Ricci ha copiato Drive in da Benny Hill, Paperissima la fa rubando filmati internazionali (e coprendo i logo originali)…

… e ha rubato Striscia da me e, davanti a me che allora ero ignaro, persino il Gabibbo da un’università americana: il pupazzo è Big Red ed è la mascotte della Western Kentucky University ed è stata creata nel 1979 dallo studente Ralph Carey.  Nell’Aprile scorso, sono stato a Milano testimone del processo a carico di questo farabutto proprio per Big Red: purtroppo gli avvocati erano dei fessi e la cosca si era già comprata la giudice, che non mi volle nemmeno sentire… mentre ascoltò un cazzo di imbrattacarte che nulla sapeva di questa storia, ma era stato debitamente foraggiato.

Sappiatelo!

http://it.wikipedia.org/wiki/Big_Red

NOTATE L’ORIGINALITA’ DEL “GRANDE AUTORE” antonio ricci, che non è in grado nemmeno di scrivere una cartolina d’auguri. Io lo conosco bene, continua a riciclare battute mie rubate…

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Salute e grano e un saluto a un grande ministro: Padoa Schioppa, altro che tvemonti!

Addio a Tommaso-Padoa Schioppa
ministro dell’Economia del governo Prodi.

L’economista, 70 anni, è morto per arresto cardiaco mentre partecipava a una cena nel centro di Roma. Fu lui a coniare termini come “bamboccioni” e “tesoretto” e a parlare di “tasse bellissime da pagare”
°°° Lui sì che era un grande ministro dell’economia nel miglior governo del dopoguerra. L’esatto contrario di questa feccia di ora e del suo indegno omologo ladro e incompetente.

QUESTI DELINQUENTI SONO LA PALLIDISSIMA IMITAZIONE DI UN GOVERNO VERO. COSì COME IL PUPAZZO RUBATO DA RICCI è LA PALLIDA IMITAZIONE DELL’ORIGINALE “BIG RED”.

BigRed-Gabibbo

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COMUNICATO ANTIPLAGIO – EUROPEAN CONSUMERS

COMUNICATO ANTIPLAGIO – EUROPEAN CONSUMERS

Telefono Antiplagio ricorre in Cassazione contro Striscia la notizia
La causa civile promossa da Mediaset nei confronti del fondatore del
comitato di volontariato “Telefono Antiplagio”, Giovanni Panunzio, per
il nome a dominio striscialanotizia.net, si discuterà in Corte di
Cassazione. Sabato 18/9/10, infatti, l’avvocato Vittorio Amedeo
Marinelli, legale di Telefono Antiplagio e presidente del consorzio di
associazioni “European Consumers”, ha depositato il ricorso contro le
sentenze di primo e secondo grado. La vicenda risale al 2002, quando
Striscia e RTI portarono in giudizio Giovanni Panunzio per aver creato
il sito-parodia striscialanotizia.net, che secondo Mediaset usava
abusivamente il marchio “striscia la notizia”. In realtà il dominio era
una chiara presa in giro, rivolta ad Antonio Ricci, che evidenziava la
spudorata somiglianza del Gabibbo con la mascotte universitaria USA “Big
Red”, creata 11 anni prima del Gabibbo, e stigmatizzava la presenza di
centinaia di pubblicità di ciarlatani nelle pagine del televideo di
Mediaset, che Striscia non si è mai preoccupata di fustigare. In primo
grado RTI aveva chiesto un risarcimento di 50.000 euro, e il giudice
gliene aveva accordato 25.000, senza provare l’ammontare del danno e
addebitando a Giovanni Panunzio oltre 15.000 euro di spese legali. In
appello la cifra del danno era scesa a 7.500 euro, ancora una volta
senza prove. Nell’attesa, Mediaset aveva pignorato lo stipendio del
fondatore di Telefono Antiplagio che, di conseguenza, aveva interrotto
la sua attività. Nel 2009 Telefono Antiplagio ha riaperto, come
sportello di European Consumers, con il progetto “Osservatorio
Antiplagio sulla dipendenza degli adolescenti dalle pratiche
magico-sataniche”, patrocinato dalla Regione Lazio.

UFFICIO STAMPA ANTIPLAGIO – EUROPEAN CONSUMERS
V.le G. Sirtori, 56 – Roma
Tel. +39.338.8385999 – +39.348.1317487 – +39.06.55271046

IL  FURTO  DI  BIG  RED  DA  PARTE DI BERLUSCONI-RICCI

BigRed-Gabibbo

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SEZIONE POLIZIA POSTALE

E DELLE COMUNICAZIONI

AREZZO






PAGINA WEB SOTTOPOSTA A SEQUESTRO PREVENTIVO

IN ORDINE AL PROCEDIMENTO PENALE N. 9153/10,

PENDENTE PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO.

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I lavori di casa Scajola al Colosseo pagati con i soldi dell’appalto Sisde

Il rapporto della Gdf ai magistrati umbri. Un altro favore del costruttore Anemone all’ex ministro. Perugia, i pm riascoltano 400mila telefonate
 CARLO BONINI (rep)

PERUGIA – I lavori di ristrutturazione, come anche di “piccola manutenzione ordinaria”, dell’appartamento di Claudio Scajola vennero pagati con i soldi dello Stato. I 200 mila euro per rimettere a nuovo il “mezzanino” vista Colosseo di via del Fagutale e le poche migliaia necessarie a cambiare qualche plafoniera, rubinetto o interruttore difettoso, non uscirono dalle tasche dell’ex ministro, ma furono caricati dal costruttore Diego Anemone (che dell’appartamento, come svelato da “Repubblica”, aveva curato la ristrutturazione), sui costi dell’appalto che il suo gruppo aveva ottenuto per la sistemazione, tra il 2004 e il 2005, dell’ex “caserma Zignani”, destinata a nuova sede di uno dei reparti dell’allora Sisde, la nostra intelligence interna.
http://www.repubblica.it/politica/2010/07/14/news/casa_scajola_ristrutturata-5571859/?ref=HREC1-4

°°° Com’è che non mi stupisco? Conoscendo sulvio berlusconi e la sua piccineria, la sua volgarità, e la sua arroganza… ma soprattutto conoscendo il livello delle merde di cui si circonda: da quelli che conoscete tutti tramite le tv di regime a greggio che violentava le minorenni del Drive in, ricattandole e minacciando di farle cacciare, o a ricci che si ruba 30 milioni l’anno senza aver mai inventato un cazzo e senza saper fare altro che rubare e leccare il culo alpadrone.  Ricci ha rubatol’idea del Drive in al Benny Hill show, i testi e le battute a me, Striscia la notizia a me, il Gabibbo da Big Red, Paperissima da tutte le tv straniere e da youtube…  Solo la gente di merda si circonda di gente di merda.

MAGNONI

Cheeseburger

 

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Viaggio a MIlano e incontro con antonio ricci

BigRed-Gabibbo

Dunque, martedì scorso sono andato a Milano per partecipare a un processo che vede imputati antonio ricci e merdaset per il furto del Gabibbo. Io sono l’unico testimone oculare. O meglio, sono l’unico testimone oculare che può dire la verità. Non devo nulla a nessuno, tantomeno ad antonio ricci, che, dopo avermi inseguito e leccato il culo per sei mesi nel 1986, poi mi ha sfruttato per tre anni al Drive in e quindi ha RUBATO   il mio format  TELEGIORNALE DELLA PERA (alias Striscia) e i miei testi, ed ha rovinato la mia vita e la mia carriera. Il fatto  incriminato avvenne nella redazione di Striscia la notizia, a fine agosto- inizi di settembre del 1990. In redazione a Milano 2, oltre a ricci, c’erano il suo braccio destro beccati, Max Greggio, e Gennaro Ventimiglia. Tutti costoro sapevano benissimo che Striscia era  un format MIO ed ero lì in quanto autore e comico  di punta (stavo preparando il nuovo personaggio della “PEPPA”:  la zia di Cossiga, talpa al Quirinale).

Qualcuno, forse il loro galoppino matteo molinari, detto Missile, che risiedeva a Los Angeles da qualche tempo, aveva mandato un piccolo poster di BIG RED: famosissimo pupazzo- mascotte della statunitense ‘Western Kentucky University’. Immediatamente, Ricci ci convocò per copiare il simpatico pupazzo e quindi per RUBARE  Big Red. Ci chiese di trovargli un nome e iniziò il brain storming. Dato che il mio personaggio di GAVINO IL SARDO, scarpe grosse e cervello fino, aveva spopolato a Drive in: facendo in ogni apparizione almeno il doppio se non il triplo dell’ascolto della media del programma (vidi personalmente  i dati Auditel a casa del capo del Marketing dell’allora Fininvest, quasi ogni settimana per due anni)… e dovendo io fare a Striscia la moglie (censurata in partenza, nonostante ne avessimo già registrato due puntate), quindi la ZIA di Cossiga… Ricci voleva a tutti i costi un personaggio simile e, avendo a disposizione solo braccia rubate all’agricoltura o fattorini (proprio come ora) ma nessuna traccia di un comico, decise che il pupazzo avrebbe proseguito la strada tracciata dal mio personaggio: un simpatico rompicoglioni che dice, bonariamente,  scottanti verità. Io associai l’idea all’epiteto sardo GABILLU. Su Gabillu, nel campidano, è un modo ironico e simpatico per decrivere chi viene dall’interno, dalle montagne. A Milano li chiamano FALCHETT. Beccati decise che Gabillu era perfetto, ma lo tradusse in ligure: GABIBBO, e ricci approvò entusiasta.

Questi i fatti.

La causa che mi vedeva testimone chiave e che si è tenuta mercoledì 17 presso il tribunale di Milano, non prevedeva nessuno scopo di lucro né richiesta di danni: era semplicemente stata intentata dal creatore di BIG RED, Ralph Carey, che da ex studente aveva regalato tutti i diritti e le royalties della mascotte alla sua università. In America, come in tutto il resto del mondo, i diritti d’autore sono sacri e inviolabili. In Usa ricci e i proprietari del suo culo sarebbero stati sbattuti immediatamente in galera e sarebbero stati spolpati vivi dagli avvocati avversi e da qualunque giudice, se si fossero azzardati a copiare Big Red, come hanno potuto fare impunemente e per 20 anni in questa italietta mafiosa e ladra, capitanata e devastata da silvio berlusconi.

Nel 2007 ci fu una causa intentata dall’azienda italiana che acquistò e PAGO’ fior di quattrini per i diritti di sfruttamente in Europa di Big RED e di altri pupazzi-mascotte delle università americane (vedi foto)

Big red mascotte2

 

Il concessionario perse la prima udienza. Sapete perché?

PERCHE’  MERDASET SI COMPRO’ IL SUO AVVOCATO.

Il quale avvocato sentenziò che io: l’unico testimone che avrebbe potuto inchiodare la cosca, e che grazie ad una vita e a una carriera irreprensibile ho sempre goduto di tanta stima e  tanto rispetto che LORO non si sognano di avere  nemmeno sotto allucinogeni… ero INATTENDIBILE!

 

Sono la mascotte della
WESTERN KENTUCKY UNIVERSITY

Sono nato 22 anni fa nel Kentucky. Il mio papà si chiama Ralph Carey, un ex studente della Western Kentucky University. Non parlo, ma adoro il basket e la pizza. Potete vedere le mie avventure sulla rete televisiva ESPN e anche in internet al sito www.wku.edu/bigred.html o nel sito ufficiale della mia Università . Durante gli eventi sportivi incito la folla dirigendo la “Ola” e la banda. Rappresento lo spirito e l’energia della mia squadra. Il mio momento più orgoglioso è stato quando per la ESPN sono entrato in finale per vincere la battaglia nel “Capital One All-America Mascot Team” con le .
I miei momenti peggiori li ho vissuti quando stavo incitando la mia squadra in una durissima partita di basket e sono caduto dalla cima della piramide umana. La mia mascotte avversaria è “Scrappy” dell’università del Texas. Non sono mai stato in Italia, la visiterò molto presto e sono molto curioso. Sarò ospite in alcune delle vostre reti televisive. Presterò anche la mia immagine a prodotti per ragazzi, il cui ricavato sarà devoluto anche in beneficenza. Arrivederci a presto.
altre mascotte delle università americanewww.wkusports.com

———————
ADFRA percorsi avanzati 48022 LUGO (RA) – Italy – Tel. 0545/33403 r.a. – fax 0545/32403 – e-mail: adfra@linknet.it
Licenziataria per i paesi UE dei diritti sui marchi, loghi e mascotte di 57 università USA su licenza della Crossland Enterprises, Inc. (Carpinteria – State of California – USA).
Tutti i marchi citati sono registrati dai legittimi proprietari. Tutti i diritti d’immagine della mascotte “Big Red” sono protetti da copyright e di esclusiva proprietà della Western Kentucky University (Kentucky – USA) e dati in licenza esclusiva alla Crossland Enterprise, Inc. (Carpinteria – State of California – USA) e ne è vietato ogni utilizzo e/o riproduzione in qualsiasi modo, forma e proporzione.

°°° Dunque, benché sia sotto un treno e finanziariamente sotto terra, per amore di Giusizia, accetto di fare il mio dovere e vado a Milano.  Avrei potuto trovare mille scusanti per restarmene a casa. Ma, voi mi conoscete, se c’è da riparare a un torto, a costo del miosangue…CORRO! Trovo un paesone devastato: Quartu a confronto è Parigi!

Mi viene a prendere mio figlio Wilson a Linate e, dato che l’aereo (si fa per dire) di Meridiana – dopo avermi trasportato con le ginocchia in bocca, tanto sono stretti gli spazi tra i sedili –  mi ha scaricato a Linate con quasi mezz’ora di ritardo. Ho fame. Andiamo a mangiare un boccone, dico a Wilson. “A quest’ora? Ma sei matto? Sono le tre meno venti, a quest’ora è tutto chiuso!”

TUTTO CHIUSO?! Ma dove  siamo, in Sardistan?

Ma a Milano era sempre TUTTO APERTO anche alle tre del mattino!  Quando Milano era la capitale culturale d’Europa: prima dell’avvento dei mafiosi craxi e berlusconi. MORTA. Milanoè abbruttita, deserta, sporca, volgare, morta e sepolta.

Ci siamo accontentati di un toast in un bar del centro. La sera stessa, altra delusione: un’ora di scarpinata, con scarpe nuove che mi hanno massacrato i piedi, senza incontrare anima viva; ristorante “Pio”, vicino al Pio albergo Trivulzio: dove si scoperchiò Tangentopoli,  vuoto, pessimo, e trattamento maleducatissimo. Prezzi salatissimi.

La mattina dopo, arrivo in tribunale, dove incontro l’avvocato italiano di Carey e andiamo su a cercare l’aula. Eravamo lì da dieci minuti, su una panca  in attesa che il giudice ci chiamasse, quando arriva antonio ricci, accompagnato da una mezza dozzina di persone: amici, avvocati e un loro testimone fasullo, un imbrattacarte di novella 2000.  Ricci arriva col suo sorrisetto sprezzante di superiorità sul mondo intero, ma… appena mi vede si trasforma. Gli ricrescono i capelli,  gli sta per cadere ilpizzetto, il suo colorito – solitamente cadaverico –  si fa ancora più bluastro e comincia a tremare e a percorrere gli ultimi passi in maniera incerta. Mi passa davanti, mi guarda supplichevole,  e balbetta: “Buongiorno.”

Non ci vedevamo da quasi 20 anni. “Buongiorno” rispondo io, con un sorrisetto al veleno. Subito lui prende posto nella panca vicina e si fa coprire da due dei suoi sgherri: non sopporta la mia vista. Sibila e balbetta, ma sento distintamente “Sono bollito, amici, statemi vicino. Sono nervoso come una molla…”

Aspetta aspetta… il giudice, una signora, fa uscire i contendenti della causa precedente e invita il nostro gruppo. Io però e lo scribacchino a tassametro  veniamo fatti attendere fuori. La giudice dovrà decidere se sentirci o meno.

Ha deciso di non decidere e non mi ha voluto sentire. Il motivo,pare, sia stato quello pilatesco del FUMUS che con la mia testimonianza avrei senz’altro creato per l’appello della causa che si terrà a Ravenna o a Bologna, dove un povero imprenditore è stato truffato dal suo avvocato poco serio e dalla banda berlusconi-ricci, che gli ha fottuto circa UN MILIARDO di euro sfruttando abusivamente il pupazzo BIG RED.

Sono rientrato mesto e sfatto da Milano. Dopo una notte insonne, infatti, e nonostante fossi uscito dall’hotel alle 7,10, sono arrivato all’imbarco con

UN MINUTO DI RITARDO

e il comandante del volo delle 9 per Cagliari ha deciso di lasciarmi a terra. Una stronza di Meridiana, parecchio scoglionata e arrogante, mi ha detto che avrei dovuto ripagare il biglietto e imbarcare venerdì, dato che gli altri due voli del giovedì erano pieni. Una tragedia. Buttato all’aeroporto di Linate, sfatto, e con soli 30 euro in tasca… Ero pronto a uccidere qualcuno. Per fortuna, un simpatico caposcalo, che mi ha riconosciuto, è stato mosso da pietà emi ha infilato nel volo delle 15,30.

Un viaggio da dimenticare, amici.

Ma non è tutto… Mentre ero a Milano, sono stato raggiunto da due telefonate tragiche, che hanno fatto saltare un progetto bellissimo e ormai chiuso, cui lavoravamoo da diversi giorni e che avrebbe prodotto ricchezza, soddisfazione, e tanti nuovi posti di lavoro…

Ma questa è un’altra storia.

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Ma guarda!

Ricci difende le veline:
«Mercificazione della donna? È ovunque»


°°° Questo servo ignobile non si rende nemmeno conto di essere il principale colpevole di questo degrado. Parliamo di un raccomandato dannoso, di un comico fallito che a forza di sediate in faccia (quando ci provava ad Alassio e dintorni) ODIA I COMICI e perciò si circonda di attrezzi patetici, iacchetti, greggio, ecc. PARLIAMO DI UNO CHE HA

RUBATO

DRIVE IN DA BENNY HILL SHOW, STRISCIA LA NOTIZIA DA  ME, IL GABIBBO DA BIG RED E PAPERISSIMA DA TUTTE LE TV DEL MONDO E DA YOUTUBE. UN AUTENTICO SCARTO DI VERME, COME IL SUO PROPRIETARIO (che sente due volte al giorno, SEMPRE E  QUALUNQUE COSA ACCADA).

LE DONNE VISTE DA RICCI E BURLESQUONI

coda

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