Melania, arrestato il marito Parolisi.°°°Lui?! Ma se è stata uccisa con metodi militari…

Melania, arrestato il marito Parolisi
“Omicidio aggravato da crudeltà”

Il caporalmaggiore dell’esercito in carcere, accolta la richiesta dei magistrati inquirenti. Il fratello della donna trovata assassinata lo scorso aprile in un bosco del Teramano: “Spero sia la fine di un incubo”

Melania, arrestato il marito Parolisi "Omicidio aggravato da crudeltà" Salvatore Parolisi

ROMA – Salvatore Parolisi è stato arrestato per l’omicidio della moglie Melania Rea 1. Così il gip Carlo Calvaresi ha accolto la decisione del pool di magistrati ascolani che indaga sul caso, che aveva chiesto l’arresto del caporalmaggiore dell’esercito per l’omicidio volontario aggravato della moglie. Parolisi è stato prelevato dalla Caserma Clementi di Ascoli dove era tornato a lavorare lo scorso lunedì e verrà trasferito nel carcere di Marina del Tronto, nella periferia del capoluogo piceno.

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Melania, il marito indagato per omicidio volontario°°° magari l’ha uccisa a sua insaputa, è di moda.

Parolisi indagato per omicidio volontario
“Sono sereno, non ho nulla da temere”

Svolta nelle indagini sull’assassinio della 29enne di Somma Vesuviana. Notificato al marito l’avviso di garanzia. Il caporalmaggiore dell’esercito resta a piede libero. Sarà interrogato venerdì. Il padre della vittima: “Non me l’aspettavo”. La famiglia Rea si costituisce parte civile

Parolisi indagato per omicidio volontario "Sono sereno, non ho nulla da temere" Salvatore Parolisi

ROMA – La prima, vera svolta nelle indagini sul delitto di Melania Rea è arrivata. Salvatore Parolisi, il marito della 29enne di Somma Vesuviana 1, scomparsa il 18 aprile a Colle San Marco, vicino Ascoli Piceno, e ritrovata cadavere 2 due giorni dopo nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto, nel Teramano, è indagato per omicidio volontario. La notizia del provvedimento è stata confermata dal procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno Michele Renzo. La famiglia Rea si è costituita parte civile.

L’avviso di garanzia è stato notificato a Parolisi oggi a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, dove il caporalmaggiore dell’esercito si trova in licenza presso la famiglia d’origine. L’uomo al momento resta a piede libero ma è stato invitato a comparire venerdì prossimo alle 16.30 ad Ascoli Piceno per un nuovo interrogatorio. Può decidere, con i suoi legali, di rispondere ai pm ma anche di avvalersi della facoltà di tacere. “Decideremo al momento – fa sapere il legale Walter Biscotti -. Vedrò il mio assistito prima, probabilmente giovedì, e valuteremo come procedere”.

A trasformare Parolisi da “persona informata dei fatti” in “indagato” potrebbe essere stata la scoperta di un nuovo telefonino di sua proprietà che il militare aveva nascosto in un campo sportivo di Folignano, il paese vicino ad Ascoli dove abitava con la moglie.

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Da Travaglio

Attenti a quei P2

Veronica Berlusconi protesta con il Corriere della sera per la vergognosa intervista dell’altro giorno ad Angelo Rizzoli che, per difendere Al Pappone, s’è permesso di criticare le amiche della signora e financo di intrufolarsi nelle convinzioni religiose del figlio Luigi.“Non si sa da quale pulpito”, aggiunge Veronica, visto che “non ho mai conosciuto” né lui né la moglie Melania, che sempre sul Corriere “era già stata prodiga di consigli non richiesti e non graditi”. Beata ingenuità: il pulpito è quello della loggia P2, di cui Rizzoli era “maestro” (tessera E.19.77), mentre Silvio era solo “apprendista muratore” (tessera 1816). I fratelli, si sa, si vedono nel momento del bisogno. A fine anni 70 il Corriere, che Rizzoli aveva appena regalato alla P2 di Gelli, Ortolani e Tassan Din, scoprì un giovane virgulto del giornalismo italiano: tale Silvio Berlusconi, subito ingaggiato per vergare sapidi commenti di economia. Ora, trent’anni dopo, riecco il maestro correre in soccorso del muratorino in difficoltà, sempre sul Corriere. La coppia, peraltro, non s’era mai separata: Angelo, già celebre per una strepitosa bancarotta fraudolenta con arresto incorporato, lavora da anni per Raifiction (già feudo del berlusclone Saccà) e per Mediaset con due società di produzione: la Rizzoli Film e la Jules Verne Film. Quest’ultima, nel 2004, dichiarò di aver finanziato An, il partito del ministro Gasparri che aveva appena regalato al muratorino l’omonima legge salva-Mediaset. Bello vedere che, dopo tanto tempo, i sentimenti di fratellanza sono rimasti intatti. I valori della famiglia.

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