Una lunga intervista al gangster italiota da parte di Alessandro De Angelis, abbastanza zerbinato, per l’Uffington Post. La solita accozzaglia di bugie, deliri, falsità macroscopiche, insulti e calunnie contro magistrati, Corte Costituzionale, comunisti inesistenti e fantasmi vari. Insomma, niente di serio o di nuovo sotto la nebbia del suo cervellino.