traghetto “Corsica-Sardegna ferries” da Livorno. Non faccio in tempo a lanciare che arriva il barcone e mi scarica tutta la merda davanti. Il vento non è molesto, il posto è comodo, e decido di aspettare che il mare faccia il suo lavoro e mi allontani gli scarichi. Dalla nave scendono una cinquantina di camion, un decinaio di camper, e una trentina di auto e furgoncini. Poca la gente a piedi. Finito il flusso, sento uno che grida alle mie spalle: “NADA!”

Mi volto e vedo questo marinaretto, tutto azzimato e compiaciuto del suo ruolo che, dall’interno del perimetro portuale – oltre una robusta rete metallica- mi fa dei cenni e continua a starnazzare. E’ circondato da tre guardie massicce e lui ci tiene a fare il capo.

“Dice a me?” chiedo.

“Sì. Non può stare lì.”

“Perché?”

“Perché lo dico io!”

Il primo impeto, davanti a un frillo così indisponente, è stato di rispondere “E chi cazzo saresti tu?” Ma mi avvicino e chiedo cortesemente:

“Chi lo ha deciso che io non posso stare qui con una misera canna da pesca a prendermi un po’ d’aria e di sole?”

“La capitaneria.” Azz!

“La capitaneria, chi? Con chi posso parlare per avere un permesso?”

“Ah, ma allora lei non vuole capire! Mi favorisca un documento.” fa, sempre più autoritario.

“Io non ho problemi a darle un documento, ma se la mette così, anche lei mi deve dare un documento.”

Mi mostra una targhetta sulla giacca blu: “C’è scritto qui chi sono io.” E sticazzi! Le vendono a 20 centesimi a Porta Portese quelle targhette!

Comunque, vi risparmio la figura ridicola che ho fatto fare a questo poveraccio che si fotte lo stipendio portando in giro una divisa. Vi dico solo che oggi, molto probabilmente, sono sbarcati da quella nave quintali di cocaina, eroina, e hascisc e questo bellimbusto NON HA CONTROLLATO UN SOLO CAMION NE’ UNA SOLA AUTO! Si è messo a rompere i coglioni a me, che ero armato di una pericolosissima canna da pesca da 280 cm e di cazzutissimi vermi coreani in odore di terrorismo.

COMPLIMENTI ALLA CAPITANERIA DI PORTO!

 

 

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Continuità territoriale? MAVALA’! Isolati siamo.

Golfo Aranci perde la linea con Civitavecchia della Sardinia Ferries

Il calo passeggeri spinge la compagnia a scelte drastiche per l’estate dopo la riduzione delle corse con Livorno

di Tiziana Simula

Golfo Aranci perde la linea con Civitavecchia della Sardinia Ferries

GOLFO ARANCI. Prima la riduzione delle corse nel collegamento giornaliero con Livorno, ora la sospensione della linea stagionale, quella che da sedici anni faceva la spola tra Civitavecchia e Golfo Aranci sbarcando migliaia di turisti durante l’estate. Solo un ricordo in tempo di crisi, per il secondo porto gallurese: le navi viaggiano vuote e gli armatori cercano di restare a galla. La grande crisi dei porti del nord Sardegna costringe le compagnie a correre ai ripari per non naufragare, tra passeggeri in fuga, rincaro dei biglietti e costo del
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