Horror show: Gasparri, Bricolo, Quagliariello,Centaro,Berselli,Mazzatorta,Divina

DOPO IL PRESENTE ARTICOLO SEGUE L’ARTICOLO DI REPUBBLICA

Mer, 16/06/2010 – 18:54
Si erano inventati un emendamento proprio carino. Zitti zitti, nel disegno di legge sulle intercettazioni avevano infilato l’emendamento 1.707, quello che introduceva il termine di “Violenza sessuale di lieve entità” nei confronti di minori. Firmatari, alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l’abolizione dell’obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se �C appunto �C di “minore entità”. Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza sessuale “di lieve entità” nei confronti di un bambino. Dopo la denuncia dell’opposizione, nel Centrodestra c’è stato il fuggi-fuggi, il “ma non lo sapevo”, il “non avevo capito”, il “non pensavo che fosse proprio così” uniti all’inevitabile berlusconiano “ci avete frainteso”.

Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari dell’emendamento 1707.
Annotateli bene:

sen. Maurizio Gasparri (Pdl),
sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania),
sen. Gaetano Quagliariello (Pdl),
sen. Roberto Centaro (Pdl),
sen. Filippo Berselli (Pdl),
sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania) e il
sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania).

Per la cronaca, il sen. Bricolo era colui che proponeva il “carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico” (ma non per chi molesta una bambina); il sen. Berselli è colui che ha dichiarato “di essere stato iniziato al sesso da una prostituta” (e da qui si capisce molto…); il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari “emendamenti per impedire i matrimoni misti”; mentre il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che “i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del bastone” (citazione di una frase di Mussolini).

°°° Parliamo di malati di mente,amici. Malati, complessati, ritardati, devastati mentali. E questi sono i complimenti…

Gasparri, poveraccio, sappiamo bene che servo mollusco e ladro sia.  Questo chicazzè bricolo, è figlio del”fai da te venuto male”, inventore del bricolage. Berlselli, uno che si vanta di essere statoi sverginato da sua madre o da una collega di mammà.  Mazzatorta (omen nomen) ha il torcibudella già insito (mazza in sardo significa INTERIORA).

Che volevate aspettarvi da questa feccia sdoganata dal peggior delinquente italiano (e non solo) di tutti i tempi? Senza far nomi, mi riferisco aquel mafioso ladro di silvio berlusconi.

PREPARIAMOGLI  UNA  BATOSTA DEFINITIVA

berlusconi_prodi

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Berlusconi, assalto alla diligenza

Due anni per grado, poi l’estinzione

Ecco la “ragionevole durata”

Tre articoli a firma di Gasparri, Quagliariello e Bricolo (Lega Nord). In sei anni verrebbero prescritti tutti i procedimenti tranne una serie di eccezioni. Accettate le richieste del Carroccio sui reati legati all’immigrazione e alla circolazione stradale

Legge sul processo breve
E’ rivolta dall’Anm al Pd
‘Incostituzionale e devastante’

°°° Siamo davvero al livello della  Corea del Nord, amici. Il dittatore brucia la Costituzione, anzi… ci piscia sopra, con l’ausilio dei peggiori elementi del mondo; elementi schifati da tutti e ai quali nessuno, in un Paese civile, affiderebbe nemmeno un posto da guardiano della spazzatura. Il vero problema, ragazzi, non è il peggior delinquente del mondo, che occupa la politica per non andare in galera… no! Sono gli immigrati e i pirati della strada (a cominciare dal loro ministro legaiolo fermato ubriaco a 220h). Che fare? Mi ripeto, voi che abitate in città, occupate le prefetture. Tangto, questa devastazione la possiamo  fermare soltanto NOI CITTADINI. Se aspettiamo il Pd, possiamo morire incazzati. mentre sputiamo e laviamo i vetri alle auto del Burkina Faso.

bossi e berlusconi

maiali

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Bricolo, Brontolo, Mafiolo…

Maria Novella Oppo

Bricolo e le tasche

Lascia ogni volta sgomenti l’apparizione del leghista Bricolo nei tg, dove versa il suo obolo quotidiano di slogan su fatti e misfatti governativi. E così, ieri, volendo indorare la pillola dei nuovi provvedimenti economici, ha ripetuto la frase: «senza mettere le mani nelle tasche degli italiani», inventata da Tremonti qualche governo fa. E del tutto falsa, allora come oggi. E dire che Bricolo sembra avere due cervelli al posto di uno, almeno a giudicare dalla fronte soppalcata. Invece deve trattarsi di vuoto a perdere, visto che si riduce a copiare le bugie altrui, come se non bastassero quelle che la Lega è in grado di produrre da sola. A partire dalla padania inventata e dal ridicolo rito delle ampolle. Tra i fatti più recenti c’è il fastidio espresso per i film che parlano romano, mentre è chiaro che alla Lega non fanno affatto schifo i «cadreghini» romani. Da dove si spaccia per cultura popolare l’incultura razzista e per «legame col territorio» il solito vecchio clientelismo.

IL NANO  BRICOLO

bricolo

BRICOLO  AL  LAVORO

cartacce

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Camilleri ha colto nel segno

di Andrea Camilleri e Saverio Lodato

A suggellare la vittoria della Cgil la bava alla bocca di quelli del governo

Camilleri, e diciamoglielo a Brunetta: tiè! Ci sente Brunetta? La linea è disturbata? Come? Ah, non le piace il presepe… Eccoli i fannulloni e le impiegate che fanno shopping… L’Italia che rema contro. L’Italia cattocomunista, i “signorno” agli ordini di Guglielmo Epifani. Brunetta, si tenga su. Son tanti, eh?… Povero Berlusconi. Poveri Sacconi, Quagliariello, Bricolo, Maroni, Cota, La Russa, Bocchino, Lupi, Gasparri, Bonaiuti, Dell’Utri, Bondi. E povero Capezzone. L’Italia si è rispecchiata in tv. E ha capito quanto è forte.

Sentendo le reazioni alla manifestazione Cgil di alcuni personaggi da Lei citati, caro Lodato, cascano le braccia. Dimostrano nel migliore dei casi, una totale, sferica, incapacità di capire la situazione italiana. Nel peggiore, un atteggiamento volgare e sprezzante vero milioni di lavoratori e pensionati. Le dico con tutta sincerità che ho provato sgomento di fronte alla dichiarazione di Gasparri che ha definito una «carnevalata» la manifestazione e di Brunetta che l’ha definita una «piacevole scampagnata». Quest’ultimo, in particolare, non deve avere solo la linea telefonica disturbata ma anche qualche altra cosa di più personale. Poi ci sono quelli che hanno voluto vedere nella partecipazione di Dario Franceschini, e di molti esponenti Pd, una deriva a sinistra e di ciò si sono scandalizzati. Proprio loro che stanno mandando il Paese, non in deriva, verso lo sfascio, ma governandovi dritto il timone. Sa che penso? Che la riuscita di una manifestazione sia da misurarsi più che sul numero dei presenti dalla rabbiosità degli insulti degli avversari. Stavolta hanno avuto la bava alla bocca e questo è buon segno. Una domanda: quanti saranno stati gli iscritti Cisl e Uil che hanno rimpianto di non essere stati accanto ai loro compagni al Circo Massimo.

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