Fra cazzo da Cracovia

Grande successo per il libro di un frate francescano sulle gioie del sesso
“Mostratevi amore in ogni modo”: ma è solo per coppie sposate e senza contraccezione

Polonia, un kamasutra cattolico
con la “benedizione” della Chiesa
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

Polonia, un kamasutra cattolico con la “benedizione” della Chiesa

Padre Knotz con il suo libro

LONDRA – Sesso, amore e fede. E’ una sorta di nuova santissima trinità, quella celebrata da un libro che è diventato rapidamente un best-seller in Polonia e sta per essere tradotto in mezza dozzina di lingue, compreso l’inglese e l’italiano: “Seks”, ovvero sesso, sta scritto a caratteri cubitali in copertina, e nel sottotitolo, molto più in piccolo, “per le coppie sposate che amano Dio”. Il Guardian di Londra ne parla oggi in prima pagina descrivendolo come un “kamasutra cattolico”: già, perché l’autore è un frate francescano polacco, padre Ksawery Knotz, che prega e lavora in un monastero vicino a Cracovia.

Un manuale di sesso scritto da un sacerdote cattolico sarebbe già abbastanza sorprendente, ma ancora più sorprendenti sono le istruzioni che il frate dà alle coppie. Chi pensasse che il suo libro suggerisce di limitarsi alla posizione “del missionario” e a considerare il coito un esercizio unicamente diretto alla riproduzione della specie, resterebbe deluso, osserva il Guardian. Padre Knotz, al contrario, consiglia di prendere il sesso con allegria e di farlo, per così dire, in tutte le salse. “Ogni atto, un certo tipo di carezze, una certa posizione sessuale, fatto allo scopo di suscitare eccitazione, è permesso e fa piacere al Signore”, scrive il frate. “Durante un rapporto sessuale, le coppie sposate possono mostrare il loro amore in qualsiasi modo, possono scambiarsi le carezze più ardite, possono fare ricorso a stimolazioni orali e manuali”.

Il libro, che ha ricevuto la benedizione ossia l’approvazione della chiesa cattolica polacca, nota per il suo conservatorismo, segue l’ortodossia tradizionale in altro ambito: si rivolge esclusivamente alle coppie sposate, come se il sesso non potesse esistere fuori dal matrimonio, e scoraggia l’uso di qualunque genere di contraccettivi, “perché possono condurre una coppia fuori dalla cultura cattolica e verso uno stile di vita completamente differente”. Ma a parte questo, una volta che l’unione è santificata dal sacramento del matrimonio, sotto le lenzuola tutto è permesso. “Alcune persone credono che il sesso nella vita matrimoniale debba essere privo di gioia, di frivola giocosità, di fantasia e di posizioni eccitanti. Pensano che debba essere triste come un tradizionale inno religioso”, afferma padre Knotz nel suo libro. “Fanno fatica a capire che Dio è interessato anche alla felicità della loro vita sessuale, e che anche così ha dato loro un suo dono”.

Sebbene il manuale del “kamasutra cattolico” abbia già avuto numerose ristampe in Polonia, e sia in procinto di essere tradotto in slovacco, italiano, inglese e altre lingue, qualcuno si domanda dove abbia messo insieme un’esperienza in fatto di sesso il suo autore, che come frate cattolico ha fatto voto di celibato. Padre Knotz ammette che le sue informazioni in materia sono “di seconda mano”, ma aggiunge che gli hanno dato lo stesso un’ampia conoscenza della materia. “Parlo con un sacco di coppie sposate, li ascolto, e cerco di aiutarli a essere più contenti della loro vita sessuale, a capire che il sesso nel matrimonio non deve avere sensi di colpa o provocare tensioni”, spiega. Il successo è tale che, oltre al libro, ha aperto un sito internet dove dispensa i suoi insegnamenti in fatto di sesso ai devoti. A patto che siano sposati, naturalmente.


°°° Dopo il sito internet, padre Knoz ha intenzione di aprire una catena di pornoshop, di gettare la tonaca alle ortiche – dopo aver fatto un sentito gesto dell’ombrello al vaticano – e di organizzare festose orge e scambi di coppie, nella sua nuova villa acquistata coi proventi delle vendite del manuale. Amen.

padre

kamasutra

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Flavia vento

La fascistella dai begli occhi parla delle “veline” della sinistra e nomina flavia vento… Era candidata con Mastella, MASTELCARD, mica con la sinistra! E poi: “le veline che Berlusconi ha candidato “conoscono varie lingue”?! SEMMAI L’USO DELLA LINGUA! Ma se non conoscono nemmeno l’italiano!!! Come il loro magnaccia. Vorrei ricordare alcune perle di Mafiolo: “Romolo e Remolo…Mi saluti papà Cervi… e noi corravAmo incontro a papà… e insieme andEvamo ad abbracciare la mamma…” Frasi ripetute più volte in tv e quindi non “incidentali”.
Ghedini che si arrapica sugli specchi… è pagato (DA NOI) per difendere l’indifendibile: il culo del suo proprietario.

b-porc11

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sindachetti inutili

Si parlava di sindachetti inutili e dannosi, oggi, mentre compravo un cofano di legna di leccio. Al ritorno, rimuginavo da padre…
Marybel ha una bella laurea, conseguita a Londra, e un ventinaio di master. Ha fatto cento lavori, vive a Londra da molti anni, parla due lingue perfettamente e conosce tutti gli angoli più divertenti della sua città. Marybel è mia figlia maggiore.
Mila si è diplomata a Cagliari in ragioneria e subito dopo si è trasferita a Londra. Ha lavorato come guardarobiera in un ristorante, poi è stata assunta come hostess dalla British Airweis. Gira il mondo da 15 anni e parla perfettamente due lingue. Si è comprata casa a Londra a 25 anni. Mila è la mia secondogenita.
Lucio Wilson ha mollato l’università, troppo preso dallo spettacolo, e – dietro mio invito pressante – si è trasferito a Milano. Ha lavorato da Mc Donalds per un breve periodo e quindi in un Call center. Dopo circa un anno è stato assunto come autore a Zelig. Ha scritto per Zelig per sette stagioni, poi ha scritto Belli Dentro, Comedy lab, Buona la prima, Scherzi a parte, ecc. Parla bene due lingue, è uno dei migliori autori italiani e si è comprato casa a Milano a 25 anni. Lucio Wilson è mio figlio terzogenito.
Melina ha 9 anni. E’ nata a Bracciano e vissuta a Roma per due anni. E’ stata a Mosca più volte, a Milano, Parigi, e a luglio passerà due settimane a Londra dalla sorella. Parla benissimo italiano e russo e sta imparando bene l’inglese. Melina è la mia ultima figlia.
Il sindaco del mio paese parla a malapena l’italiano (scorretto), non sa scrivere, non ha un mestiere, non è MAI uscito dalla Sardegna se non una volta: è andato a Romaper fare un corso e si è perso a Civitavecchia.
Perché i sindaci sardi sono tutti così? Perché per fare i sindaci scelgono delle persone inutili e dannose? Un tempo, in ogni paese, in ogni villaggio c’era LO SCEMO DEL PAESE. Adesso non esistono più gli scemi del paese: li hanno messi tutti a fare i sindaci o i presidenti delle pro loco.

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