Cosa scrivevo anni fa sul malaffare di certi politicanti.

Burlesquoni è incazzatissimo col Fatto quotidiano, che dice troppe verità sul suo conto. Stufo, chiama Verdini e gli dà una valigetta: “Qui ci sono cinque milioni di euro. Vai e compra quel giornalaccio di Padellaro e Travaglio e fallo chiudere.” Verdini acchiappa la valigetta, ne controlla il contenuto, quindi va nel suo ufficio e si fa chiamare Gasparri. “Mauri’, in questa valigetta ci sono tre milioni di euro. Vai e compra la proprietà de Il fatto quotidiano e fallo chiudere.” Gasparri conta i soldi e, verso sera, raggiunge il suo ufficio. Chiama Matteoli e gli consegna la valigetta: Altiero, qui c’è un milione di euro. Chiama Bertolaso e andate a comprare la società proprietaria de Il fatto e fatelo chiudere. Bertoladro e Matteoli vanno a cena e restano intesi di agire la mattina successiva. Il giorno dopo, chiamano un fattorino e gli danno due euro: “Vai a comprare “Il fatto quotidiano” e portalo a Gasparri.”

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Sardistan, non funziona un cazzo, ma qui siamo secondi in italietta per gli sprechi e i furti dei politicanti.

“Politica, quanto mi costi?”
L’Isola è seconda per sprechi

"Politica, quanto mi costi?" L'Isola è seconda per sprechiIL CONSIGLIO REGIONALE

Nella classifica delle Regioni che spendono più denaro per il funzionamento degli organi istituzionali, la Sardegna conquista il secondo posto. E’ preceduta dalla Sicilia ma sorpassa la Lombardia. A sopresa. Se infatti la Regione presieduta da Formigoni deve fare i conti con le esigenze di 10 milioni di abitanti, l’Isola si misura con una popolazione di dieci volte inferiore. Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Economia, la Regione Sardegna nel 2011 ha speso 73.748.750 euro all’anno per sostenere Giunta e Consiglio Regionale. Un investimento che costa 44 euro a ciascun cittadino. Sull’Unione Sarda oggi in edicola i dati e la loro dettagliata analisi.

 

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Pensioni d’oro, tutti i nomi dei politicanti magnaccia.

“Pensioni d’oro? Ce le teniamo
I problemi italiani non sono questi”

 "Pensioni d'oro? Ce le teniamo I problemi italiani non sono questi" Sono oltre duemila i vitalizi erogati a ex deputati ed ex senatori che hanno fatto almeno una legislatura. Per un totale di 200 milioni di euro. Ciascuno percepisce da 1.700 a 7.000 euro. Diversi di loro rispondono che tagliarli non serve a nulla.

Pensioni d’oro, tutti i nomi

Ecco i 1464 ex deputati egli 843 ex senatori che intascano il vitalizio. Il database completo con tutti i parlamentari pensionati, gli importi netti mensili e gli anni di contributi

(04 agosto 2011) Giovanotti con un grande avvenire dietro le spalle che si godono la vita dopo gli anni di militanza parlamentare. Come Alfonso Pecoraro Scanio, ex leader dei Verdi ed ex ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente. Presente alla Camera dal 1992, nel 2008 non è riuscito a farsi rieleggere e con cinque legislature nel carniere è stato costretto alla pensione anticipata. Ma nessun rimpianto. Da allora, cioè da quando aveva appena 49 anni, Pecoraro Scanio riscuote il vitalizio assicuratogli dalla Camera: ben 5.802 euro netti al mese che gli consentono di girare il mondo in attesa dell’occasione giusta per tornare a fare politica. Oliviero Diliberto è un altro grande ex uscito di scena nel 2008 causa tonfo elettorale della sinistra. Segretario dei Comunisti italiani ed ex ministro della Giustizia, con quattro legislature alle spalle e ad appena 55 anni, anche lui si consola riscuotendo una ricca pensione di 5.305 euro netti. Euro in più, euro in meno, la stessa cifra che spetta a un altro pensionato-baby della sinistra, addirittura più giovane di Diliberto: Pietro Folena

http://inchieste.repubblica.it/static/rep-locali/inchieste/includes/inchieste-nav.html?iframeUrl=http%3A%2F%2Fespresso.repubblica.it%2Fdettaglio%2Fpensioni-doro-tutti-i-nomi%2F2157568&inchiesta=%2Fit%2Fespresso%2F2011%2F08%2F16%2Fnews%2Fsuperpensionati_alle_camere-20505402%2F

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Vacanze, i politicanti se ne fottono e Ciquito delira, come sempre.

Oltre un mese di vacanza per i deputati
«Vanno in pellegrinaggio»

Lavori chiusi dal 3 agosto al 12 settembre

MILANO – Deputati in vacanza dal 3 agosto, subito dopo il dibattito sull’informativa del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Controversa, invece, la ripresa dei lavori. La conferenza dei capigruppo della Camera ha stabilito che le sedute delle Commissioni riprenderanno il 5 settembre; quelle dell’Aula la settimana successiva, il 12 settembre, con oltre un mese di vacanza per i deputati.

POLEMICHE – Il Partito democratico protesta. «Avevamo proposto – denuncia il capogruppo Dario Franceschini – di iniziare anche con l’Aula il 5 settembre, anticipare l’inizio dei lavori, perché ci sembrava doveroso. Ma la maggioranza non ha voluto». La giustificazione arriva da Fabrizio Cicchitto. Secondo l’esponente del Pdl, la decisione è stata frutto di una «valutazione seria», dal momento che la prima settimana di settembre «circa un centinaio di parlamentari fanno un pellegrinaggio in terra santa. Per rispetto verso di loro abbiamo dunque ritenuto di iniziare le sedute dell’Aula la settimana successiva».

°°° Abbiamo capito solo una cosa: il pdl ha devastato l’Italia da 18 anni a questa parte, ha beffato la Giustizia, ha rubato a man bassa, si è arricchita proporzionalmente all’accresciuta povertà degli italiani, ha provocato e laimentato la peggior CRISI ECONOMICA del dopoguerra, se ne fotte ampiamente… ma SOPRATTUTTO, abbandonato la solita cocaina e si imbottisce di CRAK!

fanculo

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Politicanti checche. Alla lega e ai bauscia del pdl… piace duro. E grosso.

«Presto una lista dei politici gay
omofobi. Molti di Lega e Pdl»

mancuso equality ex arcigay 304

«Pdl e Lega sono covi di politici che fanno sesso con gay e trans. Ne abbiamo le prove attraverso la nostra rete capillare di informazione. Abbiamo testimonianze e persone che hanno visto direttamente questi politici praticare sesso con gay e con trans di notte e poi di giorno attaccano gay e lesbiche e osteggiano la legge contro l’omofobia.» Lo ha rivelato Aurelio Mancuso, per molti anni presidente dell’Arcigay e ora a capo della associazione Equality, nel corso del programma televisivo KlausCondicio.

Mancuso ha tenuto a precisare: «Sia chiaro che non intendiamo praticare la delazione né sputtanare nessuno. Ma costringeremo all’outing quei frequentatori assidui di gay e trans che poi in parlamento si fanno paladini dell’omofobia e della famiglia tradizionale e ostacolano la legge.»

E alla domanda «Come raccogliete questo genere di informazioni?» Mancuso ha risposto: «Attraverso una rete ampia e capace di comunicare cose di questo tipo. Questa rete ha accumulato in tutti questi anni informazioni rispetto a tanti politici di varia natura. Metteremo alla berlina però solo gli omofobi. Questa ipocrisia deve finire.»

I partiti più colpiti? «Diciamo che il popolo di Pontida rimarrà scioccato su qualche abitudine segreta di alcuni loro big e idem vale per il Pdl».

«Non sono io che ho scelto di fare questa operazione. Ci sono una serie di siti italiani e internazionali che stanno lavorando su questo progetto. Quando le informazioni usciranno si capirà che non scherziamo e che non ci sarà da parte nostra nessuna intenzione di alimentare gossip e chiacchiericcio. Sono notizie certe», ha dichiarato Mancuso.

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