PANE E VELENO. Il mio libro per chi ama la poesia moderna e le canzoni.

 

 PANE E VELENO

 

Pane e veleno

Sopra il tuo seno.

Mangio e ti bevo

Ti mordo il seno.

Muovi i tuoi fianchi

Ma siamo stanchi

Sesso a fatica

L’ultima volta.

 

Tu ora te ne andrai

Con la tua borsa nera e i capelli raccolti

Ti volterai sulla porta

Senza sorridere

Guarderai verso il letto

Con un singhiozzo e una maledizione.

 

 

Guiderai con gli occhi rossi

Superando la stazione

Rivedendo quel treno che ti ha portata qui.

 

 

Guiderai in quest’alba bagassa

Col cuore come un’uva passa

Per quella strada infame

Piena di curve e di speranze avvilite.

 

Te ne andrai lontano

Da questa vita stanca

Di parole non dette

Di gesti fiacchi e pieni di rancore

Di notti maledette.

 

 

 

Guiderai fino al mare

Spegnerai il motore

E resterai a guardare

Con le mani tremanti

L’infinito che muore

Tra tanti sogni infranti.

 

Portami con te

Voglio ancora il tuo seno

Ho bisogno del pane

Col tuo dolce veleno.

 

O, perlomeno,

riportami almeno la macchina,

STRONZA!

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Mentre anche la stampa “seria” dà ancora spazio al gangster di hardcore, io propongo…

… di non dimenticare lui e le altre merde che ci hanno rovinato. Ecco un libro di cui tutti possiamo volentieri fare a meno:

“LA BREVE, INSIGNIFICANTE, STORIA DEL  RIDICOLO  AVV.PANIZ”

12 pagine bianche, finemente rilegate in pelle di lingua (la sua) e merda (dal culo del mafionano, suo duce).

paniz

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