IL MAFIOSO Burlesquoni CI RIPROVA AD ANNULLARE I RISULTATI DEI REFERENDA

Manovra, ecco la stangata sui referendum

di Francesco Cundari

Acqua, bene comune

Il tentativo di affossare il risultato dei referendum sui beni comuni del 12 e 13 giugno non potrebbe essere più esplicito. Approfittando dell’emergenza finanziaria, il governo ha inserito nella manovra norme che sono in palese contrasto con il risultato plebiscitario di appena due mesi fa. Un tentativo dichiarato di forzare ovunque possibile la privatizzazione dei servizi pubblici locali, come se niente fosse, che suscita naturalmente la protesta e la mobilitazione di tutti i movimenti che per i quesiti referendari si sono battuti.

A segnalare la violazione della volontà popolare che si è espressa nei referendum di giugno non sono però soltanto i movimenti che li hanno promossi,

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Amministrative e referenda: La verità è che hanno vinto loro…

La verità è che hanno vinto loro…

di Maria Novella Oppo

Potrebbero almeno cambiare il cast del serial ‘Balla continua’. Non possono pretendere che gli stessi Cicchitto, La Russa e Quagliarello, dopo anni passati a sostenere in tv ogni peggior cosa, con la giustificazione di essere stati votati, ora trovino gli argomenti per dimostrare che, ora, non essendo stati votati, hanno il diritto di continuare a ‘comandare’, (perché di governare, è chiaro, non sono capaci). Così, ora vediamo questi poveracci contorcersi davanti alle telecamere per dimostrare che non è successo niente. Anzi, siccome Berlusconi ha concesso, bontà sua, libertà di voto, secondo Cicchitto gli italiani, in fondo, hanno seguito alla grande le sue indicazioni. L’acqua, è evidente, nessuno voleva privatizzarla, mentre il nucleare lo aveva già bloccato il governo (ed ecco un’altra prova che gli italiani hanno votato per la maggioranza). Quanto poi al legittimo impedimento, dimostrare che gli elettori, abolendolo, hanno voluto sostenere Berlusconi, è un po’ più difficile, ma si può non parlarne affatto, esattamente come prima del voto. Minzolini docet

b.tappo che salta

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Il risultato dei referenda salvano quello che resta della rai.

Il Cda, col culo stretto, approva i palinsesti e – SALVO IL NUMERO UNO SANTORO- salva i raccomandati di veltroni e d’alema, ma quindi salva anche la Raiset da una fine disastrosa. Stanno sulle balle a tutti, ma è indubbio che i raccomandatissimi di Raitre facciano i programmi che tengono in piedi il servizio ex pubblico e siano gli unici guardabili.

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Coi milioni che il mafionano ha sprecato per i referenda si poteva salvare mezza Africa.

L’Aids in Africa diventa pandemia
Servono soldi, ma l’Italia non paga

REPORTAGE – Trent’anni fa, il 5 giugno del 1981, veniva identificata “l’immuno-deficienza acquisita”. Viaggio in Tanzania dove l’Hiv colpisce 17 persone su 100. Ecco perché sono così importanti i 343 milioni di dollari che il nostro Paese non ha versato al Fondo Globale per la lotta contro il virus

http://www.ilfattoquotidiano.it/

poveri

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