Ruby è in Messico grazie ai soldi di papi, quindi NOSTRI. Messico e zoccole.

Con una tempestività che non lascia adito a dubbi, la troietta del mignottificio di Hardcore scappa dal processo più pericoloso del nano pedofilo. Ghedini, noto azzeccagarbugli diventato ricco coi nostri soldi, grazie alla mafia, si esibisce coi suoi lai nel tribunale di MIlano. Ma lì c’è il miglior PM del mondo, e si chiama Boccassini, mica Bocca di rosa. Cazzi vostri!

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

RUBY, spuntano altri cd pieni zeppi di prove contro Papi.

Ruby, nelle carte della Procura
spuntano le foto dei festini ad Arcore

Tra i documenti il progetto di uno studio dentistico che la Minetti voleva acquistare. Accertamenti sul conto bancario di Berlusconi: assegni cambiati per un milione e mezzo

di PIERO COLAPRICO

Ruby, nelle carte della Procura  spuntano le foto dei festini ad Arcore

MILANO – Lo stillicidio sull’imputato unico prosegue. Quattro nuovi “cd” sono stati consegnati ieri dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini agli avvocati di Silvio Berlusconi. Sono un “supplemento” d’indagine. In totale, i cd dell’inchiesta salgono a quota ventiquattro. E bisogna tenere gli occhi fissi sulle due accuse, concussione e prostituzione minorile.

Serve a capire quello che sta accadendo in vista del processo del 6 aprile, senza farsi frastornare da pezzi d’intercettazioni e lacerti d’interrogatorio.
In queste nuove carte ci sono – tra l’altro – quattro argomenti. Uno, alcune fotografie delle ragazze e qualcuna di queste è decisamente volgare. Poi, il progetto di uno studio dentistico super-vip che voleva acquistare Nicole Minetti. Un’analisi del conto corrente “privato” di Silvio Berlusconi e il ruolo di un finanziere che sta al valico tra Italia e Svizzera. A che cosa servono questi “fatti nuovi”? E perché darli così urgentemente ai difensori?

Cominciamo con “il senso” delle fotografie. Come si ricorderà, Berlusconi, nelle sue difese via video ai fan politici, ha raccontato che a casa sua “entrano solo persone perbene” e che “il bunga bunga è una barzelletta”, anzi venite che vi divertirete, “è tutto lecito”. Purtroppo per lui, in queste immagini, secondo indiscrezioni, vengono inquadrate proprio alcune di queste “ragazze perbene” che, in primo piano, sia ad Arcore, sia altrove, mostrano varie

parti del corpo (di solito coperte) e mimano quello che succede al “tranquillo” bunga bunga al quale aveva invitato i giovani cattolici: autoerotismo e baci saffici, insomma siamo alla smentita secca al Berlusconi indignato, quello che rivendica di non pagare le donne.

Queste immagini, a quanto si dice, avranno ulteriori riscontri nei file audio: quelli che si scambiavano le ragazze attraverso i telefonini BlackBerry, e che saranno allegati (martedì prossimo) all’inchiesta bis, sulla prostituzione. Con l’ottantenne direttore del Tg4 Emilio Fede, l’agente in bancarotta Lele Mora e la consigliere regionale Nicole Minetti indagati principali.
Veniamo, appunto, a Nicole Minetti. Ha 25 anni e sa quello che rischia, anche per essere stata mandata (“Ti presenti bene, sei incensurata”, le aveva detto Silvio Berlusconi) in questura, con “l’incarico ministeriale” di prelevare la minorenne Ruby-Karima. In alcune sue telefonate, lei parla d’investimenti immobiliari. In una di ottobre, con Barbara Faggioli, sempre più triste, sempre più lontana dalle feste di Arcore, che le domanda: “Va bene, gli chiedo anche quanto vendono al metro?”, la risposta di Nicole è netta: “Ma chi se ne frega, se è 10 o 12, dov’è che vai tu lunedì?! Ecco! chi se ne frega! Eh scusa, non ho capito (…) chiama e senti se oggi pomeriggio riusciamo ad andare”.

La procura ha rintracciato un architetto: i tempi coincidono e l’idea di Nicole era creare uno studio dentistico di alto livello. Affare andato a monte, perché molto, quando si è saputo delle confessioni di Ruby, è andato a monte nel giro delle habitué delle porno-feste di Arcore.
Infine, sui rapporti reali tra Fede e Mora, e tra Berlusconi e Mora, e tra tutti loro con Ruby, c’è davvero da perdere la testa. Ma un fatto è certo. Berlusconi ha “foraggiato” Mora. E parecchio. Il concetto antimafia di Giovanni Falcone, Follow the money, segui i soldi, è stato sviluppato non poco in questa inchiesta. E così gli accertamenti sui movimenti bancari di Silvio Berlusconi continuano e le indagini integrative ritirate ieri in procura dai difensori lo confermano. A parte i bonifici alle ragazze del bunga bunga, a show girl e a escort varie, ci sono sei assegni, cambiati in contanti dal fido ragionier Spinelli nel dicembre 2010 per un totale di 1 milione e 550.000 euro. In più, un finanziere, che lavora al valico Italia-Svizzera, e che era in contatto con Lele Mora, ha parlato con i pubblici ministeri.

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Ruby, Papi ricaricava pure le carte di credito. Buono come il pane.

Ruby, Papi ricaricava
pure le carte di credito…

di Claudia Fusani

IMG
Papi ricaricava anche le carte di credito alle sue ospiti del bunga bunga. Lo fa quattordici volte tra gennaio e dicembre 2010 per un totale di 30.328 euro, spiccioli – visto e considerato il tenore di vita delle ragazze – l’argent de poche per pagare benzina, assicurazione, visita medica dallo specialista, il caffè e l’estetista.

Una sciocchezza rispetto agli undici milioni e 474.320 euro che le indagini hanno dimostrato essere la spesa del conto corrente bunga bunga, per l’esattezza il n°1.29 del Monte dei Paschi intestato a Silvio Berlusconi. Dimostrare che le serate ad Arcore erano pagate con ricompense quasi fisse e per lo più già concordate è uno dei punti chiave dell’inchiesta che ha portato il Presidente del Consiglio sul banco degli imputati per concussione e prostituzione minorile. La prostituzione è reato per cui

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

I giornalacci di “papi” contro i magistrati e la merda che li sommerge tutti, servi e padrone.

«Il Giornale», metodo Boffo con la Boccassini
Bruti Liberati: denigrazione si qualifica da sola

copertina giornale 27_11_2011 304

Apertura del ‘Giornale’ di Alessandro Sallusti con un titolo a tutta pagina ‘Amori provati della Boccassini: verità nascoste”, vestita da una grande foto della Pm antimafia del caso Ruby, in cui si ripropone la difesa della Privacy opposta al Csm davanti ad una pratica che riguardava anche suoi atteggiamenti e rapporti sentimentali. Una scelta, quella del quotidiano edito da Paolo Berlusconi, che porta Italia dei Valori a denunciare il rischio di un ‘linciaggio mediatico’ contro la Boccassini e il ricorso ancora una volta al cosidetto ‘metodo Boffo’ finalizzato a screditare chi non in sintonia con il Premier, e che portò in quel caso alle dimissioni del direttore di Avvenire.

“Il linciaggio mediatico nei confronti della Bocassini – denuncia il portavoce Idv Leoluca Orlando- continua. I giornali di famiglia proseguono con il metodo Boffo nel tentativo di punire i magistrati e di intimidirli, partendo dal magistrato più esposto. La colpa della Bocassini? E` quella di avere i capelli rossi così come la colpa del giudice Mesiano era quella di avere i calzini turchesi”. “Idv – conclude Orlando- esprime solidarietà e vicinanza umana alla Bocassini, ai suoi colleghi e a tutti i poliziotti costretti a fare da scorta alle escort di Arcore” e “chiede anche un intervento dell`Ordine dei giornalisti affinché valuti se è deontologicamente corretto il pestaggio mediatico e se tutto ciò è informazione o semplicemente manganellate di regime”.

L’intervento di Bruti Liberati
Ogni attività della magistratura – e dunque anche quella della Procura della Repubblica di Milano – in un ordinamento democratico è soggetta alla valutazione e alla critica della libera stampa; le campagne di denigrazione e l’attacco personale ai magistrati si qualidficano da soli, e in un sistema di civile convivenza devono essere un problema per chi ne è autore e non per chi ne è vittima». Lo ha sostenuto il procuratore di Milano, Bruti Liberati, a proposito dell’articolo uscito oggi su ‘Il Giornalè riferito al Pm Ilda Boccassini.

27 gennaio 2011

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Papi e cardinali a tutte le ore in tv. MA BASTA! Quando non ci sono i delinquenti del regime ci sono loro…

Ho davvero il rigetto e la nausea ogni volta che vedo questi delinquenti egoistio vestiti come Otelma che bestemmiano il nome e in nome di Cristo. Sappiamo quante immense ricchezze abbiano e quanti barboni muoiono di freddo e di fame per le strade del loro principale feudo: Roma. Dove loro posseggono il 40% degli immobili di prestigio, semivuoti!!! Stiamo parlando di una cosca mafiosa che ha sempre trafficato in armi e droga ed ha riciclato soldi sporchi. Stiamo parlando di un’associazione per delinquere che si fotte l’88% dei proventi destinati ai poveri. Stiamo parlando di gentaglia che vive e opera in modo esecrabile e assolutamente antitetico rispetto all’insegnamento di Cristo e quindi del cristianesimo. Il cattolicesimo è merda.

dio e santi fasulli

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Gay e lesbiche si baciano appassionatamente davanti al papa, e i fasci s’incazzano con “papi”. BELLA DOMENICA

Stramaledetto sedici ha consacrato non so cosa, e fini ha sconsacrato per sempre l’unto del Signore (o il viscido della Madonna?)!

Gay e lesbiche si baciano appassionatamente in Spagna davanti al papa, e i fasci s’incazzano con “papi”.

 

COMINCIAMO  DI NUOVO IL VIAGGIO

air-bus

BELLA DOMENICA

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter