L’ARROGANZA DELLE MERDE. Rise del terremoto Piscicelli parcheggia l’elicottero in spiaggia.

Piscicelli sull’elicottero
che atterra sulla spiaggia

E’ accaduto all’Argentario l’imprenditore coinvolto nell’inchiesta sulla ricostruzione dell’Aquila denunciato dai vigili urbani. Il rapporto finisce in procura a Grosseto e all’Enav, dice il sindaco di Orbetello

di CORRADO ZUNINO E LAURA MONTANARIHa parcheggiato l’elicottero sulla spiaggia di Ansedonia e ha portato sotto braccio sua madre a mangiare al ristorante “Il cartello”, esclusivo locale dell’Argentario. E’ successo il giorno di Santo Stefano. Alla guida dell’elicottero c’era Francesco Maria De Vito Piscicelli, 49 anni, l’imprenditore edile arrestato per associazione a delinquere e corruzione nell’inchiesta sugli appalti della Protezione civile e diventato famoso per due intercettazioni telefoniche. Nella prima rivelava al cognato il suo stato d’animo di fronte alla notizia del sisma dell’Aquila: “Alle tre e mezza di stanotte ridevo nel letto…”. Nella seconda gli spiegava: “Là c’è da ricostruire dieci anni”.

Piscicelli, brevetto di pilota, era partito nel

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L’Aquila, tenta il suicidio Piscicelli.°°° Ma perché i DELINQUENTI IN ITALIA LI CHIAMANO “IMPRENDITORI”?

L’Aquila, tenta il suicidio Piscicelli
l’imprenditore che rideva dopo il sisma

Era libero ed è fuori pericolo. In una telefonata con il cognato nella stessa notte del terremoto si scambiano battute pensando agli appalti per la ricostruzione. Alla base del gesto probabilmente le attuali difficoltà economiche di GIUSEPPE CAPORALE

L'Aquila, tenta il suicidio Piscicelli l'imprenditore che rideva dopo il sisma

L’AQUILA – Ha tentato il suicidio, due giorni fa,  Francesco Maria De Vito Piscicelli. L’imprenditore arrestato lo scorso anno per lo scandalo degli appalti “facili” legati alla Protezione Civile e noto alle cronache per l’intercettazione nella quale rivelava di aver riso al telefono di fronte alla notizia del sisma immaginando nuovi affari sulla ricostruzione (“io ridevo stammatina alle tre e mezza”), ha cercato la morte ingerendo un intero flacone di Tavor. La moglie lo ha ritrovato riverso sulla scrivania del suo ufficio, in via Margutta a Roma. A quel punto la donna ha dato l’allarme. I medici gli hanno salvato la vita con una lavanda gastrica e dopo una notte in osservazione Piscicelli è stato dimesso. Ora è a casa.

Ma non sarebbero stati tanto i guai giudiziari la causa scatenante del gesto. Il tutto sarebbe legato alle difficoltà economiche che l’azienda di Piscicelli sta attraversando dopo lo scandalo. Lavori al palo e pagamenti bloccati dopo lo scandalo. “Sono molto preoccupato  –  ammette il suo legale Marcello Melandri  –  e non tanto per l’aspetto penale in quanto ritengo che le nostre ragioni prevarranno in tribunale. Il processo procede spedito e sono davvero fiducioso”. “Il mio cliente però ha subito un’esposizione mediatica eccessiva, specie con la vicenda della telefonata sul terremoto dove è stato evidentemente frainteso… e vive un grande disagio”.

http://www.repubblica.it/cronaca/2011/04/01/news/piscicelli_suicidio-14348080/?ref=HREC1-4

°°°POVERINO LUI, VIVE UN GRANDE DISAGIO! INVECE  I TERREMOTATI SE LA SPASSANO ALLA GRANDE.

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