Silvio Burlesquoni? Un delinquente, pedofilo e CAZZARO! Solo i ciechi e i malavitosi non lo vedono.

Un anno fa Berlusconi lanciava i 5 punti
Ma le riforme sono rimaste sulla carta
Federalismo, fisco, giustizia, sicurezza, aiuti per il Sud. Il 29 settembre 2010 il Cavaliere otteneva la fiducia alla Camera elencando “le priorità per rendere il paese più competitivo”. Alle parole, però, non sono seguiti fatti. Così come è accaduto per gli aut aut della Lega al governo dopo Pontida

In principio fu il “contratto con gli italiani”. Era il 2001 e Berlusconi, dal salotto televisivo di Vespa, vendeva il sogno del cambiamento alla vigilia delle elezioni politiche che avrebbe poi vinto con largo vantaggio. Dieci anni dopo il premier deve fare i conti con altre promesse, rivolte al Parlamento esattamente un anno fa. “Cinque punti programmatici sui quali trovare ampie convergenze”, con i quali Berlusconi conquistò la fiducia del Parlamento (lo strappo con Fini si era già consumato). Ma la

crescita promessa e l’uscita dalla crisi non si sono verificate. C’è poi un altro elenco di provvedimenti da non mancare, pena la caduta del governo. E’ quello della Lega, lanciato da Bossi all’ultimo raduno di Pontida. Tutto è già stato ampiamente disatteso. Il Carroccio, però, nelle ultime settimane ha salvato il governo in più occasioni. L’ultima ieri, con la “grazia” al ministro Romano imputato per fatti di mafia

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