Il mafionano, perennemente in fuga dai PM e dai giudici, chiede l’elemosina di un incontro europeo

Il presidente Buzek: “Per lui un paio di minuti”

Ma a proposito degli incontri in programma a livello europeo, a Berlusconi arriva un segnale di irritazione. Il presidente del Parlamento di Strasburgo, il polacco Jerzy Buzek, fa sapere che quella del premier italiano non è una visita ufficiale, quindi l’incontro potrebbe durare non più di due minuti: una formula di pura cortesia, insomma. Il presidente del parlamento europeo – secondo alcuni deputati – avrebbe anche detto di non conoscere i motivi della visita e di avere già una giornata piena di impegni.

L’ACCATTONE BURLESQUONI VA A FARE ALTRE FIGURE DI MERDA IN EUROPA. COME SEMPRE.

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Italia in festa. Berlusconi in fuga

Fischi ovunque per il premier nel 150° dell’Unità. A Santa Maria degli Angeli il Cavaliere, unico tra le autorità, scappa dal retro. Bossi: “Lo contestano? Peggio per lui” (leggi). Così B., in calo nei sondaggi, fa marcia indietro sul nucleare. Mentre i suoi avvocati tentano di far saltare la prima udienza su Ruby.

Italia 150: Berlusconi esce dal retro per evitare i fischi. E’ l’immagine di un premier in fuga Silvio Berlusconi ha lasciato la basilica di Santa Maria degli Angeli passando dalla sacrestia anziché dal portone principale (unico caso tra le alte cariche dello Stato presenti) per paura di nuove contestazioni. La scena che si è consumata al termine della cerimonia religiosa officiata dal cardinale Angelo Bagnasco in omaggio al 150° anniversario dell’Unità, consegna all’Italia l’immagine di un premier in fuga. Non solo per le bordate di fischi ricevute questa mattina al Gianicolo e, poche ore dopo, al suo ingresso nella basilica che si affaccia su piazza Repubblica.

Sono molti i segnali che nelle ultime ore hanno fatto capire al Cavaliere di non rappresentare più la maggioranza del Paese. Segnali politici, come l’estrema difficoltà di organizzare il rimpasto di Governo accontentando tutte le componenti che chiedono poltrone in cambio di un sostegno decisivo alla maggioranza. Segnali istituzionali, direttamente collegati alla questione rimpasto, con Napolitano che ieri ha di fatto bloccato la nomina a ministro del “Responsabile” Saverio Romano, stoppando così i piani del premier e del Pdl. Elementi che esortano il capo del governo a evitare esposizioni mediatiche in un momento politico così delicato. Prima conseguenza: marcia indietro sui processi. A una settimana da dichiarazioni inequivocabili sulla sua partecipazione ai

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Tg4. Da morire dal ridere. 10 minuti a blaterare di fuga di notizie dai magistrati…

Questo idiota  di umilio è così in malafede e così  ignorante da non sapere che NON esiste nessuna fuga di notizie quando gli atti dei magistrati diventano pubblici. E c’è grande silenzio  sul fatto che le UNICHE fughe di notizie: vedi l’avviso di garanzia del 1994 al solito mafionano, partì stranamente da Hardcore per la redazione del Corsera e NON dai magistrati milanesi.

VERMI

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Terremoto alle Eolie, Bertolaso accusa

Terremoto alle Eolie, Bertolaso accusa
“Divieti balneazione non rispettati”

°°° Ha ragione! Ecchecazzo! Primo, rubarsi tutti i soldi degli italiani; secondo, sperperare altri miliardi per i comparuzzi della mafia: alitaglia, ponte, centrali nucleari, terremoto, G-10… Mica possono pensare a mettere in sicurezza il territorio: un cartello di pericolo  COSTA MOLTO DI MENO!

BERLUSCONI PREPARA LA FUGA

B.amici e sodali

 

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“Un pericolo per la democrazia”

Il ministro in una lettera al “Giornale”: “Il quotidiano è un superpartito
che concentra in sé la dimensione politica, economica e anche giudiziaria”
Da Bondi attacco a Repubblica
“Un pericolo per la democrazia”

Sandro Bondi

bondi

ROMA – “L’insidia più grande per la nostra democrazia” è l’azione del quotidiano Repubblica, “un superpartito che concentra in sé la dimensione politica, quella economica, quella culturale e perfino quella giudiziaria”. Lo afferma, in una lettera pubblicata dal Giornale, il ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi, che definisce Repubblica “l’erede principale” della cultura giacobina.

“Nell’ipotesi che abbia successo il progetto destabilizzante” del quotidiano, si avrebbe “non la caduta di un regime, come ritiene Eugenio Scalfari, né la fuga di gerarchi felloni”, ma “l’indebolimento della nostra democrazia e la rovina dell’Italia”.

Secondo il ministro, Scalfari è abile nel “divulgare e accreditare nell’opinione pubblica una visione storiografica, politica e culturale che è esattamente agli antipodi della realtà” e nel “descrivere un regime corrotto e morente, contro il quale il suo quotidiano ha lanciato l’offensiva finale, trascinando con sè anche il Corriere della Sera e ciò che resta della sinistra”.

La realtà, prosegue Bondi è invece che “un governo democraticamente eletto subisce un’aggressione sistematica (…) sulla base di una campagna scandalistica paragonabile alla pesca con lo strascico”.


°°° Premesso che il Giornale e bondi ministro sono due ossimori e che “quel che resta della sinistra” è un 60% abbondante dei cittadini, contro un 20% scarso di FORZA RAGLIA… Così come in casa di valeria marini, della carfregna, e di tutte le zoccole senza talento di questo regimetto ci sono i cetrioli e le banane pieni di rossetto (gli allenamenti quotidiani, sapete…) allo stesso modo, in casa di bondi ci sono tutti i ritratti di burlesquoni schizzati di urina: sandrone, come vede il suo capo, si piscia addosso e schizza dappertutto. Dobbiamo avere pazienza con queste testoline disabitate, amici. Ma, non mi ricordo: le resti a strascico pescano gli stronzi?
N.B. Faccio notare che Repubblica è il media più gentile nei confronti di mafiolo NEL MONDO INTERO! Sono tutti i media del mondo un pericolo per la democrazia italiana o lo è il mafioso pedofilo, cocainomane e decerebrato, a capo di una cosca di inetti malviventi?

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