Yacht, bolidi e aerei privati: la maggior parte dei proprietari dichiara 20 mila euro al Fisco

Yacht, bolidi e aerei privati: la maggior parte dei proprietari dichiara 20 mila euro al Fisco

Un rapporto dell’Anagrafe tributaria, studiando gli effetti della patrimoniale sul lusso, ha scoperto che i falsi poveri con fuoriserie, elicottero o barca sono un esercito: in proporzione, superano i veri ricchi e gli abbastanza facoltosi

Hanno lo yacht di 17 metri, il bolide in garage e, perché no, anche l’elicottero privato. Eppure la loro dichiarazione dei redditi è la stessa di un operaio: 20mila euro o giù di lì. Evasioni fiscali di pochi furbi? Macché: i finti poveri in Italia sono un esercito. E’ quanto emerge dal

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Ecco una bella banda di evasori fiscali: i redditi “dichiarati” della cosca

REDDITI, TOP GOVERNO
Dopo il premier Silvio Berlusconi con quasi 41 milioni di euro, il ministro più ricco è Ignazio La Russa con un imponibile di euro 374.461. Seguono Giulio Tremonti con 301.918 e Renato Brunetta con 300.894 euro. Il più ‘poverO’ è il neo ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan, con quasi 150 mila euro. È quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi 2010, sui periodi d’imposta 2009, in consultazione alla Camera e al Senato.

La CLASSIFICA
– Silvio Berlusconi: 40.897.004
– Ignazio La Russa: 374.461-
– Giulio Tremonti: 301.918
– Renato Brunetta: 300.894
– Ferruccio Fazio: 256.811
– Franco Frattini: 237.219
– Saverio Romano: 236.295
– Stefania Prestigiacomo: 222.911
– Altero Matteoli: 183.648
– Raffaele Fitto: 179.787
– Mariastella Gelmini: 176.981
– Roberto Calderoli: 174.850
– Michela Brambilla: 173.818
– Maurizio Sacconi: 172.394
– Gianfranco Rotondi: 172.061
– Roberto Maroni: 170.711
– Elio Vito: 169.432
– Angelino Alfano: 168.318
– Umberto Bossi: 167.957
– Giorgia Meloni: 165.941
– Mara Carfagna: 165.849
– Paolo Romani: 161.911
– Giancarlo Galan: 149.938

28 marzo 2011
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ITALIANI, popolo di santi, navigatori, evasori fiscali e… segaioli o bauscia.

Si fa la lapide e accusa la moglie: «Vita sessuale sofferta, non perdono»

Ilarità ma anche indignazione nel cimitero di un paesino padovano, Tombolo, dove un’arzillo 83enne si è preparato quella che sarà la propria lapide incidendovi sopra un atto d’accusa verso la moglie, defunta: «Vita sessuale sofferta, non perdono Flavia, le sue ceneri non qui».

L’uomo, conosciuto in paese come personaggio colto ma piuttosto estroverso – scrive oggi Il Mattino di Padova -, ha messo sulla lapide tanto di foto, data di nascita e accanto a quella del suo trapasso ha scritto: «attendo, o decido io».

La moglie era morta nell’aprile del 2008, a 82 anni, e le sue spoglie erano state cremate.

L’anziano si è presentato ieri nel camposanto di Tombolo, portando a mano la pesante lapide, che poi ha sistemato in un loculo della tomba di famiglia, per una sepoltura preventiva con «sgarbo» coniugale.

gattina-masturba

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