Quando la Ingiustizia e i militari fanno cagare. Invece di arrestare il delinquente…

Sequestrate all’Espresso le foto di Villa Certosa realizzate da Zappadu

Sequestrate allEspresso le foto di Villa Certosa realizzate da Zappadu

ROMA. I carabinieri si sono presentati nella redazione dell’Espresso a Roma per eseguire un “sequestro preventivo” delle foto di Villa Certosa scattate dal fotografo di Olbia Antonello Zappadu.

Le immagini, pubblicate nel servizio di copertina lo scorso 17 giugno, mostrano Silvio Berlusconi che intrattiene due ragazze in un padiglione della sua tenuta di Porto Rotondo: sono ritratti di domenica 12 giugno, mentre gli italiani andavano a votare il referendum che ha sconfessato il governo. Da qui il titolo “Tu quorum, io Papi”. L’ordine è stato emesso dall’autorità giudiziaria di Tempio Pausania dopo la denuncia presentata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

“Sorprende l’adozione della formula giuridica del sequestro preventivo, un provvedimento molto grave perchè limita la libertà di stampa, nei confronti di fotografie già pubblicate”, si legge in una nota, “come se ci fosse il timore che le immagini potessero contenere altri elementi fastidiosi per la privacy del premier. Un’iniziativa legale che rappresenta comunque una forma di intimidazione nei confronti di nuove pubblicazioni”.

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Il mafionano berlusconi continua a speculare sulla nostra terra. DOVE SON FINITI I SARDI FIERI?!

In Sardegna Berlusconi raddoppia e acquista

la collina da dove furono scattate le foto choc

Si tratta di una montagnetta sovrastata da un rudere e appartenuta alla famiglia Rusconi. Da lì, il fotografo sardo Antonello Zappadu collezionò gli scatti che ritraevano il premier in compagnia di alcune ragazze
Diceva di essersi stufato, disamorato di quella casa che aveva seguito come un parto. Silvio Berlusconi era sul punto di lasciare la Sardegna e vendere per 460 milioni di euro Villa Certosa a uno sceicco arabo. La vicenda delle cinquemila fotografie scattate da Antonello Zappadu col premier circondati di vallette e colleghi più o meno coperti dai costumi da bagno, l’aveva disgustato. “Vado altrove”. Qualche mese fa, però, il premier ha cambiato idea: non solo non lascia la Sardegna (a Porto Rotondo ha trascorso anche l’ultima convalescenza dopo l’intervento alla

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