Giustizia, salvacondotto Udc al premier.°°°E la Costituzione?

Giustizia, salvacondotto Udc al premier
Fli e Pd: “No alle norme ad personam”

Il deputato centrista Mantini deposita alla Camera una proposta di legge di riforma costituzionale che sancisce lo stop ai processi, in caso di rinvio a giudizio, fino alla fine del mandato parlamentare. No del Pd

Giustizia, salvacondotto Udc al premier Fli e Pd: "No alle norme ad personam"

ROMA – “Non c’è nessun salvacondotto per Berlusconi, solo una seria proposta di riforma costituzionale per l’efficienza di un paese dilaniato tra giustizialismo, impunità e quotidiani conflitti con la magistratura. Noi siamo per la terza via delle garanzie e dell’equilibrata conciliazione tra politica e giustizia, nel rispetto delle istituzioni e del principio di leale collaborazione”. Pierluigi Mantini, responsabile politiche istituzionali Udc e primo firmatario, commenta così la proposta di riforma costituzionale, di cui è il primo firmatario, che contiene una riscrittura dell’articolo 68 che introduce un possibile stop a i processi in cui è coinvolto un parlamentare fino alla fine del mandato. Spiegando che l’iniziativa centrista non è un ramoscello d’ulivo destinato al premier.

La norma, infatti, riguarderebbe tutti i deputati e i senatori. Ma, nella premessa, l’Udc spiega che è stata pensata per porre un argine al ‘conflitto istituzionale e politico ormai insostenibile’ tra poteri dello stato e tenendo conto delle tesi di chi sostiene che ‘con una eventuale condanna di primo grado del presidente del consiglio dei ministri in carica potrebbe derivare un vulnus per il governo e per la democrazia’.

La proposta si esplicita in un corposo progetto di riforma della seconda parte della Costituzione (in tutto 29 articoli), che propone senato federale, riduzione dei parlamentari e delle province, ridefinizione delle competenze legislative, sfiducia costruttiva, nuovo quorum per i referendum

e composizione del csm con riduzione del numero dei ‘togati’ affidando al presidente della repubblica la nomina di un terzo dei componenti.

Il testo è stato presentato a Montecitorio il 28 aprile scorso e assegnato il 5 maggio alla commissione affari costituzionali, dove potrebbe associarsi ad altre proposte di riforma, che contengono una revisione dell’immunità parlamentare, come quella di Peppino Calderisi del Pdl.

Negativa la reazione dei finiani e del Pd. “Non va bene dare ‘assist’ a Berlusconi nel momento in cui il premier fa determinate dichiarazioni contro i magistrati solo perchè lo considerano uguale a tutti i cittadini e perchè non vuole sottoporsi al processo” dice Angela Napoli di Fli. Mentre alla capogruppo Pd in commissione giustizia alla Camera, Donatella Ferranti, “il lodo’ Mantini sembra un ulteriore tentativo di aggirare le regole per il caso singolo”. Invibe l’Idv: “Dopo l’astensione sul lodo Alfano, dopo Il ponte tibetano del legittimo impedimento offerto dall’udc a Berlusconi, ecco che ora arriva l’autostrada a sei corsie rappresentata dal lodo Mantini” afferma la deputata Silvana Mura.

°°° Giustizialismo?! Idiota! Si chiamerebbe  giustizia, se voi non l’aveste devastata con le vostre leggi di merda.

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