Dandini, Bignardi, Chiambretti: la nuova tv è già vecchia. Nessuna idea originale.

Dandini è rimasta ferma agli anni 80, alla «TV delle ragazze», non ha più inventato nulla, la sua bravura sta nel coinvolgere alcuni artisti bravi come Corrado Guzzanti (ma quando non ci sono…). Insomma, se l’intenzione è di insegnare agli italiani a «ballare sul baratro», la strada è lunga e impervia e a noi resta la frustrazione di non potere mai segnalare un personaggio nuovo, un comico che sappia far ridere, una novità in tutti i sensi. http://www.corriere.it/spettacoli/12_gennaio_24/televisione-nuova-gia-vecchia-chiambretti-dandini-bignardi-grasso_1edce0f2-4653-11e1-90ee-63dee1b6b376.shtml °°°Comincio a preoccuparmi: Grasso da qualche mese scrive le cose che dico da lustri… Sono semplicemente delle mezze seghe raccomandatissime che qualcuno guarda solo se hanno ospiti interessanti: nessuno al mondo guarda loro. Come per Fazio.

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Marco Travaglio

Fenomeni paranormali

Strani fenomeni paranormali s’intensificano su tutto il territorio nazionale. Al Tg1 scompaiono le notizie su Puttanopoli (tranne quelle diffuse dall’autorevole «Chi»). A Bari l’auto della testimone Barbara Montereale prende fuoco, nel solco di una lunga tradizione che vede chiunque dia noia ad Al Pappone cadere vittima di strani incidenti di autocombustione (celebre l’autoesplosione della villa di Chiara Beria d’Argentine dopo un servizio dell’Espresso sulle toghe sporche). Da La7 e da Rai2, causa cortocircuito, sparisce la satira di Crozza e Gnocchi. E sul Corriere un misterioso prestigiatore fa scomparire la vignetta di Vauro, già punito dalla Rai per Annozero e poi oscurato dalla Bignardi. Escludendo che la cosa sia opera del direttore galantuomo De Bortoli, defenestrato anni fa per leso Previti, si attende di conoscere il nome del genio che ha censurato la vignetta («Berlusconi non ha scheletri nell’armadio», con uno scheletro che tenta invano di entrare nell’armadio del premier, ma lo trova occupato da donnine). È lo stesso genio che ora spiega la censura con un’arrampicata sui vetri a base di «questione di stile» e di «gusto», con un finalino mortificante: «Il Corriere non è una buca delle lettere». Infatti il Corriere ha riservato una pagina a un articolo (!) della Carfagna e, ieri, mezza pagina a un’imbarazzante intervista con Angelo Rizzoli, quello che consegnò il Corriere alla P2. Tre anni fa il Corriere s’era scagliato contro la fatwa islamica al vignettista danese che irrideva a Maometto. Ma, del resto, chi sarà mai questo Maometto di fronte ad Al Pappone?

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bavaglio

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