Shooting Silvio

La pellicola racconta dell’ossessione di un ragazzo che considera Berlusconi il male
Per i pidiellini è un inno alla violenza e un incitamento contro il premier
Sky manda in onda ‘Shooting Silvio’
Pdl all’attacco della tv di Murdoch
Vita (Pd): “Siamo oltre il ridicolo. Ora siamo arrivati alla censura cinematografica”

Sky manda in onda ‘Shooting Silvio’ Pdl all’attacco della tv di Murdoch

Una scena del film Shooting Silvio
ROMA – Nuovo fronte polemico tra centrodestra e mondo dei media tv. Stavolta è Sky nel mirino degli esponenti del Pdl. Oggetto del contendere è il controverso e surreale film ‘Shooting Silvio’, mandato in onda ieri sera dall’emittente satellitare e considerato, dagli ‘azzurri’ del Pdl, un inno alla violenza e un incitamento implicito contro l’uomo e il presidente del Consiglio.

Il film, uscito nel 2007 e opera prima di Berardo Carboni, racconta la vicenda del ventottenne Giovanni, detto Kurtz (come il colonnello folle impersonato da Marlon Brando in Apocalypse Now, personaggio con cui condivide l’attitudine al delirio e all’inquietudine).

Per Giovanni, Silvio Berlusconi è un’ossessione, l’incarnazione del male e va fermato a tutti i costi: prima con un libro-invettiva poi progettando addirittura di rapirlo e ucciderlo. Il film ha come protagonista Federico Rosati e nel cast compare, tra gli altri, in un’apparizione straordinaria anche Marco Travaglio. Un’analoga pellicola, ‘Death of president’, è stata di recente dedicata a George Bush.

Alle critiche risponde il Pd con Vincenzo Vita che ha definito la Pdl “oltre il ridicolo. Ora siamo arrivati alla censura cinematografica”.

Sky ha tentato di non trasmettere il film, disponibile per la pay tv dal gennaio 2008 e parte del cosiddetto pacchetto Anica che obbligava la pay-tv ad acquisire tutti i film italiani che avessero raccolto in sala più di 20 mila spettatori. Tra i produttori del film e Sky ci fu una contestazione sul numero degli spettatori proprio perché la pay tv non voleva trasmetterlo.
Per la deputata Pdl Beatrice Lorenzin ‘Shooting Silvio’ è un esempio di pessima televisione: è un inno alla violenza e – avverte – un incitamento implicito ad azioni efferate contro l’uomo e contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Secondo Francesco Casoli, vicepresidente dei senatori Pdl, “in un momento delicato come questo, tra crisi economica e terremoto, è davvero scadente e di pessimo gusto trasmettere una pellicola del genere che – osserva – predica solo odio contro il premier che sta affrontando i problemi reali, mettendoci tutta la sua grinta e l’esperienza e trovando apprezzamenti ovunque, dalle massime cariche dello Stato fino all’opposizione”.

“Giovedì Santoro con Annozero, ieri sera Sky che ha proposto il diseducativo film ‘Shooting Silvio’. Sembra quasi – conclude l’onorevole Nunzia De Girolamo del Pdl – che sia partita in sordina per diventar tempesta una nuova offensiva mediatica contro Berlusconi”.

°°° Ma guardate come si agitano i pappagallini impazziti. Non si chiedono nemmeno per un momento “e se fosse davvero così?”
Siamo alcuni miliardi di persone a sapere, a conoscere la verità: sì, silvio berlusconi incarna il MALE ASSOLUTO! I perché li conosciamo bene: è un mafioso, è senza scrupoli, è cattivo, è ignorante, è arrogante coi deboli e leccaculo coi potenti (vedi craxi,Obama,Bush,e tutti i culi che ha dovuto leccare in gioventù…), è vigliacco, è fascista, è falso, è pieno di complessi d’inferiorità, è la cosa peggiore che potesse capitare al mondo e all’Italia.
Manca qualcosa?
Bene ha fatto il mio amico Vincenzo Vita a parlare di “oltre il ridicolo”, questi sono davvero dei patetici minus habens.

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