Ma com’è che tutti, ma proprio tutti i delinquenti che arrestano sono berlusconiani?
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Trenitalia, appalti truccati: 16 arresti. °°° TROPPO RIMMEL?
Parma, arresti travolgono giunta: il sindaco si dimette. ERA ORA! Crolla tutto il castello.
Parma, arresti travolgono
giunta: il sindaco si dimette
VAL DI SUSA -Tav, battaglia al cantiere: scontri,arresti e feriti
Posso dire che non capisco la posizione del Pd? Questa cagata di tav così non serva a nulla, è inquinante, vecchia e costosissima. Mah…
Salute e grano! Voto di scambio nel Pdl, altri 12 arresti. Questi NON HANNO MAI VINTO!
‘Ndrangheta e voto di scambio
Tra i 12 arresti un consigliere Pdl
In manette anche 4 candidati del centrodestra
Inchiesta a Reggio Calabria per associazione mafiosa e corruzione elettorale aggravata. Nel mirino il presunto condizionamento esercitato dalla cosca Pelle di San Luca in occasione delle ultime elezioni. Tra gli arrestati Santi Zappalà (foto), del Popolo delle libertà, Antonio Manti, Pietro Nucera, Liliana Aiello e Francesco Iaria
Morti bianche, sei arresti a Capua tra gli ispettori Asl°°° Era ora!
Morti bianche, sei arresti
a Capua tra gli ispettori Asl
Arrestati 6 dipendenti della Asl nel Casertano. Alcuni avevano svolto ispezioni presso l’azienda dove, l’11 settembre, morirono i tre operai
http://www.unita.it/news/italia/103675/morti_bianche_sei_arresti_a_capua_tra_gli_ispettori_asl
°°° Ecco un ennesimo esempio deteriore del lassismo, del menefreghismo, e della malavita promozionati dal presidente del consiglio in persona e dalle sue cricche. ASSASSINI!
LAVORATORIIIIIIIIII… PRRRRRRRRRRRRRRR!
Le cazzate di maroni sugli arresti di mafia: continua ad appropriarsi dei meriti dei MAGISTRATI!
Amici, ne ho già parlato altre volte… ma questi cialtroni del regime insistono! Soltanto i decerebrati della lega e le scimmiette senza speranza della destra italiota possono credere alla panzana che gli arresti di mafia sono opera di questo governicchio. Chiunque abbia il numero necessario di neuroni funzionanti capisce benissimo che ogni arresto è frutto di anni e anni di indagini. E tutti noi umani sappiamo benissimo in che stato misero e precario sono costretti a lavorare i magistrati eroici che non hanno venduto il culo al mafionano: uffici semideserti e senza mezzi, tagli su tagli alle risorse, poliziotti e carabinieri penalizzati anch’essi dai tagli DI QUESTO GOVERNICCHIO! e quindi demotivati e avviliti. E’ una verità così semplice… Il merito della lotta allemafie è
ESCLUSIVAMENTE
merito dei magistrati e delle forze dell’ordine a loro fedeli. Punto.
Salute e grano! La scimmietta, siòr siòri…
A Vibo Valentia un’operazione contro la ‘ndrangheta ha portato a 14 arresti. A tutti quelli che sostengono che il nostro premier sia legato in qualche modo alla malavita rispondo: contate quanti son stati gli arresti di mafiosi e
malavitosi con questo governo. Solamente dopo aver contato a lungo vi renderete conto delle fesserie che molti giornali ogni giorno scrivono o
“lasciano intendere”.
Un lettore
°°° Esimia testa di cazzo, i giornali liberi lasciano intendere e certificano soltanto la verità: e cioè che il tuo premier èlegato mani e piedi alle mafie da tutta lasua miserabile esistenza. Ci spieghi chi, precisamente, nel governicchio ha ordinato o eseguito gli arresti? Non te lo ha detto mammina che le indagini e gli arresti li hanno sempre fatti i magistrati – alla faccia di Berlusconi e della sua cosca di regime e alla faccia dei miseri mezzi che gli hanno lasciato – e con le scarse forze dell’ordine di cui dispongono i Pm e leProcure? No, vero? Forse mammina è ancora più stronza di te…
FATTI MENO PIPPE, CICCIO, E PROVA AD USARE IL CERVELLO.
Il buon esempio dei leghisti
Borgomanero (No), 14:43
IMMIGRATI: DIECI ARRESTI PER TRUFFA NEL NOVARESE
UN DESTRONZO BECCATO SUL FATTO
Al termine di un anno di indagini, i Carabinieri della Tenenza di Borgomanero, nel Novarese, hanno arrestato dieci persone, denunciandone altre
Tanto fumo, pochi arresti
L’indagine di Bari
Il pusher smentisce Tarantini:
in Sardegna mezzo chilo di coca
Isolamento in carcere, domani l’udienza
Da uno dei nostri inviati Fiorenza Sarzanini (Corriere.it)
BARI — C’era almeno mezzo chilo di cocaina nella cassaforte di Gianpaolo Tarantini durante la vacanza in Sardegna. A smentire l’imprenditore, che aveva parlato di «50, 70 grammi» è stato Nico, il «pusher», durante un interrogatorio avvenuto qualche giorno fa. Subito dopo i pubblici ministeri hanno firmato il provvedimento di fermo contro l’imprenditore finito in manette venerdì mattina subito dopo essere atterrato a Bari con un aereo proveniente da Roma. Gli contestano le bugie raccontate, ma lo accusano anche di voler «inquinare le prove avvicinando testimoni e rilasciando alla stampa dichiarazioni allarmistiche». Tarantini rimane in isolamento in carcere e attende l’udienza davanti al giudice che è stata fissata per domani mattina. «È tranquillo, combattivo — assicura il suo avvocato Nicola Quaranta — certo di poter dimostrare di aver sempre avuto una condotta leale e collaborativa con i magistrati».
E poi torna a smentire che il suo cliente avesse intenzione di lasciare l’Italia. «Non è vero che volessi andare in Tunisia o altrove», fa sapere Tarantini attraverso il legale. Una tesi che l’accusa cercherà di smontare depositando la relazione della Guardia di Finanza in cui si parla «della vacanza che dal 25 al 31 maggio scorso l’imprenditore ha fatto con la moglie e le due figlie in un villaggio turistico di Djerba e della sua intenzione di voler trasferire nel Paese nordafricano il centro logistico delle sue attività». Il documento elenca anche le dichiarazioni rilasciate alla stampa da Tarantini e in particolare cita quella in cui manifestò «timore per la mia vita e per quella dei miei familiari ». Secondo gli investigatori in questo modo «l’indagato voleva attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla propria persona e poi inquinare le prove», cercando di convincere testimoni e coindagati a modificare le affermazioni già rilasciate davanti agli inquirenti. Elemento forte dell’accusa è anche il verbale di uno dei suoi due fornitori di fiducia, Nico. Il 27 luglio raccontò al magistrato di aver acquistato in diverse circostanze a Bari e portato in Sardegna «50-70 grammi di cocaina ed un quantitativo inferiore di Md», droga sintetica che ha lo stesso effetto dell’ecstasy. I finanzieri non hanno mai creduto a questa tesi, anche perché le intercettazioni telefoniche evidenziavano come gli abitanti della villa rifornissero abbondantemente tutti gli ospiti. E qualche giorno fa il «pusher» ha confermato: «Io gli diedi almeno mezzo chilo di cocaina ».