L’ipocrisia dei coniugi spinelli-bunga bunga: coprono il pedofilo B.e le zoccole minorenni, ma col rosario in mano!

IL RACCONTO DELLA MOGLIE: «HO TIRATO FUORI UN ROSARIO E ABBIAMO COMINCIATO A PREGARE»

«Abbiamo le carte per rovinare De Benedetti»

I malviventi al collaboratore di Berlusconi: «Abbiamo anche un video di una cena tra Fini e alcuni magistrati»

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Casini: “Su temi etici non accetto ultimatum” °°°Qualcuno gli spieghi cos’è l’ETICA!

E Vendola attacca: “Intellettualmente rozzo”

°°° In effetti, quella che casini e i casinisti chiamano ETICA non è altro che IPOCRISIA ACUTA.

http://www.repubblica.it/politica/2012/07/21/news/nozze_gay_casini_nessun_ultimatum_e_vendola_attacca_intellettualmente_rozzo-39467964/?ref=HREC1-5

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L’ipocrisia dei cani al potere, come B. insegna: stravolgere le parole e dire bugie.

La capotreno punita
per aver detto «guasto»

Lettera di Trenitalia: sull’Alta velocità usare altri termini

MILANO – È un po’ come se un idraulico non potesse parlare di «perdite» ai suoi clienti ma solo di «verifiche della tenuta delle tubazioni dell’impianto idrico». Il manuale degli annunci a bordo delle Frecce, Rosse o Argento che siano, è chiaro: in caso di guasto ai passeggeri dell’Alta velocità si deve parlare solo di «controlli tecnici sulla linea». C’è un guasto alla trazione elettrica? Il capotreno consulta la tabella e annuncia il «controllo tecnico».

C’è un guasto ai binari, ai deviatoi? Il capotreno di una Freccia, a differenza del collega di un «treno normale», parlerà sempre di controllo tecnico. Non è andata così il 16 maggio a bordo dell’Eurostar 9455. Per un problema sulla linea, tra Firenze e Roma, il Frecciargento è stato deviato dalla Direttissima alla «linea lenta». La capotreno ha annunciato «un guasto deviatoio». E per quelle parole, veritiere ma non rispondenti a quanto previsto dalla tabella sulle criticità, è finita nei guai: «L’azienda le ha inviato una contestazione disciplinare – fa sapere la rivista dei macchinisti ancora In Marcia ! -, poi le ha notificato una sanzione di 20 euro». La motivazione è scritta in una lettera del 31 maggio firmata dal responsabile della Divisione Frecciargento: l’aver comunicato la presenza di «un guasto deviatoio quando il manuale degli annunci (Mab) per i treni Av non prevede il termine “guasto” e ha utilizzato il termine tecnico “deviatoio” probabilmente sconosciuto ai viaggiatori. Avrebbe dovuto dire invece per “un controllo tecnico sulla linea”».
Di manuali per gli annunci ne esistono tre. C’è il manuale di Rfi per gli annunci nelle stazioni (Mas) redatto con il Dipartimento di studi filologici, linguistici e letterari della Sapienza di Roma. C’è quello per gli annunci a bordo (Mab) usato su tutti i treni. E ce n’è uno ad hoc per Frecciarossa e Frecciargento. Nei primi due la parola «guasto» è prevista. «Anche se poi come successo due domeniche fa a Napoli – dicono da ancora In Marcia ! -, per ore è stato annunciato un problema elettrico omettendo che era deragliato un treno». In quello per l’Av la parola è sostituita con il noto «controllo tecnico». Nei primi due l’«ostacolo in linea» è annunciato come tale («Anche se si tratta di un albero di trasmissione perso da un Pendolino»), in quello per l’Av diventa un generico «ingombro». E in caso di incendio? Tutti e tre prevedono che si parli di «intervento dei vigili del fuoco». «Così come è accaduto per il rogo a Tiburtina: su Viaggiatreno per due giorni i ritardi sono stati motivati con l’intervento dei pompieri».

°°° Questa è la “regola Burlesquoni”: dire libertà al posto di dittatura, amore al posto di servilismo, stiamo lavorando al posto di mi sto facendo i cazzi miei, giustizialismo al posto di giustizia, ecc.

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Ruby, ecco i falsi della Questura. Nello Rossi, procuratore aggiunto di Roma: “Grande ipocrisia di uno Stato spesso feroce con gli ultimi”

Ruby, ecco i falsi della Questura
Maroni: “Seguite le regole”
Il silenzio di Veronica: “Ho già detto tutto”

Nello Rossi, procuratore aggiunto di Roma: “Grande ipocrisia di uno Stato spesso feroce con gli ultimi”

http://www.repubblica.it/politica/2010/10/31/news/maroni_questura-8605012/?ref=HRER3-1

°°° Altro che “comiche finali”, amici, siamo in pieno Eschilo!

cosca

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Salute e grano a tutti!

La ragazza del compleanno con Berlusconi a , sta prendendo lezioni di canto e recitazione

Pronto il provino con Ballandi: “Dovrà dimostrare di saper stare sul palcoscenico”. E lei: “Si avvera un sogno”

E ora Noemi debutta in Rai

Show in tv, ma dopo le elezioni

di LEANDRO PALESTINI

E ora Noemi debutta in Rai Show in tv, ma dopo le elezioni
ROMA – Piccole showgirl crescono. Noemi Letizia, la ragazza che chiama “Papi” Silvio Berlusconi (il premier fu ospite d’onore alla festa dei suoi diciotto anni), sta per coronare il suo sogno: ballare e cantare in uno show televisivo. L’entrata non sarà dalla porta di servizio. Per lei si dovrebbero accendere i riflettori di RaiUno o RaiDue. “Dite la buona notizia a Noemi: le farò fare il provino che tanto desidera. Lo merita perché è una ragazza determinata. Ma dovrà dimostrare di saper ballare e cantare prima di fare uno show”. Bibi Ballandi, uno dei maggiori produttori di show della nostra tv, conferma indirettamente una notizia che circolava. Noemi da alcuni mesi vive in una casa romana, nella capitale prende lezioni private di ballo, canto e recitazione, scalpita per entrare nella prestigiosa scuderia Ballandi. Subito dopo le elezioni regionali (per evitare scandali sgraditi al premier amico di famiglia), Noemi sarà matura per una prima apparizione sul servizio pubblico: per il debutto le reti Mediaset appaiono meno indicate, per via della proprietà berlusconiana.

Mauro Masi, direttore generale Rai, è a conoscenza dei sogni televisivi di Noemi? È lecito sospettare che la diciannovenne di Casoria goda di una corsia preferenziale? Ballandi lo esclude: “Calma con le dietrologie. La mia è una ditta seria, non prendo i raccomandati ma i nuovi talenti. Lo ammetto, la notorietà di Noemi in tv può tornare utile, ma esigo professionalità da chi va sul palcoscenico. Le voci di un suo arrivo a Ballando con le stelle? Ho letto che lei voleva lavorare con Milly Carlucci. Poi l’equivoco dello show di Morandi: dovevamo inserire un’altra Noemi, la cantante di X-Factor, hanno pensato alla Letizia: omonimia”. Bibi Ballandi fa il pompiere. Ma a RaiDue c’è chi ha sentito pronunciare (un mese fa) il nome di Noemi e quello di Federica Pellegrini (la campionessa di nuoto) come accanto a quello di Francesco Facchinetti alla guida dello show Il più grande di tutti i tempi (produzione Ballandi). Ma le ragazze apparivano acerbe per una conduzione, poi affidata a Martina Stella.

“Stavolta voglio riuscirci. Sento che per me è arrivato il momento decisivo. Ho un obiettivo e devo arrivarci con le mie capacità”, ha spiegato Noemi Letizia ieri al sito Ign (gruppo AdnKronos). Confessando: “Voglio entrare nel mondo dello spettacolo. Il mio sogno è entrare a far parte di una delle produzioni di Bibi Ballandi. Gli chiedo di fare un provino, poi decida se ho le possibilità per fare carriera”. I suoi modelli? “Barbara D’Urso, Milly Carlucci e Michelle Hunziker. Ma considero Sofia Loren il mio mito più grande”.

°°° Ecco qua: un’altra zoccoletta inutile e ignorante che ruba il pane a tante ragazze davvero brave, ma che non sono andate a fare leporcherie coi vecchi bavosi e impotenti. Solo a sentirla parlare cadono le braccia e le palle. Ancora una volta, silvio berlusconi usa la “più grande fabbrica culturale italiana” come sua personale discarica di zoccole fallite e zavorra senza nessun talento.

Però… dopo le elezioni!

Altrimenti, qualche maligno potrebbe pensare che  questa grandissima star superdotata approdi a Raiuno esclusivamente per qualche favore personale del vecchio sultanino arrogante, e non per le sue straordinarie doti artistiche, tecniche, e culturali…

L’ipocrisia di questi vermi è davvero stomachevole.

santanoemi

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Da Severgnini

Una sceneggiatura che ricorda
le avventure di Topolinia

Topolanek nudo! Sembra un allarme lanciato da Superpippo, è invece è l’argomento di cui discutiamo in Italia. Oggi è la Festa delle Repubblica: se qualcuno avesse dubbi che la nostra democrazia sta assumendo contorni fumettistici, legga i giornali. Che bisogno abbiamo dei Tremonti Bonds, per aiutare la finanze nazionali? Vendiamo i diritti alla Disney.

La nostra discesa verso gli inferi del ridicolo passa anche da vicende improbabili e nomi impeccabili. Mirek Topolánek, anni 53. Capo del governo a Praga fino al marzo scorso, è separato dalla moglie Pavla Topolánková; ha due figlie, due figli e due nipoti. I suoi idoli sono Churchill, Thatcher e Aznar. Le sue letture Steinbeck, Hemingway e Kundera. I suoi passatempi — informa Wikipedia — includono tennis, golf e guida nei rally. Di naturismo non si parla. Di ragazze neanche.

Villa Certosa sta assumendo, nella fantasie nazionali, tratti leggendari. Gli amici del protagonista, cercando di minimizzare, contribuiscono ad arricchire la sceneggiatura. Marcello Dell’Utri: «C’è la gelateria. Tu vai lì, e ti servono tutto il gelato che vuoi. Gratis. Se ci pensa, è una trovata molto divertente». Flavio Briatore: «C’è il gioco del vulcano. Si chiacchiera del più e del meno e quando il gruppo si avvicina al laghetto, (Berlusconi) finge di preoccuparsi, dicendo che la Sardegna è una zona vulcanica. E a quel punto si sente un’esplosione pazzesca, ci sono effetti tipo fiamme…». Sandro Bondi, cercando di spiegare il Topolanek desnudo: «Mah… D’altra parte consideri che la villa è a pochi metri dal mare. Una mare, come lei saprà, di una bellezza assoluta».

Per descrivere le festicciole del Capo hanno tirato in ballo di tutto: da Boccaccio a Fellini a Umberto Smaila. Inesatto. Nessuna Rimini notturna né campagna toscana, niente «Colpo Grosso» o Sodoma Gomorra all’italiana. Villa Certosa è Topolinia (qualcuno lo spieghi al «Times» di Londra). Una città incredibile dove la Banda Bassotti tira tardi in compagnia del commissario Basettoni, Pluto veglia tra i ginepri e Macchia Nera guarda Minnie che si fa la doccia.

In attesa di sapere se il prodotto è adatto ai bambini, diciamo questo: era da tempo che la politica italiana non produceva una trama altrettanto fantasiosa. La satiriasi del potere è un fatto storico: imperatori e satrapi, dittatori e autocrati hanno sempre amato riempire le feste di attrazioni e ragazze. In democrazia la cosa è più complicata, ma la cinica elasticità italiana consentirebbe di raccontare molto, se non proprio tutto. L’ultimo scoglio è la coerenza ufficiale: i politici, anche i più spregiudicati, non sono ancora pronti ad ammettere quello che fanno, temendo che qualcuno lo confronti con quello che dicono.

Durerà poco: l’ipocrisia, nei fumetti, non serve. Ps L’ex primo ministro ceco Mirek Topolanek il 29 maggio ha risposto alle critiche di Silvio Berlusconi il quale, durante l’assemblea di Confesercenti, aveva parlato delle debolezze dell’Europa e della poca autorevolezza della presidenza ceca di turno: «Silvio, amico mio, chiudi la bocca!». Invito accolto, pare.

Beppe Severgnini

berl-pagliaccio1

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