BERLUSCONI E IL TROIAIO INFINITO. Lui e l’Italia vanno a puttane. La chiesa ZITTA.

Raffa, Aris e le altre “romane”
Palazzo Grazioli come Arcore

La Minetti: “Lì fanno feste anche tre volte la settimana”. Decine di donne coinvolte. Molte fanno le pendolari tra le residenze del Cavaliere  via del plebiscito

di PAOLO BERIZZI

Raffa, Aris e le altre "romane" Palazzo Grazioli come Arcore Palazzo Grazioli

ROMA – Chi sono le “romane”? Perché le ragazze “milanesi” del bunga bunga, lagnandosi al telefono per i mancati pagamenti di Berlusconi, sono invidiose delle invitate ai “giri di Roma”? Quelle che fanno “queste cene anche due o tre volte alla settimana”. C’è uno spaccato, nelle intercettazioni della Procura di Milano, che riaccende i riflettori su uno scenario di cui si era già occupata due anni fa un’altra Procura (Bari) con un’inchiesta ancora aperta (sempre per prostituzione). Che tipo di serate si svolgono a Palazzo Grazioli, la residenza romana del presidente del Consiglio? C’è una telefonata tra Nicole Minetti e Barbara Faggioli. E’ il 23 gennaio 2010 e le due ragazze spettegolano sui compensi ricevuti da altre Papi girl a Arcore. Ce l’hanno con Raffaella Fico, soubrette in partenza per l’Isola dei famosi. “Stando a Roma – dice Minetti – lei lo vedeva anche là, lo sai che a Roma fanno queste cene due o tre volte alla settimana… nell’ultimo periodo un po’ meno, ma prima sì”. “Davvero?”. “Sì – aggiunge il consigliere regionale del Pdl – lo so perché mi chiamavano, poi me l’ha

detto anche la Raffi (Fico) stessa. Io mi sono un po’ avvicinata a lei per capire anche i giri di Roma”. “Essì”. “(a Roma) due o tre volte la settimana (Berlusconi) vedeva spesso Cinzia, Valeria e Raffa”. Riferimenti al “giro romano” anche nella chiacchierata tra Minetti e Aris Espinoza. E’ l’11 gennaio. Post-serata a villa

San Martino. “erano tutte là così, la Giada e gente varia di Roma”, fa Aris.

Si possono isolare tre tipologie di “ragazze” che frequentano – molte a pagamento – le feste di Berlusconi: le ospiti di Arcore, quelle di Palazzo Grazioli; e quelle che fanno la spola tra le due dimore (e Villa Certosa). Tra queste ultime figurano Ioanna Visan, la Fico, Barbara Guerra, Barbara Faggioli, Marystell Polanco, Aris Espinoza, le gemelle Imma e Eleonora De Vivo. L’elenco completo comprende decine di donne: molte straniere, alcune prostitute. Ma torniamo all’estate 2009. Tra Bari e Roma deflagra lo scandalo delle escort a Palazzo Grazioli. Di fronte ai pm baresi due prostitute raccontano le loro “marchette” in via del Plebiscito. “Nel letto eravamo io, due ragazze di Roma e Berlusconi”, mette a verbale Terry De Nicolò. “Oltre a me a palazzo c’erano molte escort, per lo meno cinque”, è il racconto di Patrizia D’Addario, la protagonista del secondo scandalo sessuale (dopo Noemi) che nel 2009 coinvolge Berlusconi. I magistrati vogliono capire come funziona quel giro di sesso a gettone: una trentina di ragazze inviate nelle case del capo del governo dall’imprenditore barese Giampaolo Tarantini, il sensale indagato per prostituzione e arrestato per droga. D’Addario e De Nicolò parlano di festini, di donne pagate e portate a palazzo senza nessun controllo all’ingresso. D’Addario è per la prima volta a Palazzo Grazioli il 15 ottobre 2008. In quell’occasione si rifiuta di trascorrere la notte nel “letto grande” regalato al premier da Vladimir Putin. Ci rimarrà la notte del 4 novembre. Ma perché il 15 ottobre Patrizia, “affittata” per 2 mila euro, lasciò Palazzo Grazioli? “Andare via non è stato un colpo di testa – sostiene la escort – . Le orge non mi sono mai piaciute e avevo intuito che mi sarei trovata in quella sgradevole situazione se fossi rimasta dopo la cena e i balli”. Altre quattro prostitute entrate a Palazzo Grazioli, invitate da Tarantini, sono Vanessa Di Meglio (5 settembre e 8 ottobre 2008), tale Karen e Niang Kardiatou (10 dicembre 2008, anche per loro 1000 euro), e Sonia Carpendone, detta Monia, che giunge a Roma da Milano con una ragazza che si presenta come sua sorella ma che – raccontò Giampaolo Tarantini – “appresi da lei chiamarsi Roberta Nigro” (una dei 28 testimoni interrogati dai legali del premier per controbattere alle accuse dei pm del Ruby-gate). Fu pagata per “fermarsi dal presidente” (17 dicembre 2008) anche Camilla Cordeiro Charao (“Scorie” su Rai2), ex compagna del figlio di Adriano Galliani.

E’ passato un anno e mezzo da quelle testimonianze. Ora le luci dello scandalo Ruby tornano a illuminare la residenza più “istituzionale” del presidente del Consiglio. Alcune delle “arcorine” dei bunga bunga erano ospiti abituali anche lì. Annina Visan ci va l’8 ottobre e il 16 ottobre 2008 (“la pagai 1000 euro in vista di una prestazione sessuale con il presidente”; Tarantini). Con lei c’è la showgirl Barbara Guerra. Ma come sono i party “romani”? Chi invita le ospiti? Quando non provvede direttamente il padrone di casa, molto attiva è Sabina Began, l'”Ape Regina” che presentò Tarantini al premier. “Sono io che organizzo le feste”, ha confidato in un’intervista a Sky Tg24. Began a palazzo Grazioli è una presenza fissa da anni. Raccontano che le rare volte in cui non è “in lista” irrompe rivolgendosi al Cavaliere con tono di scherno. Ha molte e belle amiche, soprattutto straniere, e le presenta a Berlusconi. Intensa attività di pr svolge anche la deputata Maria Rosaria Rossi, già organizzatrice delle cene al castello di Tor Crescenza, e il cui nome compare nelle carte dell’inchiesta di Milano. Tra le strette amicizie capitoline del premier c’è poi un’altra donna rimasta finora nell’ombra: è brasiliana, si chiama Miriam Marcondes. Oltre a animare le feste – riferiscono fonti che frequentano Palazzo Grazioli – cura gli spostamenti di molte “ospiti” tra Roma e Milano. Chi sono? E come ci si diverte nel palazzo dei vertici di governo? Tra le più assidue della sala da pranzo (e delle feste), oltre alle già citate si segnalano la pugliese Imma Di Ninni (Un due tre stalla), l’ex gieffina Carolina Marconi (una delle Tarantini-girl), la cantante sassarese Cristina Ravot, la neo gieffina Valentina Costanzo, leccese, per gli amici “la segretaria”, e Giada Culite (Il lotto alle otto). Di quest’ultima, della Marcondes e di Letizia – assunta a Medusa dopo una laurea in legge – si dice si diano un gran daffare per rallegrare le serate a palazzo con dei balletti. Allestiti con l’aiuto di coreografi. Le “grazioline” si travestono cambiandosi di abito nelle camere. Chi ha assistito agli spettacolini racconta di una cosa a metà tra il Bagaglino, il Lidò e il Burlesque. Gli spettatori abituali dei dopo cena? Il capo del governo, il presidente di Medusa Carlo Rossella e Tarak Ben Ammar, potente produttore tunisino e vecchio amico di Berlusconi. A fine serata tra le ragazze scatta lo stesso spirito di competizione delle feste di Arcore. Il premier viene avvicinato, coccolato, blandito: addirittura nel suo studio. Chi chiede denaro, chi una casa, chi un aiuto. Nella capitale – emerge dalle carte – il metodo di cessione degli appartamenti alle “ragazze” è lo stesso già sperimentato alla “Dimora Olgettina” di Milano 2. Ne discutono al telefono, il 17 settembre 2010, Minetti e Imma De Vivo. “Possiamo vedere questo trilocale e poi al limite, se lui decide di mettere anche un’altra persona… come ha fatto lì… ha fatto anche a Roma di solito così. Ha messo una o due poi è andata la terza”. Così vanno le cose a Roma, “due o tre volte alla settimana”.
p.berizzi@repubblica.it 1

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