Intercettazioni al netto delle minchiate del nano: spesa un miliardo resa 60 miliardi per lo stato.

Milano, intercettazioni pagate
con i beni sequestrati ai boss

La procura: quei beni confiscati serviranno per pagare le spese per le intercettazioni
L´inchiesta “Infinito! condotta da Ilda Boccassini aveva portato in carcere 160 persone

di EMILIO RANDACIO

Milano, intercettazioni pagate  con i beni sequestrati ai boss

Hanno seguito le loro mosse per due anni. Ascoltato le telefonate tra decine e decine di indagati, spiato le loro corrispondenze, ogni minimo movimento bancario. Alla fine, il primo luglio 2010, la Direzione distrettuale antimafia di Milano (procuratore aggiunto Ilda Boccassini, pm Alessandra Dolci e Paolo Storari), ha fatto scattare il blitz: 160 persone in carcere con l´accusa di fare parte della ‘ndrangheta.

Personaggi del calibro dell´ex direttore dell´Asl di Pavia, Antonio Chiriaco, indicato come un uomo in mano ai clan, ma anche il presunto capo della ‘Ndrina lombarda, Pasquale Zappia. Grazie alle chiaccherate telefoniche, gli investigatori sono anche riusciti a filmare un rito di iniziazione celebrato in un locale pubblico affittato appositamente dai boss nella periferia milanese.

L´operazione si chiamava «Infinito», e solo per

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