Ruby: tu fare vedere cammello.Come imboscare una denuncia pesante.

Giuseppe Fumagalli per “Oggi”

Ruby Rubacuori e Caterina Pasquino

Ruby, nonostante la giovane età, del mondo dei grandi ha capito una cosa. Che i soldi, usati bene e al momento giusto, possono risolvere tanti guai. Anche le grane peggiori. Le sono bastati meno di 500 euro per tacitare Fabrizio Croce, il tassista genovese che l’aveva denunciata per l’odissea notturna iniziata sul lungomare del capoluogo ligure e conclusa in una strada a fondo chiuso della periferia di Milano, con un gruppo di immigrati che lo aveva minacciato e costretto ad allontanarsi senza ricevere uno solo dei 350 euro segnati sul tassametro. Ora, il metodo scacciaguai deve aver funzionato anche con Caterina Pasquino, la ragazza che senza saperlo ha dato fuoco alle polveri dello scandalo bunga bunga.

È stata lei a trascinare Ruby in Questura il 27 maggio scorso accusandola di averle rubato 3 mila euro. Ed è la sua denuncia che ha innescato la reazione a catena conclusa dall’ormai celebre intervento di Silvio Berlusconi, che invocando la parentela di Ruby con l’allora presidente egiziano Hosni Mubarak, chiese di affidarla alla consigliera regionale Nicole Minetti. Con un precedente del genere, Ruby e Caterina dovrebbero guardarsi in cagnesco. Invece no.

Ruby Rubacuori e Caterina Pasquino a Milano

I fotografi le hanno sorprese a spasso per Milano, una a fianco all’altra, mentre chiacchierano, ridono e si sorridono come due vecchie amiche. Cosa è successo? Il sospetto è che a ricomporre la frattura sia stata una consistente dose di denaro.

Ruby e Caterina Pasquino a Milano

IL PREZZO DELLA PACE
Ma quanto? I 3 mila euro che la Pasquino aveva indicato nella sua denuncia del 27 maggio 2010? Oppure di più? Il settimanale L’espresso sostiene che sarebbero di più, molti di più. La pacificazione, raggiunta alla vigilia del processo, secondo il settimanale, avrebbe infatti un duplice fine. Servirebbe a chiudere la grana di Ruby, ma potrebbe essere un modo elegante per far arrivare del denaro a una testimone chiave del processo per concussione e prostituzione minorile aperto questa settimana contro Berlusconi.

Ruby nega di aver avuto rapporti sessuali col premier, ma Caterina la smentisce: «Mi diceva di essere molto amica del presidente del Consiglio», ha dichiarato la Pasquino ai magistrati, «a suo dire, è stata spesso a casa del premier dove ha cenato, ballato e fatto sesso con lui, il quale le dava molto denaro».

Caterina Pasquino mostra la denuncia contro Ruby

L’ipotesi che certe dichiarazioni possano essere corrette o addirittura ritrattate nel corso del processo fa insorgere Roberto Tropenscovino, avvocato della ragazza. «Illazioni, prive di qualsiasi fondamento», dichiara il legale.

«È vero, siamo disposti a ritirare la denuncia contro Ruby in cambio di un risarcimento del danno. Abbiamo aperto una trattativa ma l’accordo non è stato ancora raggiunto. Per quanto riguarda il processo certe interpretazioni suggestive si squaglieranno come neve al sole, quando la mia cliente si presenterà in aula, risponderà alle domande dell’accusa e della difesa e confermerà tutto quello che ha dichiarato in precedenza».

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