Annozero,razzismo legaiolo e gente trista e triste

Ieri abbiamo assistito a uno spettacolino penosissimo. Mi riferisco alle sgallettate ignoranti di Adro e al minus habens che si spaccia per sindaco. Questi, amici, sono i guasti di quasi 20 anni di berlusconismo e di propaganda piduista-mafiosa-razzista e xenofoba. Queste quattro sciacquette sono cresciute a pane-nutella-vizi e pessima televisione. Non hanno mai letto un libro, non sanno cosa sia Internet, non perdono tempo a studiare né a informarsi. Sono mogli e amanti di ladri che evadono le tasse e passano la giornata a fare shopping e pompini ai marocchini o ai senegalesi, prima di tornare a casa e preparare un pessimo  pasto coi surgelati ai mariti cornuti. Sono quelle stronze impellicciate che accompagnano il figlio a scuola a bordo di Suv che hanno una capienza di otto persone e costano dieci volte più della  loro dichiarazione dei redditi, parcheggiano sui marciapiedi, si guardano compiaciute in tutte le vetrine, passano ore in palestra e nei centri estetici. Mai state a teatro e non entrano in un museo o in una libreria manco se piove.

Sono quelle che cercano “un bull” nelle riviste hard e si fanno filmare dai mariti mentre si fanno sfondare da aitanti negretti. Gli stessi negretti che i loro mariti (o i mariti delle loro amiche) sfruttano nelle loro fabrichette. Per contro, i loro mariti cornuti si spaccano di cocaina e vanno a farsi inchiappettare dai trans brasiliani superdotati. Evadono allegramente le tasse, hanno una seconda casa in Sardegna e vengono a rompere i coglioni coi loro fuoribordo inquinanti ogni estate. Piangono e odiano. Sniffano e si fanno i lifting. Poi ripiangono,odiano di nuovo, e si lamentano dei “comunisti”… che esistono solo nella mente malata del loro idolo di cartapesta e plastica.

Che gente triste, amici miei.

LA  SCIURA  ZOCCOLA

Olga

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Buonanotte a tutti!

Maestra trevigiana diventa pornostar

“Stanca del lavoro precario”

Dopo dieci anni di insegnamento, la quarantenne Michela, nome d’arte Michelle Liò, ha deciso di buttarsi sull’hard e interpretare film a luci rosse. “Ero stufa di aspettare una supplenza”

°°° Io le faccio un bell’applauso. Sicuramente è molto meglio e moltissimo più gratificante fare i film e gli spettacoli hard, che prostituirsi in una scuola vuotata da ogni significato e in mano a delle capre ladre eignoranti. Ha 40 anni, è matura: può scegliere consapevolmente cosa fare della sua vita. Alla faccia delle stronze ipocrite, frustrate, e benpensanti che la riempiranno di merda. Ma sarà solo INVIDIA!

DIAVOLETTA

diavoli

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Bigottismo ipocritismo

Una commessa di Grosseto protagonista di un video a luci rosse
è stata costretta alle dimissioni dai titolari per il buon nome del negozio
Gira film hard e viene licenziata
Condannati i datori di lavoro

Il giudice ha dato ragione alla ragazza. Multa salatissima
in attesa che venga quantificato il risarcimento danni

Gira film hard e viene licenziata Condannati i datori di lavoro
GROSSETO – Il film porno le costa il licenziamento dal posto di lavoro. Ma il giudice dà ragione alla ragazza e condanna i suoi datori.

La vicenda ha come protagonista una commessa di Grosseto, colpevole, secondo i suoi datori di lavoro, di aver dato corpo alle sue fantasie, diventando protagonista di una pellicola hard. E tutto a loro insaputa.

Al momento non è dato sapere come possano aver saputo della seconda attività della loro commessa. Ma una volta accertata l’identità dell’attrice protagonista del filmino a luci rosse, hanno costretto la loro dipendente a rassegnare le dimissioni per il buon nome del negozio.

La ragazza, però, non si è data per vinta e ha intrapreso un’intensa battaglia legale contro i suoi principali un po’ troppo “bigotti”, sfociata anche in sede penale. Il giudice dopo un attento esame della vicenda, non ci ha pensato due volte a dare ragione alla ragazza. Così ha condannato i titolari del negozio al pagamento di una multa salatissima, in attesa che venga quantificato il risarcimento danni, che sarà fissato attraverso un’altra causa intentata dalla giovane.

°°° Ho capito: i titolari, bigottissimi quanto ipocriti, sono grandi consumatori di film porno… gira e gira, tra migliaia di pellicole hard, hanno scoperto la loro commessa e si sono appellati al “buon nome del negozio”. Non c’è altra spiegazione. Ah, no: ce n’è un’altra… il negozio vende film hard e oggettistica sessuale e i titolari – dopo la messa cantata e la funzione serale – frequentano i locali per scambi di coppie. Qualcuno li ha informati e…

LA COMMESSA

ann

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Hard

hard


°°° Sei ancora vergine? Ma io sono esperto. Vedrai che non sentirai alcun male. Hai visto?

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