Silvio & cosca, TORNATE NELLE FOGNE! E’ finita la pacchia.

Se dio vuole è morta e sepolta, sotto una valanga di voti e astensioni, l'”era berlusconiana”. La sua conclusione sta provocando non solo l’inabissamento di questa destra ladra e volgare, ma sta costringendo i suoi servi a lottare per la sopravvivenza e a immaginare un percorso per salvarsi il culo. Anche a scapito dei camerati o picciotti della cosca. Gli ex An di La Russa e Matteoli contro le colombe di Frattini e Gelmini. Verdini e Alfano contro la Santanché. Gli uomini del nord come Formigoni contro quelli del sud come Fitto. A livello locale è ancora peggio. Il terreno frana nelle regioni settentrionali e il gruppo dirigente intermedio parte alla rincorsa di Casini e di Grillo. In quelle meridionali la confusione è anche maggiore. Con i big locali sprovvisti di qualsiasi sponda, anche ipotetica. Una babele di voci e posizioni ormai incontrollabili. Che inseguono un destino già segnato: la fine del Popolo dei Ladri.

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

La lega di merda fa bagarre in aula. Si è già scordata che ha sfasciato l’Italia.

Ci hanno triplicato il costo della vita e ridotti alla disperazione, aumentando a dismisura tasse e disoccupati, morti sul lavoro ed episodi di violenza; hanno votato tutte le porcate del delinquente di hardcore, comprese le leggi per aiutare le mafie, e ora si mettono pure a ragliare e a ruttare contro le loro stesse malefatte.

TORNATE NELLE FOGNE, BARBONI E LADRI!

mendicante

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

FASCISTI E LEGAIOLI SBRAITANO FUORI DALLE FOGNE. MA I MAGISTRATI E LE FORZE DELL’ORDINE CHE FANNO?

Da Subiaco a Roma
La destra estrema
prova a sfilare unita

Nel comune dell’alto Lazio la scorsa estate si è tenuto il raduno della destra radicale italiana che ha dato vita al “senato nero” dei gruppi neofascisti, pronti a manifestare insieme nella Capitale il 7 gennaio prossimo.

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

LEGAIOLI TORNATI FINALMENTE NELLE FOGNE.

QUESTI QUATTRO FANZAZZISTI UBRIACONI, ignoranti come cucuzze e volgari come burlesquoni, hanno ragliato per 20 anni di ” difendere gli interessi del Nord”. In realtà, hanno fatto esclusivamente i LORO interessi: rubando posti, lauti stipendi, appalti e sistemazioni per familiari e affini. Personalmente non ho MAI SENTITO da questi cialtroni una sola parola in difesa del Nord. Hanno devastato il territorio, se ne son fottuti delle acque, della qualità della vita e di tutto il resto. Meno male che son tornati nelle fogne, anche se per un altro po’ continueranno a derubarci tutti.

papandreu

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Bossi: “Meglio subito al voto dobbiamo uscire dalla palude”°°° Non con questa legge! Dovete tornare nelle fogne!

Bossi: “Meglio subito al voto
dobbiamo uscire dalla palude”

°°° No, ciccio malato: si fa un governo di transizione che azzeri tutte le vostre leggi porcata, si fa una legge elettorale occidentale e magari anche un regolamento per l’uso delle tv  e per pene durissime per chi fa i brogli… e poi siamo pronti a cancellarvi da questa tragicommedia.

bossi2

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Sempre più in basso

“Istruttoria su Annozero”

Il Pd: “Abuso di potere”

Dopo l’attacco del ministro Scajola al programma, il viceministro Romani annuncia l’iniziativa: “Valuteremo se violato il contratto di servizio pubblico”. Il presidente del Senato: “Stop al gossip”. Gentiloni: “Mai visto nulla del genere”

°°° Ormai siamo finiti sotto il livello delle fogne. Roba che ci dobbiamo davvero muovere e andare a presidiare la Rai. E cacciare berlusconi a calci nel culo!!!

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

b-bloccaprocessi

berl1

b+capello

berlusconi-padrino

B-kiss...seloincula

ber

berl-pagliaccio

BASTA!

vergogna1

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Si mette male…

Il RAPPORTO
Allarme migrazioni di massa
In fuga dal clima impazzito
I mutamenti climatici stanno già causando spostamenti significativi della popolazione. E nei prossimi decenni metteranno a rischio intere comunità con ripercussioni globali

di ALESSIA MANFREDI

UNA MAREA umana in fuga da siccità, inondazioni, mari che si innalzano fino a mangiare la terra, e da altri fenomeni figli dei mutamenti del clima. Migrazioni di massa, alla ricerca di una vita migliore o, più semplicemente, di un modo per rimanere vivi, che si verificheranno su larghissima scala nei prossimi decenni, coinvolgendo decine di milioni di persone: qualcosa di mai visto prima, per ampiezza ed estensione. E’ lo scenario tratteggiato da un nuovo rapporto presentato oggi a Bonn a margine dei negoziati per un nuovo accordo contro il riscaldamento globale, curato dal Center for International Earth Science Information Network della Columbia University, di New York, dalla United Nations University e da Care International. Che non azzarda cifre precise – anche se altri studi hanno indicato fra i 25 ed i 50 milioni di potenziali sfollati e profughi entro il 2010 e 700 milioni entro il 2050, mentre l’Organizzazione internazionale dei migranti si tiene su una cifra mediana, di 250 milioni nel 2050 – ma sottolinea quanto il clima giochi e giocherà sempre di più un ruolo chiave in questo fenomeno, a fianco di altri elementi come l’instabilità politica ed economica, e la distruzione da parte dell’uomo di specifici ecosistemi oltre allo sfruttamento eccessivo dei terreni per l’agricoltura.

Pensare che riguardi solo i paesi più poveri è un’illusione: le ripercussioni, scrivono i ricercatori nel rapporto “In search of shelter, mapping the effects of climate change on human migration and displacement”, si faranno sentire per tutti, su scala globale. Perché “il clima è il contenitore nel quale ognuno di noi vive quotidianamente la propria vita”, ricorda Alexander de Sherbinin, coautore dello studio.

Cause – ed effetti – dei “profughi del clima” sono a tutto campo. E vanno dalla distruzione delle economie basate su ecosistemi di sussistenza specifici come la pastorizia, agricoltura e pesca, fattore dominante nelle migrazioni forzate, all’aumento per frequenza ed intensità di calamità naturali come cicloni, inondazioni e siccità, dovuti al cambiamento del clima. Le piogge in Messico ed America Centrale, ad esempio, nel 2080 caleranno dell’80 per cento. A causa di queste modifiche ambientali, gli allevatori, in alcune parti del Messico così come nel Sahel africano, stanno già oggi lasciando le loro case per spostarsi in zone più accoglienti.

Il livello dei mari, poi, è una minaccia per moltissimi Paesi e città, da Mumbai a Los Angeles, da Rio de Janeiro a New York. L’arrivo di acque salate, insieme ad inondazioni ed erosioni, rischia di distruggere l’agricoltura nei popolati delta del Mekong, del Nilo o del Gange. Con danni inimmaginabili: un innalzamento del livello del mare di due metri – ampiamente previsto in diverse proiezioni per questo secolo – inonderebbe quasi la metà dei 3 milioni di ettari di terreni coltivati del Mekong. E isole del Pacifico stanno già considerando un esodo di massa della popolazione: è il caso ormai famoso delle Maldive.

Non solo: lo scioglimento dei ghiacciai alpini nell’Himalaya porterà la devastazione in diverse terre coltivate in Asia, aumentando le inondazioni e riducendo drasticamente le riserve di acqua a lungo termine. Un dato drammatico se si pensa che i bacini del Gange, del Brahmaputra, dell’Irawaddy, dello Yangtzee e del Fiume Giallo danno sostentamento a 1,4 miliardi di persone.

La maggior parte dei migranti, probabilmente rimarrà all’interno dei confini del proprio stato, rileva il rapporto, o si trasferirà nei Paesi confinanti, ma questo non sarà possibile in tutti i casi. Se i conflitti interni si esaspereranno, le conseguenze arriveranno lontano, fino ad interessare anche i Paesi più ricchi. Uno scenario sorprendente e molto serio, avverte Charles Ehrhart, coordinatore dei mutamenti climatici per l’organizzazione internazionale CARE, in cui le società colpite maggiormente dai cambiamenti ambientali potrebbero trovarsi invischiate “in una spirale negativa di degrado ecologico, che le trascina in basso, dove non esistono più reti di sicurezza sociali, mentre violenza e tensioni aumentano”.

Per questo, raccomandano i ricercatori, è vitale che i Paesi raggiungano un accordo per il taglio delle emissioni di gas serra all’incontro sul clima delle Nazioni Unite che si terrà a dicembre. Anche se il processo negativo è già innescato e le conseguenze rischiano di essere inevitabili. “I cambiamenti del clima stanno avvenendo con velocità ed intensità maggiori rispetto alle previsioni precedenti” si legge nelle conclusioni del rapporto. “I livelli di sicurezza per i gas serra atmosferici potrebbero essere molto inferiori rispetto a quanto non si pensasse prima e allo stesso tempo le emissioni di CO2 aumentano ad un tasso sempre più elevato”. Con ripercussioni senza precedenti per la popolazione: “Le migrazioni vanno riconosciute come un elemento importante dell’adattamento” ai mutamenti climatici, sottolinea ancora Ehrhart.

Prioritari, quindi, raccomandano gli esperti, sono gli investimenti per i Paesi più a rischio, ed un approccio della comunità internazionale pratico, con accorgimenti come lo sviluppo di tecniche di irrigazione che sfruttino una minore quantità di acqua, e la preparazione di sistemi specifici per affrontare meglio i disastri naturali. I Paesi devono inoltre trovare un accordo su come trovare una sistemazione per le popolazioni che abitano pianure a rischio. E occorre migliorare il sistema delle rimesse degli emigrati per i familiari che rimangono nelle regioni più vulnerabili.

°°° Tutto questo cataclisma epocale arriva proprio mentre, per stupidi e volgari FINI ELETTORALISTICI, quell’idiota del mafionano si scaglia contro gli immigrati di Milano. “Milano sembra Africa”… Se volete cercare la statura di questo “statista”, amici, dovrete scendere nelle fogne più sotterranee.

afp_15955319_34160

MA CHE MINCHIA DI MONDO E’?

mondo


°°° Ma dove cazzo sono capitato?

aquarium-of-the-exotic-aquatic

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Maroni fa rima con?

In Libia i 227 migranti, Maroni: “Svolta”
L’Onu: “Scelta sbagliata e poco trasparente”

A Tripoli le tre motovedette italiane con a bordo i 227 extracomunitari, soccorsi ieri su tre barconi nel Canale di Sicilia. Il ministro dell’Interno: “Risultato storico”. L’Unhcr: “Rispettare il diritto d’asilo”

°°° Coglionazzo d’un maroni, ma anche il nazismo e il fascismo fanno parte, ahinoi, della storia. Anche le fogne sono parte, bassa, della nostra storia. Anche la TUA STORIA farà parte della “bassa”. (cloaca in sardo)

maroni1

immigrati1

maroni-gasparri

barbaro1

antirazzisti

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter