Ruby: “La sentenza arriverà dopo le elezioni” Il tribunale di Milano si è fatto intimidire dal gangster.

I giudici del processo sul caso Ruby:
“La sentenza arriverà dopo le elezioni”

Il nuovo calendario fissato per le prossime settimane prevede che l’ultima udienza si terrà l’11 marzo
Respinta la richiesta di sospensione presentata dai difensori di Berlusconi candidati alle elezioni
I giudici hanno proposto all’accusa di rinviare la requisitoria al 4 marzo, ma Boccassini si è opposta

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/01/21/news/caso_ruby_gli_avvocati_di_berlusconi_siamo_candidati_fermate_il_processo-50971969/?ref=HREA-1
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«Berlusconi venga in tribunale» Processo Mediaset va avanti. Ma quanto me dispiasce, signora mia!

http://www.unita.it/italia/berlusconi-venga-in-tribunale-br-processo-mediaset-va-avanti-1.479344

La Corte d’Appello di Milano ha respinto la richiesta presentata dai legali di Silvio Berlusconi, di sospendere il processo per gli impegni elettorali dell’ex premier. Secondo i giudici, le ragioni addotte dai legali di Berlusconi «appaiono generiche» e, quindi, non consentono di capire come la continuazione del processo possa influire sulla campagna elettorale.

Inoltre, il Tribunale ha sottolineato che il processo d’appello in cui Berlusconi è imputato per frode fiscale arriverà a sentenza dopo le elezioni e, dunque, viene meno la preoccupazione della difesa sull’eco mediatica che potrebbe avere il processo.

Infine, i giudici hanno respinto il legittimo impedimento presentato per l’udienza di oggi dai legali di Berlusconi, i quali avevano riferito che il leader della coalizione del Pdl è impegnato in una riunione politica.

«L’istanza non è stata comunicata per tempo», hanno detto i giudici, e non sono state spiegate le ragioni per cui non era possibile tenere la riunione in un’altra data.

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Compravendita voti: al sindaco di Cento 2 anni di condanna… e al mafionano?

L’ex sindaco di Cento comprò i voti in consiglio comunale: condannato a due anni

Il giudice gli ha inflitto una pena più elevata rispetto a quanto aveva chiesto il pubblico ministero. La reazioni del Berlusconi di provincia: “Ho voluto combattere i poteri forti, questa è stata la mia colpa”

L’ex sindaco di Cento Flavio Tuzet è stato condannato a due anni e un mese per istigazione alla corruzione e minacce. Al termine della requisitoria del pm Nicola proto e delle arringhe di parte civile e difese, il tribunale ha emesso la sua sentenza. Una pena ancor più dura di quella richiesta dall’accusa, che ipotizzava un anno e sei mesi per Tuzet e un anno e quattro mesi per gli altri due imputati, il consigliere della lista di centrodestra di

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Ruby, il processo resta a Milano. Tribunale ministri non competente

Berlusconi non sarà in aula
per l’udienza del processo Mills

Gli avvocati del premier annunciano che il loro assistito non potrà partecipare a causa dell’incontro con Napolitano al Quirinale. Oggi anche il dibattimento sul caso Ruby: i giudici devono pronunciarsi sulle eccezioni sollevate dalla difesa

Berlusconi non sarà in aula  per l'udienza del processo Mills L’avvocato Ghedini

MILANO – Silvio Berlusconi non parteciperà all’udienza del processo in cui è imputato per la presunta corruzione dell’avvocato inglese David Mills. La notizia è stata data da uno dei legali del premier, Piero Longo. Sabato i difensori del presidente del Consiglio avevano garantito che oggi il loro assistito sarebbe stato in aula per ascoltare alcuni testimoni sentiti per rogatoria dalla Svizzera. A far saltare la presenza di Berlusconi, l’appuntamento in agenda per metà mattina con il presidente della Repubblica al Quirinale.

Quello del processo Mills non è l’unico appuntamento giudiziario della giornata per il premier. E’ infatti in programma anche l’udienza del processo sul caso Ruby, con le tre componenti del collegio giudicante della quarta sezione penale che dovranno pronunciarsi sulle 16 eccezioni presentate dai legali del Cavaliere, Niccolò Ghedini e Piero Longo. La presenza di Berlusconi a questa udienza era stata esclusa già nei giorni scorsi.

Che il presidente del Consiglio non si sarebbe fatto vedere a palazzo di Giustizia era apparso chiaro fin dalle prime ore del mattino: il servizio di sicurezza non era stato rafforzato, nelle strade che circondano la cittadella giudiziaria milanese c’erano numerosi carabinieri e poliziotti, ma non era stata predisposta nessuna zona transennata come in occasione delle ultime ‘visite’ di Berlusconi.

°°°Il delinquente le tenta tutte, ma ancora una volta gli va malissimo.

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Davanti al tribunale LASCIAMOLO SOLO coi suoi 4 figuranti. Sta cercando l’incidente per spostare il processo.

Peter Gomez

Berlusconi cerca l’incidente

I duecento manifestanti che, intonando Meno male che Silvio c’è, hanno atteso il premier all’uscita del Tribunale di Milano e il successivo comizio di Berlusconi, illustrano bene la situazione e i rischi corsi in questi giorni dal Paese. Il capo del governo, quasi fosse un Al Capone qualsiasi alle prese con un processo per presunte frodi fiscali, ha definitivamente scelto di rivolgersi alla piazza. Lo ha fatto per la prima volta il 28 marzo quando, dal predellino della sua auto, aveva rivendicato il proprio ben poco glorioso curriculum di presidente più imputato della Storia. Lo ha fatto ieri con una confusa autodifesa chiusa dall’ormai consueto attacco frontale ai magistrati. E lo farà di nuovo nelle prossime settimane, man mano che si avvicina la (per lui) decisiva tornata delle elezioni amministrative.

La strategia seguita da Berlusconi è evidente. Da una parte utilizzare i processi per fare propaganda politica. Dall’altra tentare d’intimidire i giudici, arroventando il clima nella speranza inconfessabile che scoppi un incidente tale (basta una lite) da giustificare una richiesta di spostamento dei dibattimenti ad altra sede per legittimo sospetto. È bene dunque che in futuro i cittadini in disaccordo con i supporter del Cavaliere rinuncino per un giorno al loro diritto alla protesta e lascino sfilare Berlusconi in tribunale da solo.

Del resto proprio quello che è accaduto durante la piazzata di via Freguglia (una strada significativamente laterale rispetto al Palazzo di Giustizia) è la fotografia perfetta dello status in cui versa – politicamente, ma non solo – il premier. Costantemente accompagnato dal suo medico, Alberto Zangrillo, e con il volto coperto da un pesante fondo tinta virato d’arancione, il primo ministro non è riuscito a concedersi il bagno di folla che sperava. Mario Mantovani, nominato coordinatore lombardo del Pdl, dopo aver fatto edificare in quel di Arconate un monumento a mamma Rosa (Berlusconi), aveva detto esplicitamente di attendere un “migliaio di persone”. Sms e email erano stati inviati a tutti i Promotori della libertà. Ma alla fine per sostenere il premier sono arrivati solo dei pullman semivuoti e quasi nessun milanese. Segno che, se si manterranno i nervi saldi, la situazione si rivelerà per quel che è. Grave. Anzi tragica, ma ormai tendente al comico.

Il Fatto Quotidiano, 12 aprile 2011

B.troiaio
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Berlusconi applausi dai fans a tassametro (200) davanti al tribunale di Milano.

Ma come fa “l’uomo più amato del mondo” ad avere solo duecento fans e per giunta pagati, che lo applaudono al suo ingresso in tribunale… come le famiglie dei mafiosi e dei camorristi applaudono i loro cari quando arrivano le pantere e le gazzelle a portarseli in galera? Chi me lo spiega?

berlusconi-clown


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