Altre porcate del mafioso Berlusconi

l’attuale dirigente: «No comment, prima devo leggere le carte»

 

Raitre, il giudice reintegra Ruffini
Ma l’azienda avverte: «Di Bella resta»

Il tribunale di Roma accoglie la richiesta dell’ex direttore. Ma Viale Mazzini ha già annunciato ricorso

°°° Ma si può essere così servi e così carogne?! Ma poi… servi di un omuncolo ridicolo e pieno di complessi di inferiorità. E’  proproio il colno della schifezza della schidezza della schifezza…
ASINO_CAVALLO 

MILANO – Riesplode in Rai il caso Ruffini. Il giudice del lavoro del tribunale di Roma ha deciso infatti che l’ex numero uno di Raitre deve essere reintegrato alla direzione. «Indizi gravi, precisi e concordanti» collegano, scrive il giudice, la sostituzione di Paolo Ruffini alla direzione di Raitre all’aperta critica al contenuto di alcuni programmi della rete. Per cui la «delibera di sostituzione del vertice di Raitre non appare dettata da reali esigenze di riorganizzazione imprenditoriale presentando invece un chiaro connotato di motivazione discriminatoria e quindi illecita». L’azienda di Viale Mazzini però non ci sta e annuncia ricorso, comunicando anche, attraverso una nota, che Antonio Di Bella continuerà a svolgere il proprio mandato.

LA VICENDA – Ruffini, sostituito nei mesi scorsi per essere destinato ad altro ruolo interno alla Rai, aveva fatto ricorso nei mesi scorsi al tribunale di Roma lamentando che la soluzione individuata non rispondeva al suo profilo professionale e alle responsabilità fino ad allora ricoperte.

L’AZIENDA – La delibera del consiglio di amministrazione della Rai di nomina di Antonio Di Bella a direttore di Raitre resta valida, pertanto lo stesso Di Bella «continua a svolgere il proprio mandato», fa sapere Viale Mazzini attraverso un comunicato. La Rai ha già annunciato «immediato ricorso» al giudice di grado superiore sottolineando ancora che l’ordinanza su Ruffini «non caduca» la delibera del Cda relativa a Di Bella.

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

RaiTre: siamo alla strage finale

La scelta maturata dopo le ripetute accuse di “ostilità” alla rete lanciate da Berlusconi

Telefonata del direttore generale Masi in vista del consiglio di amministrazione

RaiTre, decisa la sostituzione di Ruffini

In corsa Di Bella e Minoli

di LEANDRO PALESTINI


DOVE PORTA QUESTA CORSA AL MASSACRO  DI BERLUSCONI?

sorpasso

ROMA – Dopo mesi di boatos che la davano per imminente, la sostituzione di Paolo Ruffini alla direzione di Rai3 prende corpo davvero. Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ieri ha telefonato allo stesso Ruffini per informarlo che la sua era volge al termine. Al prossimo Cda, previsto mercoledì, come responsabile della terza rete potrebbe essere proposto Antonio Di Bella, ex direttore del Tg3 (già sostituito da Bianca Berlinguer), o Giovanni Minoli attuale direttore di RaiEducational.

È verosimile che i consiglieri del centrodestra asseconderanno la scelta di Masi. Non è altrettanto scontato che i consiglieri di centrosinistra, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, la ratificheranno, anche se il successore dovesse essere Di Bella. Il “licenziamento” di Ruffini – ad avviso di Rizzo Nervo e Van Straten – stride con gli eccellenti risultati di Rai3, che a dispetto del mini-budget nelle prime serate supera spesso il 14% di share, con 3,5-4 milioni di spettatori. Masi intenderebbe “risarcire” l’attuale direttore di Rai3 con la direzione di RaiNews 24.

Secondo il presidente Rai, Paolo Garimberti, l’offerta sarebbe però ingenerosa. L’alternativa è offrire a Ruffini il vertice di RaiCinema. E va ricordato che Ruffini è vicino a Franceschini, che ha perso il congresso Pd, mentre il neo segretario Bersani sembra orientato a sponsorizzare Di Bella.

La mossa di Masi è destinata a creare un caso. Rai3 è da mesi sotto tiro da parte del presidente del Consiglio, che più volte ha definito “ostili” trasmissioni come quelle di Giovanni Floris (Ballarò), Fabio Fazio (Che tempo che fa), Milena Gabanelli (Report) e Serena Dandini (Parla con me). Sono programmi che portano milioni di pubblicità alla Rai. Ma da Palazzo Chigi è partito l’ordine di “smorzare” critiche e satire, magari in nome del potenziamento dell’informazione regionale.

°°° Ma  la sinistra dov’è?! Il PD  che cazzo fa?!

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter