Terremoto. Come le mafie, abituate dal Burlesquoni e Bertoladro in Abruzzo, vogliono “ricostruire” anche l’Emilia.

“Incendi per il pizzo e coop fantasma”
Scatta l’allarme mafia sul dopo sisma.

Dai roghi dolosi al lavoro nero, dall’usura al caporalato. Un rapporto dell’Università di Bologna evidenzia i rischi della ricostruzione post-terremoto. Con mafia, camorra e ‘ndrangheta che vogliono metter mano al fondo di 8 miliardi stanziato da Roma-

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/08/22/news/incendi_per_il_pizzo_e_coop_fantasma_scatta_lallarme_mafia_sul_dopo_sisma-41283792/?ref=HREC1-5

“Incendi per il pizzo e coop fantasma” Scatta l’allarme mafia sul dopo sisma

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Terremoto, le banche fanno dietrofront: “Niente tassi agevolati alle imprese”

All’indomani del sisma tutti gli istituti di credito avevano promesso cifre da stanziare per rimettere in moto l’economia. Ma è rimasta una promessa: le imprese che vogliono accedere ai prestiti non hanno nessun tipo di agevolazione. Tutto come se non fosse accaduto niente.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/12/terremoto-le-banche-fanno-dietrofront-niente-tassi-agevolati-alle-imprese/291768/

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Terremoto e costruzioni insicure. Gli speculatori fanno porcilaie e non case.

Basti vedere qui in Costa. All’estero avrebbero spianato con le ruspe il 99% di queste costruzioni ridicole. Una villetta costa al max 20 mila euro, ma le vendono a mezzo milione. Piove un po’ e si spaccano i muri, le porte non chiudono, i tubi scoppiano… DELINQUENTI!

Mi piacerebbe sapere com’era stato costruito il capannone dove sono morti i tre operai di Ferrara? Co quali materiali di merda?

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Terremoto, Bertoladro indagato per i bagni nelle tendopoli. Ma si è rubato pure i WC?!

L’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso è indagato per abuso d’ufficio insieme ad altre quattro persone nell’ambito di una inchiesta della procura della Repubblica di Roma sulle procedure di gara, i costi e la gestione dei bagni chimici messi  nelle numerose tendopoli dopo il terremoto del 6 aprile 2009.

L’inchiesta aperta dalla Procura dell’Aquila era stata trasferita a Roma per competenza territoriale in quanto i fatti contestati si sarebbero svolti nella Capitale.

Secondo quanto trapela dal palazzo di giustizia dell’Aquila, gli investigatori sospettano presunte irregolarità nella procedure di proroga dell’affidamento del servizio da parte di una commissione della Protezione civile all’azienda cui è stato affidato l’incarico dopo il terremoto. L’appalto ammonta a circa 34 milioni e ha visto prevalere la ditta Sebach. Le indagini furono avviate in seguito all’esposto di una ditta esclusa dalla fornitura.

Bertolaso, condannato per il sisma

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Ricostruzione: ‘Ndrangheta, quattro arresti all’Aquila

di Andrea Palladino

‘Ndrangheta, quattro arresti all’Aquila
“Le cosche nella ricostruzione post-terremoto”

Il terremoto che ha sconvolto L’Aquila il 6 aprile del 2009 alla fine è stato il piatto ricco che le cosche di ‘ndrangheta aspettavano da tempo. Un affare da sfruttare grazie alla rete di amicizie e complicità, creata da una vera e propria cellula, un’avanguardia delle cosche di Reggio Calabria, presenti in Abruzzo anche prima del sisma, con in tasca i soldi delle famiglie Caridi Borghetto Zindato – inserite all’interno della locale di Libri – pronti per ogni tipo di investimento.

Questa mattina all’alba la squadra mobile de L’Aquila e il Gico della Guardia di Finanza hanno chiuso l’operazione “Lypas”, arrestando quattro persone, dopo due anni di

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Il gangster cazzaro all’Aquila non l’hanno mai più visto.

David Marceddu

7 ottobre 2011

Il sindaco dell’Aquila: “Berlusconi? Non l’abbiamo mai più visto”

Il sindaco della città devastata dal terremoto nel 2009: “Il governo non c’è più, dunque siamo soli. Sentir parlare di condono mi viene l’orticaria”

”Parlare di condono, di per sé, provoca l’orticaria”. Così, a margine di un incontro al Saie di Bologna su nuove politiche edilizie per la città e il territorio, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha replicato a chi gli chiedeva un commento sull’eventualità di un condono edilizio da inserire nel decreto sviluppo da parte del governo.

“Sarebbe – ha proseguito – un’ennesima violenza al territorio”. Questa misura “fa venire meno il criterio di fondo: costruire in modo sicuro, il condono è la contraddizione di tutto questo”.

Il sindaco della città abruzzese, sconvolta dal sisma del 6 aprile 2009, ha poi

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