Silvio deve crepare lentamente e tra atroci tormenti perché…

Non tanto per i mille reati abbietti che ha commesso e di cui il mondo intero (escluse le scimmiette decerebrate) è a conoscenza, ma soprattutto per il suo modo volgarissimo di devastare anche le opere d’arte che NON ha pagato, ma trasmette in continuazione… facendosi pagare milioni di euro dalla pubblicità. Parlo dei film. Oggi ho visto il capolavoro di Milos Forman sull’inquisizione e Goya. Film che andrebbe trasmesso nelle scuole medie all’ora di religione. Giusto per far capire ai ragazzi, prima che vengano rincoglioniti o violentati dai preti o dal grande fratello,  cos’era e cos’è la chiesa cattolica… Ma la cosa che mi ha fatto più incazzare in assoluto è la sera in cui è scomparso il mio amico Federico Fellini. Rete 4, la rete più abusiva e miserabile del mondo, rubata da silvio burlesquoni a Europa 7, sconvolge il suo schifoso palinsesto e lancia “CIAO FEDERICO”, SENZA NEMMENO LA VIRGOLA, a significare l’ignoranza della cosca. Trasmette AMARCORD… PORCA PUTTANA!!!… 127 MINUTI DI CAPOLAVORO E 120 MINUTI DI TELEVENDITE DI MERDA E PUBBLICITà SCHIFOSA E FASULLA!!! Ciao, Federico UN CAZZO! Lui che lanciò la campagna contro questi barbari con 

NON SI INTERROMPE UN’EMOZIONE

vilipeso e sfruttato anche dopo morto.

Devi schiattare come un povero cucciolo investito in autostrada, nano di merda!

 

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Come ci deride e ci compiange il mondo

Il Cavaliere Benzino Napoloni
Articolo di Personaggi d’Italia, pubblicato venerdì 8 maggio 2009 in Spagna.

[La Voz de Galicia]

Mai, come nell’attuale Repubblica Italiana, è stato tanto falso il detto secondo cui ogni paese ha i governanti che si merita. Bene, questo grande paese, che tanto amiamo ed ammiriamo e senza il cui nervo senza la cui forza industriale, commerciale, culturale e senza il cui spirito d”avventura sarebbe impossibile capire la storia del mondo almeno degli ultimi cinque secoli, non si merita certo un primo ministro come Silvio Berlusconi.

Si, già so che “il Cavaliere” – che è come si sa in Italia, quello che è risultato essere un vero principe dei cafoni – è il presidente del Consiglio perché così ha deciso il corpo elettorale, però questa ovvietà non dovrebbe nemmeno trarci in inganno: Berlusconi vince le elezioni perchè non ha niente ad ostacolarlo, dopo il processo di cannibalismo e di continui tradimenti che si trova a soffrire la sinistra italiana da quando è entrato in crisi il sistema dei partiti del dopoguerra.

È stato così che un soggetto corrotto, autoritario e maleducato fino all’estremo imbarazzo ha potuto trasformarsi in un personaggio della politica europea e, grazie all’importanza dell’Italia nel Mondo, della politica mondiale. Grazie alla sua immensa fortuna personale, accumulata con mezzi che danno adito a sospetti di ogni genere, e al dominio di un immenso gruppo mediatico, Berlusconi ha ottenuto con il voto il posto che il suo vero predecessore ha conquistato con la forza.

Perché il vero predecessore culturale di Berlusconi non è né il corrotto democristiano Andreotti, né il Craxi socialista che sfuggí alla giustizia, né i tanti e tanti dirigenti emersi da quella democrazia consociativa italiana degradata per la mancanza di alternanza.

No. Il suo vero predecessore – quello che ricorda Berlusconi per i gesti, per la sua concezione della politica e per il suo disprezzo per le regole di una vera democrazia -, è un misto del vero Benito Mussolini e delle due sue più celebri parodie: quella che nel Grande Dittatore sarà impersonata da Charles Chaplin (l’ineffabile Benzino Napoloni, alleato del non meno delirante Astolfo Hinkel) e quella comica che realizzata da Fellini in Amarcord.

È questa combinazione patetica, anche se odiosa, che permette di capire il Silvio Berlusconi che accusa alcuni deputati dell’opposizione di essere maleodoranti, quello che pretende di riempire di signorine le sue liste europee, quello rappresentato nudo e alato accanto al ministro Mara Carfagna in un quadro degno del più scadente “tutto a un euro”, quello che dopo il terremoto consiglia agli sfollati dell’Aquila di vivere la loro sistemazione come se stessero in un campeggio! E infine quello a cui piace toccare le donne anche senza il loro permesso. Un Berlusconi irresponsabile, frivolo, maschilista, omofobo e libertino che costa fatica accettare nell’Europa moderna di inizio XXI secolo.

[Articolo originale “Il Cavaliere Benzino Napoloni” di Roberto Blanco Valdésé]

bermuss

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