Altri domestici di Hardcore ai ministeri del ducetto

Bernini, zeru tituli

Dunque domani Paolo Romani sarà ministro. In un governo guidato da un tycoon televisivo, che sogna un’Italia uguale agli studi di Cologno Monzese, è più che normale che allo Sviluppo vada un imprenditore tv. (ma de che?)

Il degno corollario dell’operazione è invece la prevista nomina a viceministro di Anna Maria Bernini, con niente meno che la delega alle Comunicazioni.

Per l’onorevole pidiellina è il giusto premio per essersi immolata alle Regionali nella sfida impossibile con Errani in Emilia Romagna. Ma di certo, non è un premio alla competenza.

Scorrendo la sua attività parlamentare c’è di tutto, dalle tante proposte di legge sulla giustizia alla promozione della pasta sfoglia emiliano-romagnola, dalle nuove norme per i padri separati alle radici giudaico-cristiane dell’Europa.

Di comunicazione e affini, un buco di un buco di nulla. A confermare la regola che nei settori che stanno cuore al capo o va un fedelissimo o uno che ne capisce poco.

Se poi quella che ne capisce poco è anche una fedelissima, tutti più contenti.

ESPERTE DEL PDL

candidate pdl

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Amici…

Ieri ho scritto non so dove che questo regimetto dei miei coglioni non sa una sega di comunicazione. Ed è vero, basti vedere e SENTIRE i suoi pappagallini in tv. Da gasparri a bondi a tutte le galline che si spacciano per avvocate o laureate in minchilogia applicata. Fateci caso: ripetono pedissequemente gli stessi tre slogan. Non hanno argomenti (e ne potrebbero avere), non hanno nulla di difendibile, non hanno progetti, non hanno cultura, e NON HANNO CULTURA POLITICA! Non a caso sono tutte scimmiette prese da alcove o da loro occulte agenzie di collocamento per fattorini e sguatteri. Portaborse e zoccole. Ora, voi non lo sapete, esiste dal 1992 una vera e propria “scuola” messa in piedi da dell’utri e previti… una scuola dove si addestrano i vari cicchitto, bonaiuti, capezzone e attrezzi similari. In questa “scuola” si prendono i FATTI, si travisano, si distorcono, poi antonio ricci e i suoi centoventi sedicenti autori traducono il tutto in quei tre slogan che i pappagallini DEVONO RIPETERE. Se la sinistra avesse avuto un pizzico di cervello, invece di dare miliardi a costanzo (che non sa nemmeno dov’è messo) avrebbe ascoltato queste cose quando siamo andati a dirgliele con Nanni Moretti. Invece ci ha sfanculati ed ha distrutto un elettorato sano e compatto. Ed ecco come stiamo messi: partitini in cerca di quorum e minestrone del PD, dove tutti i pulcini si credono galli. Così non ne usciamo.

FACCIAMOCI DEL MALE

idiota

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