Cardi

Mi sono fatto una bella passeggiatina a pedane con la famigliola, comprensiva di cagnetta. Ho potuto ammirare un fervere di lavori di restauro, finanziati anche coi miei soldi, che il buon sindachetto ubaldo meloni ha elargito a cani e porci… ma non a me. Eh sì che io sono il più vecchio abitante inurbato del centro storico. Eh sì che la mia è una casetta in pietra del 1200, riattata nei primi del ‘700, e quindi avrei più diritti di altri. Ma tant’è… Comunque, ho preso un chiletto di cardi selvatici, che ho pulito dalle spine giù sulle panchine di Fundusei. Ora Lena e Melina stanno preparando involtini di carne e formaggio e mettendo a bollire i cardi. Buon appetito!

QUI CI SONO: IL PONTICELLO DI FUNDUSEI, LA MIA PIAZZETTA CON MELINA E LA SUA AMICHETTA GINEVRA, LA CASCATA E IL MULINO AD ACQUA DIETRO CASA, CON OLINDO, L’IMPASTO PER LE TAGLIATELLE, LE TAGLIATELLE E L’ARROSTINO DI PURQUà, LA MIA SECONDA, FAMIGLIOLA

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DEGRADO E DEVASTAZIONE

Centro storico Operatori Ama impegnati per ripulire tutta la zona
Arrampicate e immondizia
Il degrado della Fontana di Trevi
I vigili presidiano la piazza ma i turisti sono scatenati

Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari annuncia, sul Gazzettino, che pubblicherà sul sito del Comune le fotografie che ha scattato in giro per le altre città d’arte, a cominciare da Roma e Firenze, per mostrare situazioni di degrado ben più gravi di quella lagunare. E il Corriere decide di verificare, portando obiettivo e taccuino a Fontana di Trevi, uno dei luoghi più visitati (e spesso più vandalizzati) alle ore 16 di sabato.

Una passeggiata tra migliaia di turisti che si accalcano per gettare la tradizionale monetina nell’acqua. Un afflusso costante e disordinato di persone che, inevitabilmente, lascia a terra una scia di cartacce e mozziconi, coppette di gelato e lattine vuote. Se ne trovano un bel po’ ai lati della fontana, anche se la situazione appare nel complesso piuttosto ordinata. Anche per merito dell’addetto che, armato di ramazza verde fluorescente, alle 15.55 ha spazzato con cura tutta l’area davanti alla settecentesca fontana progettata da Niccolò Salvi.
A colpire l’attenzione, però, sono gli incoscienti che si arrampicano sui marmi antichi, approfittando degli scalini laterali sulla destra che portano praticamente dentro la rappresentazione barocca. Prima una coppietta che, incurante della norma antibivacco voluta dal sindaco Alemanno, si rifocilla con pane al prosciutto. E poi un’intera scolaresca – la «Mitica quinta» come è scritto sulle magliette arancioni – che trasforma le sponde della fontana in uno scivolo e si esercita in giochi di equilibrio rischiando di fare un tuffo alla Anita Ekberg. «Ragazzi, tutti giù subito!» intima urlando un vigile che per tutto il giorno ha gli occhi puntati sulla grande statua di Oceano scolpita da Pietro Bracci.

In tutto erano otto le divise che sabato pomeriggio vegliavano sulla piazza, anche per prevenire i classici ladri di monetine: due carabinieri in moto e sei vigili, quattro dei quali impegnati contro i venditori abusivi. Sulla piazza, infatti, si aggirano solo un paio di fotografi improvvisati che offrono ai turisti il tradizionale scatto davanti alla fontana. Per evitare i controlli, gli abusivi preferiscono le strade laterali: in via della Stamperia, per esempio, sono accalcati tra le macchine posteggiate e i cestini stracarichi di immondizia. Nessuna divisa, però, sembra notare il gruppo di operai al lavoro su piazza di Trevi. Davanti al palazzo che ospitò il presidente Pertini, infatti, si è rotta una condotta d’acqua. La perdita deve aver coinvolto anche il vicino negozio di scarpe da cui, a intervalli regolari, esce fuori un uomo con un secchio in mano. L’acqua sporca finisce nei tombini e sui sanpietrini, creando pozzanghere puzzolenti proprio sotto i piedi dei turisti.

°°° Che dire? Questo regimetto di merda sta sfasciando completamente tutto il nostro Bel Paese. Ormai siamo il fanalino di coda del mondo. In tutti i settori… E gli stessi razzisti che Sgovernano sono quelli che odiano gli immigrati: molto più colti e civili di loro!

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Carlotta De Leo

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E se fosse davvero così?

Dalla mia amica di FB, VERONICA VACCA, ricevo e pubblico:

I morti che non vi dicono

Oggi alle 14.14
Il centro storico dell’Aquila è da abbattere e ricostruire. E questo lo dicono in tanti. I morti, i feriti e gli sfollati sono stati contati, più o meno precisamente. E questo lo dicono tutti. Adesso vi dirò qualcosa che non dice nessuno.

Gli scantinati e i seminterrati del 90% del centro storico erano stati affittati. In nero. Dentro c’erano clandestini, immigrati, extracomunitari. Ammassati come bestie. Ci sono ancora. Centinaia di persone che non risultano all’anagrafe, che non compaiono nelle liste dei dispersi, che non esistono. I proprietari delle case che si sono messi in salvo non ne denunciano la presenza. Non gli conviene. Nessuno li cerca. Nessuno li piange. Da vivi non esistevano, non esistono neppure da morti. Spazzati via di nascosto, come la polvere sotto al tappeto. In fondo, perchè darsi tanta pena per loro? Una tomba ce l’hanno già. E questa volta non gli è costata niente. Gliel’abbiamo data gratis.

All’Aquila sono in molti a saperlo. Ora, lo sapete anche voi.

http://www.facebook.com/ext/share.php?sid=93913470201&h=A1oPL&u=K0mBS&ref=nf

°°° Aberrante. Fa parte della filosofia nichilista e arraffona di una merda di verme come Mafiolo e i suoi sodali. PUAH!

disper

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