Le leggi bavaglio e i ricatti di burlesquoni hanno privato l’Italia della libertà di stampa.

Libertà di stampa, Italia recupera posizioni
ma resta 57ª per le “leggi bavaglio”

La classifica annuale stilata da Reporter senza frontiere sul rispetto della libertà di stampa vede il nostro Paese risalire di quattro gradini rispetto ai dodici mesi precedenti, ma è dietro a Botswana e Niger. In testa la Finlandia, i Paesi Bassi e la Norvegia

http://www.repubblica.it/politica/2013/01/30/news/rsf_italia_recupera_posizioni_ma_resta_57ma_pericoloso_uso_delle_leggi_bavaglio-51567240/?ref=HREC1-5

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VERGOGNA! La destra spagnola, non contenta dei danni provocati, si comporta come il mafionano e censura.

Spagna, la tv pubblica torna “politica”: cacciati i giornalisti non allineati con Rajoy

Dirigenti della Rtve sostituiti da un giorno all’altro. E ora la rimozione di Ana Pastor, giornalista e conduttrice che “provocò” Ahmadinejad, per alcune domande sgradite a esponenti del Partito Popolare. Svanisce l’effetto della riforma voluta nel 2006 da Zapatero, che prevedeva la nomina di esperti di comunicazione e non di rappresentanti politici alla guida dell’azienda.

rajoy interna new

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/06/spagna-tv-pubblica-torna-politica-cacciati-giornalisti-non-allineati-con-rajoy/317990/

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Siamo ultimi in Europa per libertà di espressione, a causa del delinquente monopolista.

 

di Beppe Giulietti

 4 euro di libertà

Reporters sans frontières ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla libertà di informazione nel mondo. Si tratta di uno dei rapporti più autorevoli citato e stracitato in Italia quando si tratta di riportare i giudizi sulla Cina, sull’Iran, su Cuba, sul Venezuela.
Un quasi assoluto silenzio, interrotto dal Fatto e pochi altri giornali, circonda da sempre il capitolo relativo all’Italia.

Eppure il rapporto di quest’anno ci ha retrocesso ulteriormente, di ben undici posizioni, assegnandoci la maglia nera in Europa, insieme alla Bulgaria, e all’Ungheria diventata una sorta di “nazione sorella”.
Questo risultato è il frutto non solo della mancata risoluzione del conflitto di interessi e delle liste di proscrizione alla Rai, ma anche per le aggressioni consumate nei confronti dei cronisti che contrastano le mafie e le camorre.

Per questa ragione decine e decine di giornalisti spesso senza contratto e pagati 4 euro lordi a pezzo si sono ritrovati davanti alla Camera dei deputati per chiedere il rispetto dei loro diritti, anzi per chiedere qualche diritto.

Queste ragazze e ragazzi sono anche quelli che si sono battuti contro ogni bavaglio, ora chiedono anche alle piazze mediatiche e ai volti “noti” della politica e del giornalismo, di ricordarsi di loro, di dare un volto e una voce alla loro lotta.
Chi può li ascolti, raccolga il loro appello, rompa il muro di silenzio che li circonda.

QUESTO DITTATORE MAFIOSO E LADRO HA UCCISO ANCHE LA CULTURA E L'INFORMAZIONE.

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Salute e grano! La Merkel blinda la libertà di stampa, Berlusconi la uccide.

La Merkel blinda la libertà di stampa
pubblicabili anche le notizie top secret

Il governo tedesco cambia il Codice penale e sottrae i giornalisti alle pene per la rivelazione di informazioni riservate. Una decisione in controtendenza rispetto alle scelte dei governi italiano e francese.

IL  VERTICE CON LA LEGA

lega.riunione

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Occupiamo le prefetture!

La misura è colma. Dopo lo sciacallaggio sui morti e la propaganda infinita, ora ricominciano a rubare e a soffocare quel minimo di libertà di stampa rimasta (Vauro e Santoro). Adesso arriva il bel tempo e noi possiamo andare a occupare le prefetture. Quelle rimaste in piedi dopo il terremoto. Scommettiamo che se lo facciamo tutti la mafia se ne va a casa o in galera entro l’estate?

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