Gli italiani pagano 54 miliardi in più di tasse rispetto a media Ue

Confartigianato: gli italiani pagano 54 miliardi in più di tasse rispetto a media Ue

Il presidente degli artigiani: «Noi crediamo in una riforma del fisco che ci faccia adempiere a norme chiare»

Giulio Tremonti (Ansa)
Giulio Tremonti (Ansa)

MILANO – In Italia il carico tributario è superiore di 3,5 punti di Pil rispetto alla media europea, pari a 54 miliardi di euro di maggiori imposte per i contribuenti. A lanciare l’allarme è il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, nella sua relazione all’assemblea annuale.

TROPPE TASSE – Secondo l’organizzazione, «gli imprenditori devono dedicare agli adempimenti di burocrazia fiscale 285 ore all’anno, equivalenti a circa 36 giorni lavorativi, il 43% in più rispetto alla media Ocse». «Noi crediamo in una riforma del fisco – ha sottolineato Guerrini – che abbia l’obiettivo di consolidare il rapporto di reciproca fiducia e rispetto tra contribuenti e amministrazione finanziaria. I cittadini e gli imprenditori devono essere messi nella condizione di adempiere a norme chiare, semplici e precise». Per Confartigianato «serve un riequilibrio della pressione fiscale su imprese e lavoro, meno adempimenti e più fiducia tra Stato e cittadini. Crediamo in una riforma – ha aggiunto ancora Guerrini – che riduca la pressione fiscale, che la riequilibri a favore del lavoro e dell’impresa, che allinei la tassazione delle rendite ai livelli europei». Tuttavia, ha precisato il presidente di Confartigianato, «noi non vogliamo una riforma fiscale a tutti i costi: siamo per un riequilibrio della tassazione a favore delle imprese e del lavoro, per un allineamento della tassazione delle rendite a quella europea, non siamo per un salto nel buio spinto da fretta e tatticismi politici». Rivolgendosi poi al ministro dell’Economia, Guerrini ha osservato: «Forse le tasse possono davvero essere cosa buona e giusta se vengono percepite come un equo versamento per avere garantiti dallo Stato servizi pubblici all’altezza dei bisogni dei cittadini. Se però questo scambio non avviene – ha concluso – diventa davvero incomprensibile e insostenibile una così elevata pressione e complessità fiscale».

°°° Paghiamo di più, ma non abbiamo nemmeno la metà dei servizi che hanno i francesi, i tedeschi, gli svedesi o gli inglesi. E a pagare è sempre Pantalone da queste parti. Al contrario dei paesi civili, dove chi più ha più dà. Grazie, silvio.

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